FILARDI: "Juve su Hamsik per il dopo Nedved. Un poker di acquisti per il nuovo ciclo"
Intervista esclusiva della redazione di TuttoNapoli.net all'ex terzino del primo scudetto, Massimo Filardi. Il difensore originario di Salerno esplose in giovanissima età nel Napoli di Ottavio Bianchi, andando a formare insieme ad un altro campano doc, Ciro Ferrara, la coppia di terzini più giovane e promettente della massima serie. Un bruttissimo incidente incise sulla sua ascesa proprio nel momento in cui era entrato a far parte del giro della nazionale. Con la maglia azzurra 63 presenze in circa 5 stagioni. Attualmente fa parte del team scouting della Juventus.
Reja ha pagato il suo essere troppo aziendalista. Donadoni sarà un Yesman 2 oppure farà la voce grossa nelle decisioni più imporanti?
"Adesso verranno alla luca soltanto le sue qualità da stratega, a giugno si capirà la sua importanza nel progetto. Visti i suoi trascorsi da calciatore e poi da ex ct della nazionale, sono convinto che sia venuto a Napoli per farsi rispettare".
Rinaudo, Aronica e Denis. Chi il flop dell'anno?
"Sono giocatori che in termini di rendimento hanno dato pochissimo, l'unico acquisto che ha rispettato le attese è stato Maggio. Non mi sento invece di giudicare Russotto, sul quale pende la formula del trasferimento che ne ha limitato le presenze da titolare. L'ho visto giocare a Treviso ed ha numeri da campione. Con il nuovo sistema di gioco potrebbe trovare più spazio, potendo agire da ala oppure da trequartista".
Si rincorrono tantissimi nomi per il nuovo Napoli. Lei su chi punterebbe per il rilancio?
"Bisogna prima adoperarsi per il mercato in uscita. Sistemare i giocatori che hanno deluso le attese sarà molto difficile. Il mercato attraversa un periodo di crisi in termini di liquidità, gli ingaggi di questi giocatori spaventeranno le società interessate. Per il rilancio getterei le basi dalle fondamenta cioè dal portiere. Punto su Marchetti del Cagliari che risponde all'identikit del giocatore del progetto Napoli, giovane e da valorizzare. Per l'affidabilità prenderei Fabio Cannavaro, D'Agostino e Cruz".
Da diversi anni fa parte del team scouting della Juventus, secondo lei Hamsik diventerà bianconero?
"Hamsik è il giocatore che ha più mercato e per questo motivo potrebbe essere sacrificato per battere cassa e rinforzare l'intero organico. L'unico tassello insostituibile del Napoli è Lavezzi mentre lo slovacco può essere rimpiazzato cambiando modulo. E' l'obiettivo numero uno dei bianconeri per la sostituzione di Nedved".
Nella crisi Napoli chi ha più colpe?
"Le colpe in questi casi vanno divise nelle stesse percentuali tra Reja, società e giocatori. Reja ha commesso l'errore di essere troppo aziendalista e passivo nel mese di gennaio quando non ha alzato la voce e chiesto rinforzi. Questo suo agire col passare delle giornate ha avuto un effetto boomerang, a pagarne le spese è stato proprio lui. La società dall'altro canto credeva di poter raggiungere l'obiettivo dell'Uefa senza comprare nessuno, pur sapendo di avere pochi alternative di qualità ai titolari. Il girone d'andata ha inciso molto sul non mercato della società azzurra. E' stato un grande errore di valutazione. Bastava prendere tre giocatori di esperienza, qualità e personalità per centrare l'obiettivo prefissato ad inizio stagione. La crisi di risultati infine si è abbattuta sulla squadra, a corto di fiato e mentalmente frustrata".
Massimo Filardi sempre molto attento al mondo dei giovani, lancerebbe nella mischia un giovane della primavera contro il Milan sulla fascia sinistra?
"Sarebbe un azzardo. I giovani vanno lanciati quando la classifica è tranquilla. Potrebbero esprimersi senza eccessive pressioni. Si corre il rischio di bruciarli lanciandoli in un clima cosi' teso".
Napoli-Milan, il suo pronostico
"Di sera gli azzurri ci hanno abituati a partite spettacolari. Non sarà importante il risultato ma la prestazione. Le assenze di Gargano e Maggio fanno pendere la bilancia dal lato del Milan, ma con i Guerrieri della Notte nulla è escluso. Bisogna dimostrare di essere in crescita".
Napoli-Milan 4-1, lo spot perfetto per la partita di domenica. Che ricordo ha di quella vittoria?
"Il Milan era una corazzata in un quel periodo, anche in Europa andava per la maggiore. Disputammo una partita perfetta con Maradona in grande spolvero, autore di due perle di rara bellezza. Fu una vittoria che rafforzò la convizione dei nostri mezzi e gettò le basi per la vittoria del secondo scudetto. Potevamo competere con tutti".
Ferrara-Filardi, 38 anni in due, giovani promesse del calcio italiano. Poi un terribile infortunio frenò la sua ascesa. Ha qualche rimpianto?
"Maledico quell'infortunio. Arrivò nel momento della mia esplosione fisica a circa 19 anni quando era appena entrato nel giro dell'Under 21. Si parlava anche di nazionale maggiore. Il rammarico resta grande. Se fosse arrivato già qualche anno dopo con una massa muscolare più forte avrei reagito diversamente, i tempi di recupero sarebbero stati ridotti. Sembravo un menomato nel post intervento. Restai lontano dai campi di gioco per circa 18 mesi. Il bollettico medico fu spietato: rotture di due menischi, crociato e distaccamento della capsula. Un brutto episodio che mi tarpò le ali".
Durante la sua carriera qual'è stato l'attaccante che più l'ha messa in difficoltà?
"Vialli. Mi fece letteralmente impazzire in un Sampdoria-Napoli 2-0".
Chi fu l'artefice del suo esordio?
"Ottavio Bianchi. Se ho giocato in quel Napoli lo devo soprattutto a lui".
Da talentscout ci svela un nome di un futuro "craque"?
"Ciro Immobile della Juventus. Punta centrale dal grande fiuto del gol e forte tecnicamente. Sta avendo una crescita esponenziale incredibile. Protagonista al torneo di Viareggio (5 gol), è attualmente il capocannoniere della coppa Italia e tra i primi bomber a livello nazionale. Convocato da Ranieri contro il Bologna, Immobile ha dinanzi a sè un futuro luminoso. La Campania sforna sempre grandi talenti".
Il futuro prossimo di Massimo Filardi...
"Dopo 10 anni da agente Fifa ho deciso di dedicarmi esclusivamente allo scouting dei giovani. Seguire la loro crescita e vederli esordire in un grande club è una soddisfazione incredibile". |di Salvio Passante - Fonte: www.tuttonapoli.net| - articolo letto 202 volte