Catania più di prima: Obiettivi Record: 41 punti, 15 vittorie
Come prima, anzi più di prima.
La scorsa stagione fu Martinez , quando mancavano 5' alla fine del Campionato, a portare i rossazzurri su quota 37; la sua rete, contro la Roma (1-1) valse uno dei boati più fragorosi sentiti al Massimino, quello con cui un popolo di 20.000 tifosi festeggiava la Salvezza, insperata forse, meritata senza dubbio.
A gioire più di tutti, quel caldissimo pomeriggio di Maggio, fu Walter Zenga , il tecnico che a 7 giornate dalla fine prese il posto di Silvio Baldini, dimissionario dopo l'1-2 casalingo contro il Torino (diretta concorrente alla Salvezza), rilevando il Catania al terzultimo posto ed in piena crisi d'identità.
Quando venne presentato, complice anche il giorno, 1° di Aprile , il numero degli scettici superava, e di molto, quello degli ottimisti, sia per quel che riguardava la sua nomina sia per la Salvezza , ad essa correlata e tutt'altro che a portata di mano. A quasi un anno di distanza da quel giorno, Walter Zenga può dire d'esser un passo dal vincere la sua scommessa , alla grande, sconfessando tutti quei pregiudizi che lo volevano eterno guascone, uomo più da telecamera che da panchina, l'Uomo Ragno degli 883, quello ammazzato dalla mala o dalla pubblicità, o dai programmi televisivi che mai ha rinnegato, neanche durante il suo discorso d'insediamento, etichettandoli come momenti giustificati dalla vita, tanto da non portare alcuna vergogna, semmai, aggiungerei, simbolo del Super Eroe risvegliatosi in un mondo dove si riscopre Uomo Normale , in mezzo a tanti che come lui sgomitano, per emergere.
Non più l'area piccola, il suo habitat domenicale diventa l'area tecnica. America, Romania, Serbia, Turchia, Emirati Arabi, una sera di Marzo la telefonata al cellulare, prefisso 095 , pochi giorni dopo indossa un completo grigio, con lo stemma del Calcio Catania su taschino, nel taccuino, il primo appunto è una patto controfirmato dalla società, “salva il Catania, e da qui lancia la tua scommessa a quel mondo che ti voleva finito”. Rinnovando il contratto, questo Dicembre, dirà: “A pagare, più dei soldi, è il lavorare in un ambiente che permette di esprimere e mostrare a tutti il proprio talento”.
La pioggia benedirà il suo primo allenamento, oltre 100 tifosi presenti sugli spalti, una pioggia di goal la prima partita, al Massimino, contro il Napoli , quando la mossa di avanzare Vargas a centrocampo, coperto da Sabato, portò al risultato più tondo dell'intera stagione, stitica di goal, 3-0 . Da allora il tecnico milanese ha realizzato 45 punti in 36 partite, una media di 1,25 ; la più alta fatta registrare nel corso di questi tre anni di serie A: Baldini 0,93 (29 punti su 31 partite), Marino 1,07 (41 punti su 38 partite). Passando al computo delle reti fatte/subite, quelle con Marino in panchina sono 46/68 (1,21 fatte e 1,78 subite a partita), Baldini 25/38 (0,80 fatte, 1,22 subite a partita), per Zenga 30/34 in questa stagione (1,03 fatte 1,17 subite a partita) con la possibilità di stupire ulteriormente, portando a positiva la differenza reti degli etnei (unico precedente in A stagione 1960/61, 45 fatte, 44 subite), che resta comunque da record, soprattutto grazie alle reti subite, mai così esigue in A (record 39 subite del 1970/71, retrocessione, Egizio Rubino in panchina). Nel computo complessivo (contando le 7 gare della passata stagione), le reti passano invece a 38/41 (1,05 fatte, 1,13 subite a partita).
Eguagliato il record di vittorie (10) detenuto da Marino, per fare la storia del Catania il traguardo dev'essere fissato alle 15 vittorie del Catania di Carmelo di Bella , e di quel Catania, 1960/61, che ha scritto finora la miglior pagina della società rossazzurra in serie A, conquistando quelli che sarebbero stati, secondo la successiva regola della vittoria da 3, la bellezza di 51 punti (nella A con 18 squadre, quindi 4 giornate in meno del campionato attuale, media 1,34 punti a partita ), utili per raggiungere l'8^ posizione in classifica.
In realtà, quelle 15 vittorie e 6 pareggi portarono solo 36 punti e quindi, il record di miglior punteggio in A, causa di questa computazione anacronistica, è fissato dai 41 punti con i quali la squadra di Marino, nel 2006/07 conquistò la Salvezza sul neutro di Bologna, a scapito del Chievo Verona. Per la cronaca, il numero record di reti segnate in A dal Catania è 46 , ascrivibile tanto al Catania 1964/65 (Di Bella) che a quello di Marino (2006/07).
Non c'è solo l'allenatore, come evidente, e la gran parte dei meriti d'ogni stagione va equamente divisa con l'organico allestito dalla società. Questo Catania, 2008/09, figura senza dubbio come la formazione più forte che abbia indossato il rosso e l'azzurro dai favolosi anni '60 , ma che ha palesato a più riprese la stessa fragilità psicologica degli ultimi Catania, incapaci di vincere lontano dal Massimino . Complesso sbloccato dopo quasi due anni di astinenza, iniziati il 29 Aprile 2007 con la vittoria per 0-1 sull'Udinese, nella partita più sentita dell'anno: il derby col Palermo, alla Favorita, 1 Marzo 2009 .
Termina 0-4, col Palermo sotto di una rete già prima dell'espulsione di Bresciano che diede il La alla goleada. Primo derby vinto a Palermo in serie A a 16 anni dall'ultima vittoria all'allora “Favorita” (0-2, Cipriani e Palmisano, serie C1) ed en-plein nei confronti casa-trasferta, un evento che non si verificava dalla stagione 1981/82 (serie B): Al Cibali i rossazzurri s'imposero con doppietta di Cantarutti , rete di Gamberini, subendo poi la rete del Palermo su rigore, De Rosa; Al ritorno l'1-0 di Montesano, per il Palermo, venne convertito in 0-2 a tavolino causa l'aggressione prima della gara quando un sasso, scagliato contro il pullman degli etnei, colpì Miele al volto, costringendolo a saltare la gara per ricorrere alle cure ospedaliere.
Risalire all'ultima doppia vittoria sul campo significa tornare al campionato 1966/67 , sempre in serie B, allenatore di quel Catania era Dino Ballacci . 1-0 al Cibali (autorete di De Bellis), 0-1 a “La Favorita”, goal di Fara.
Storia, antica; quella moderna parla di Michele Paolucci, che a 9 giornate dalla fine del torneo segna la rete che porta il Catania all'equivalente di punti che nella stagione precedente erano valsi la Salvezza, 37 . I punti ancora a disposizione, ben 27, lasciando qualunque record finora scritto matematicamente abbattibile. Per entrare nella storia, davvero, questo Catania non dovrà commettere l'errore di sentirsi già fuori dal Campionato, mettendo ancora una volta, in campo, cuore e determinazione: 4 gare in casa, 5 in trasferta , come prima? Più di prima. |di Marco Di Mauro - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 189 volte