«Gli stimoli certo non ci mancano: mancano nove partite e saranno nove finali, abbiamo sette punti di vantaggio sul Milan e sette di svantaggio sull’Inter, dunque siamo a metà strada e dobbiamo correre ancora, per non mollare il discorso scudetto, né la lotta per il secondo posto». Nicola Legrottaglie, pronto al rientro dopo lo stop a causa dell’infortunio patito contro il Napoli, è motivatissimo. L’obiettivo naturalmente è la rincorsa sull’Inter e, con la sfida del 18 aprile che si avvicina, cresce la convinzione di poter agguantare la vetta: «Lo scontro diretto sarà fondamentale, anche se non decisivo – spiega il difensore ai microfoni di Juventus Channel - Il risultato inciderà sul morale e per noi vincere equivarrebbe a fare quel passo in avanti che finora ci è mancato». L’avvicinamento al big match va comunque vissuto alla giornata: «Fare tabelle non serve, bisogna giocare partita dopo partita. Oggi siamo inevitabilmente legati ai risultati dell’Inter. Saranno loro a decidere l’esito di questo campionato e a far capire, nelle prossime gare, se ci sarà la possibilità di rimontarli». Il discorso si sposta sulla Juve che verrà, un argomento che però, per Nicola, suona quasi irrispettoso nei confronti della squadra attuale: «Io penso alla Juve di oggi, che si sta dimostrando una grande squadra. Tutti devono essere orgogliosi sia di questa campionato che di quello passato. Pensare al futuro mi sembra una mancanza di rispetto nei confronti dei giocatori che si stanno impegnando al massimo». Infine un pensiero per Lorenzo Ariaudo, in gol al suo esordio con l’Under 21: «Sono felicissimo per lui. Ariaudo è un ragazzo attento, disciplinato ed educato e queste sono qualità rare. Deve solo rimanere umile e farà una grande carriera. Io continuo a sostenere che bisogna credere in lui e che a volte non c’è bisogno di mandare i giovani a fare esperienza in giro». |Redazione Juventus News - Fonte: www.juventusnews.tk| - articolo letto 184 volte