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2009-03-24

Bologna: undici tigrotti di peluche


Dopo la debacle di Torino ci sono stati quelli che come me hanno visto un Bologna assoltamente vergognoso ed arrendevole nel secondo tempo, e ci sono stati quelli che “tanto la Juve è più forte, io sono fiducioso”.
Nel pieno rispetto delle idee altrui (e sperando che abbiano ragione loro ovviamente) proviamo a valutare chi ha visto la partita giusta. Io che in questo momento sto vedendo il bicchiere mezzo vuoto o chi lo stesso bicchiere lo sta vedendo mezzo pieno. Ma no, anche più di mezzo, anche tre/quarti….occhio che non trabocchi eh!
Oggi non abbiamo la scusa di avere di fronte una squadra al di fuori della nostra portata. Oggi che c’è una di quelle partite da “ultima spiaggia”, “ora della verità”, “ultima occasione”, mi viene solo da dire “Bologna svegliati”….e subito anche. Mi porto la mia mascotte allo stadio, Martina, che sto cercando di indottrinare verso la giusta fede calcistica, alla faccia dei compagni di scuola juventini-milanisti-interisti. Non devo descrivere la partita, tanto chi legge o l’ha vista o l’ha già sentita commentare, io vi racconto come la vivo personalmente, da tifosa che non ci dorme la notte.
Vi racconto di una ragazzina che non conosce il calcio come “chi se ne intende” ma che per 90° ha continuato a urlare “ma non hanno dignità?” “ma tanto i soldi li prendono lo stesso” “ma allora, volete correre, volete darvi una mossa"?
Perché lei quando gioca a pallavolo di grinta ne mette di più. Io, che dico sempre che dobbiamo crescere i bambini a pane e Bologna, mi chiedo davvero come faccia poi un ragazzino, vedendo una roba così, a infoiarsi per una squadra del genere. Abbiamo una società che si è fatta di nebbia, una società inesistente, un’entità non meglio identificata.
Ora abbiamo quello che era l’allenatore dei miei sogni, quello che avevo sempre sognato, ieri mi ha dato l’impressione di aver perso le redini della squadra, anche lui. La tigre che in campo ha 11 tigrotti di peluche, 11 Trudini che – a mio personalissimo parere – gli stanno remando contro (chissà perché la mia mente torna a Cagliari – Bologna, chissà…).
Vogliamo dare la colpa all’arbitro? Ma facciamolo pure, così evitiamo di concentrare l' attenzione sui nostri problemi, e alla prossima partita saremo punto e a capo. Siamo da serie B, e saremmo scarsi anche lì. Delle giustificazioni non ne ho più voglia, di sentire i giocatori e l’allenatore in conferenza stampa, della Menarini che non si sente ma che forse è meglio così tanto dice sempre le stesse, inutili e vuote parole. E’ unutile fare gli offesi perché dopo la partita di Torino abbiamo sentito commenti tipo “la Juve sembrava il Real Madrid contro la Nazionale Cantanti” o tipo “mi dispiace per Di Vaio, grande giocatore che andrà in serie B con quella squadraccia, e lui non lo merita”, ma voglio dire una cosa: proviamo ad estraniarci per un istante dalla nostra pazza fede rossoblu (fatto?).
Cosa pensereste voi a vedere questo Bologna? Non scherziamo, siamo ridicoli, siamo indifendibili. Società, allenatore, giocatori: chissà se ci saranno ancora l’anno prossimo…noi invece sì, perché siamo solo noi ad avere a cuore il nostro Bologna, solo noi. Ieri, nonostante il quart’ultimo posto, nonostante lo schifo di Torino, abbiamo riempito la curva, e non l’avrei mai creduto, tant’è vero che avrei voluto comprare il biglietto alla Martina all’ultimo momento e per fortuna l’ho fatto prima, perché quando ho visto la sua faccina contenta di andare allo stadio non avrei avuto il cuore di dirle “non ci sono più biglietti in curva”…e allora cari giocatori VERGOGNATEVI. Voi meritate lo stadio vuoto, a cominciare dal mio posto, che lo dico, lo dico, ma poi non lo faccio mai. C’è poi sempre una prima volta. Uscendo dallo stadio Martina mi ha chiesto di comprare una sciarpa del Bologna…mi sono quasi commossa. Come fa con quello che ha visto ieri ad avere voglia di avere i colori rossoblù addosso, di farsi prendere in giro a scuola? Le ho risposto che uno di questi giorni andiamo insieme a comprarla, e nel frattempo le ho lasciato in prestito la mia…ne ho tante.
|di Edi Simoni - Fonte: www.zerocinquantuno.it| - articolo letto 188 volte


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