A Napoli con Dida, Flamini e il ritorno sulla trequarti di Clarence Seedorf.
Un Milan che stupisce, per l’ennesima volta, nel bene e nel male. Unica nota dolente di domenica a Siena l’infortunio patito da Christian Abbiati, che in casa Milan, ora, pesa doppio: se il Milan è terzo in classifica grande merito lo deve anche e soprattutto a lui, al suo tempismo, ai suoi riflessi che in più di un frangente hanno messo a tacere avversari di un certo peso (come nel derby d’andata, dove ha stroncato ogni palla-gol nerazzurra). Con lo stop di Abbiati svanirà, oltre a quella palesemente tecnica, la componente psicologica: Christian aveva fiducia nei propri mezzi e sapeva trasmetterlo anche ad una difesa che, nonostante svarioni e “prove d’immaturità”, tutto sommato ha retto l’impatto (28 reti subite, 7 in più dell'Inter, 6 in più della Juve). Per il futuro, per il dopo Dida, si parla di Federico Marchetti, giovane e promettente portiere del Cagliari, candidato numero uno nel futuro ruolo di secondo portiere. Aspettando la riapertura del mercato, il Milan è ora obbligato ad affrontare le ultime dieci partite del campionato con Nelson Dida. Domenica si va a Napoli, a giocarsi 3 punti su un terreno ostile, contro avversari affamati di vittorie. In vista del posticipo giungono da Milanello buone notizie, quali la conferma di Mathieu Flamini a centrocampo (Ambrosini è squalificato) e il ritorno a pieno regime di Clarence Seedorf e Ronaldihno. L'olandese, ad oggi, è in netto vantaggio sul brasiliano per il posto da titolare sulla trequarti. Ed è proprio da loro, oltre che ovviamente da un Pato in stato di grazia (che ha ufficialmente preso il Milan sulle proprie spalle) e dall'immenso SuperPippo Inzaghi (alla ricerca di altri traguardi), che il Milan ripartirà. |di Andrea D'Innocenzo - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 182 volte