Lassù sulle montagne respirano sempre più aria d’alta quota l’immarcescibile Inter del fenomenale Ibrahimovic e la ritrovata Juventus del bomber di scorta Iaquinta. I nerazzurri si sbarazzano senza patemi del fanalino di coda Reggina che non smentisce la propria deplorevole stagione. I bianconeri fanno man bassa a Roma matando i giallorossi con un severo 4-1, ridimensionando non poco i ragazzi di Spalletti, che ora vedono scappar via il 4° posto, sotto le sembianze di uno spavaldo Genoa, per un team che potrebbe veramente sgualcire le tradizionali sicurezze gerarchiche. Gli uomini di Gasperini 'trotterellano' allegramente verso un miraggio, mostrando una verve inusuale per una provinciale, che poi altro non è che una nobile decaduta degli anni 10 del ‘900. Non si sottrae alla lotta Champions la Fiorentina della premiata ditta Mutu-Gilardino, mentre il Cagliari sembra un autentico intruso nella bagarre per l’ingresso in Uefa che vede impegnato anche il Palermo, malgrado il k.o. rimediato a Verona al cospetto di un Chievo ormai salvo al 60%: e pensare che sino a 8 giorni orsono sembrava pressoché spacciato. Oltre ai clivensi scampa all’inevitabile destino, che la carta gli designava alla vigilia del torneo, il Catania: la salvezza è ormai acquisita, seppur la matematica, inflessibile com’è, non la farebbe stare tranquillissima. Ingoia il rospo l’Udinese: dopo lo storico accesso ai quarti di Uefa il campionato è quasi un ingombrante impegno a cui si sottopongono le seconde linee, per un torneo ormai compromesso. Stesso discorso per la Samp del grande Cassano, uomo assist più che mai, senza disdegnare il gol: 8 in questo campionato; tuttavia le prodezze di FantAntonio non sono bastate sinora a far emergere i liguri da una ubicazione non proprio congeniale alle aspettative. Fra i bombers impressiona Ibrahimovic che ha già agganciato Di Vaio, prenotandosi un finale di torneo da urlo. Si mette al servizio della gloria anche Milito, pervenuto al 16° gol, naviga in buone acque anche Mutu, alla sua miglior stagione in A, almeno sinora. Deludono invece, per motivi vari che vanno dagli infortuni alla sfortuna, Totti, Del Piero, Lavezzi ed Pandev. Ora osserveremo qualche giorno di riposo per dare spazio all’Italia 'Lippiana': fra le novità da segnalare Pazzini che, nel giro di poche settimane, è transitato dal rischio di inabissarsi a Firenze, al sogno, poi realizzato, di indossare la maglia della rappresentativa azzura, grazie al passaggio alla Sampdoria. Restano a casa, oltre ai preannunciati Del Piero e Cassano (potrei comprendere, stavolta, il no ad Alex, ma rimango interdetto riguardo al diniego a Cassano) Gilardino e Toni. In ambito estero tutti ci stiamo riscoprendo amanti del calcio brasiliano: come mai? Abbiamo improvvisamente avuto un rigurgito di passione per il calcio carioca? No di certo (anche se visto come giocano in quei posti non sarebbe una eresia…). Il motivo è soltanto uno, ovvero Ronaldo. Il Fenomeno, in quelle poche apparizioni, ha incantato: 3 partite giocate, 2 gol e giocate sopraffini. Quando lo spettacolo è al servizio del calcio. |di Albertosig - Fonte: www.calciomagazine.net| - articolo letto 221 volte