Interviste Paolucci&Carboni: "Mascara e Biagianti da Nazionale"
Massannunziata - Nonostante dissimuli impassibilità davanti ai pettegolezzi, alle chiacchiere ed alle tante sciocchezze (cattive) che girano sul suo conto, nelle parole rilasciate da Michele Paolucci, ascoltato presso la sala stampa di Massannunziata, la linea ironica è tutt'altro che sottile, non quando parla della squadra e del tecnico, ma nelle relazioni con giornali e giornalisti, che fanno da intermediari al comune pensare dei tifosi.
“Per adesso nessuna novità di mercato, quello a cui penso adesso è terminate questo campionato in serenità e raggiungere la quota che m'era prefissato, 10 reti in campionato , ne mancano tre, anche se in totale sono già a 9, contando quelle in Coppa Italia. Poi non so, ho sempre detto di voler restare almeno un altro anno qua a Catania, ma se anche dovessi andar via lo farei avendo lasciato un segno positivo, come dicono i numeri.
“Posso dire con sincerità che il Paolucci del girone di ritorno non e' quello visto all'andata. Ne sono consapevole, ma in larga parte questo è riconducibile al mio stato di forma, non perfetto in virtù del poco utilizzo, e delle conseguenti, lecite scelte del tecnico. Ho giocato di meno, ho segnato meno; quello che non è cambiato, invece, è il mio entrare in campo cercando sempre di fare il massimo, e l'allenarmi giorno dopo giorno con impegno e serietà.
“Non sento pressione da parte dei giornali , perché non li leggo molto, specie in una realtà d'umore instabile come Catania. Sabato sono stato beccato da un tifoso, che m'ha preso di mira sin dall'allenamento prima della gara, gli ho risposto sul campo, l'esultanza diversa da quella solita è dovuta da questo, ma è un capitolo chiuso.
“Con 37 punti non siamo salvi, ma per come siete stati abituati in passato è già un bel traguardo poter giocare col Catania in questa situazione di classifica a 9 giornate dalla fine. Come gruppo dovremo mantenere la concentrazione alta, divertendoci e dando il massimo delle nostre possibilità. Il nostro obiettivo è quello di battere il record di punti in A , 41. Dopo i due derby vinti vogliamo lasciare un segno ancor più indelebile .
“Guardando le statistiche di un giornale, ne parlavamo coi compagni, ho visto d'aver portato al Catania 11 punti, 8 nella prima metà della stagione. Questo significa che qualcosa di buono l'ho poi fatta anche io , come per altro m'era stato chiesto dalla società al momento del mio arrivo, quando miravo a rilanciare la mia carriera.
“Adesso c'è la sosta, un po' di giorni di riposo faranno bene anche a me, magari però ingrasserò per la vita smodata che faccio, almeno secondo alcuni giornali…
Ezequiel Alejo Carboni:
“Mancano ancora 9 gare alla fine del campionato, ed anche se vediamo il traguardo molto vicino dobbiamo esser bravi, tutti, a rimanere concentrati.
"Maradona può vedere le nostre partite anche dall'Argentina, qua al Catania avrebbe tanto da pescare per la nazionale, ma poi sta a lui decidere. Di argentini bravi ce ne sono tanti, in tante squadre del mondo.
“Sto bene ho recuperato dall'infortunio, era una contrattura fastidiosa. In questo senso la sosta permetterà di riallinearmi allo stato di forma dei miei compagni.
“Il Campionato italiano mi piaceva visto da fuori ed adesso mi piace ancora di più giocandolo. È difficile, competitivo, ed una dimostrazione lo saranno le prossime due partite , entrambe da non sottovalutare. Col Cagliari sarà la sfida tra due formazioni che vogliono qualcosa di più che la Salvezza, ma che possono anche divertirsi in campo, il Torino invece avrà bisogno di punti.
“La partita che mi è piaciuta di più del campionato è stata quella contro la Roma, la vittoria in casa per 3-2; ma ho visto che il Catania gioca bene anche senza di me, simbolo che siamo un gruppo tecnicamente valido e umanamente unito.
“ Biagianti e Mascara avrebbero meritato la convocazione in Nazionale. |di Marco Di Mauro - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 164 volte