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2009-03-28

Catania: Ieri, e se, ed Ora


In quest’ultimo fine settimana di sosta iniziamo ad effettuare i primi bilanci della stagione, in particolare cosa è cambiato rispetto all’anno scorso e cosa ci aspetterà in queste ultime giornate.
Rispetto a 365 giorni fa - Partiamo subito da un dato che salta immediatamente all’occhio, il Catania in queste 29 giornate del campionato 2008-2009 ha già ottenuto lo stesso numero di punti di quanti ne aveva raccolti l’anno scorso nelle 38 giornate complessive.
Il miglioramento è quindi più che evidente, se si considera che la quota salvezza sembra quest’anno essersi addirittura abbassata sotto i 37 punti. Snocciolando i numeri, rispetto ad un anno fa, la squadra ha ottenuto 9 punti in più, che potremmo associare alla vittoria fuori casa nel derby e ad un paio di vittorie casalinghe come quelle contro l’Atalanta e l’Empoli (poi retrocessa).
In particolare il rendimento fuori casa ha portato un significativo incremento di 4 punti rispetto alla passata stagione, così come quello casalingo incrementato di ben 5 punti. Il miglioramento ha quindi riguardato sia la mentalità della squadra fuori casa, dove a parte casi rarissimi (vedi Bergamo e Siena), il Catania ha sempre disputato la sua gara riuscendo ad avere un rendimento accettabile (una vittoria, sei pareggi e sette sconfitte) anche se ancora siamo lontani dagli standard di media classifica. Il quid in più deriva dalle gare casalinghe dove il team di Zenga ha pareggiato appena una partita (contro il Lecce) cercando sempre di ottenere la vittoria anche a scapito di eventuali sconfitte immeritate sia sul piano del gioco sia sul piano delle occasioni create (vedi Juventus e Udinese).
Ciò che è riuscito ad apportare il tecnico milanese è stato proprio questo, la volontà decisa di ottenere il massimo in ogni gara casalinga, mettendo alle corde l’avversario senza accontentarsi del punticino che muove molto poco la classifica. L’anno scorso, a questo punto del campionato, furono ben 5 i pareggi casalinghi, in particolare gli 0-0 ottenuti contro Siena e Parma lasciano ancora l’amaro in bocca per come sono maturati. A maggior ragione, il numero di gol fatti e subiti amplifica quanto detto in precedenza, iI Catania quest’anno ha segnato ben 8 reti in più rispetto all’anno scorso, mentre il numero di gol presi è rimasto pressoché inalterato a dimostrazione comunque di una difesa abbastanza solida.
In particolare il Catania ha subito 8 reti in più tra le mura amiche, a dimostrazione del fatto che fare la partita e attaccare permette di lasciare più spazio agli avversari che quasi sempre hanno segnato al Massimino.
E ricordiamoci che il Bizzarri di quest’anno non è assolutamente paragonabile al Polito che ha difeso la porta etnea per buona parte della stagione. A proposito di singoli, quest’anno nel computo delle marcature realizzate spicca il tridente Mascara, Paolucci, Morimoto autore di più del 60% dei gol realizzati dal Catania, mentre l’anno scorso andavano in rete più giocatori della rosa ed a fine anno il bomber fu Martinez, autore delle stesse marcature sin qui realizzate da Mascara.
E se parliamo di gol pesanti, come dimenticare gli 11 punti “ottenuti” grazie alle 7 realizzazioni di Paolucci e quelli di “marca Bizzarri” grazie al portierone argentino.
E se….? - Come dice il titolo dell’articolo stesso, riprendiamo una frase del direttore generale Lo Monaco pronosticò il Catania come una squadra di medio alta classifica, e vediamo in questa sezione cosa sarebbe potuto essere e non è stato, ovvero i punti persi e guadagnati quest’anno dal Catania nel corso delle 29 partite sin qui disputate. Il criterio è basato sia sulle sviste arbitrali e sia di contro su i vari errori commessi dai giocatori del Catania che possono aver condizionato la partita.
Riassumendo il Catania avrebbe tranquillamente potuto collezionare una decina di punti in più ed arrivare a quota 49, non è un’utopia, ma se ci seguite nel discorso capirete come i punti persi qua e là siano stati davvero tanti.
Come non iniziare dai due punti persi nel doppio confronto con l’Inter a causa delle autoreti della gara d’andata e del gol annullato a Paolucci nella gara di ritorno. A proposito di reti annullate annoveriamo nel computo anche quella di Plasmati a San Siro contro il Milan, quella di Morimoto in quel di Napoli e quella di Mascara in quel di Bergamo, insomma il Catania non è stato affatto fortunato in tal senso.
Le disattenzioni difensive riguardano il gol di Colucci nel ritorno della sfida contro il Chievo, lo svarione di Terlizzi contro la Juventus ed il gol di Foggia subito negli ultimissimi minuti all’Olimpico nell’andata contro la Lazio. Per completezza è bene dire che il Catania che nelle trasferte di Torino e Siena, il Catania ha ottenuto sin troppo visto che la squadra di casa avrebbe meritato qualcosa in più.
Ed ora? - Alla domanda che si sono posti la maggior parte dei tifosi del Catania negli ultimi giorni, la risposta è arrivata prontamente da Zenga, ogni giocatore avrà dei mini obiettivi da raggiungere da qui a fine campionato, ed in particolare la squadra punterà ad arrivare a quota 45 punti, niente male per un campionato di serie A. Si prospettano match spettacolari al Massimino dove arriveranno nell’ordine Fiorentina, Sampdoria e Milan, ed anche fuori casa il Catania cercherà di ottenere almeno un’altra vittoria, così come fatto dalla squadra allenata da Marino nel 2006-2007, che ottenne due successi (Reggio Calabria e Udine) fuori dalle mura amiche. Sarà anche l’occasione per i giocatori di mettersi definitivamente in mostra ed anche per coloro che sin qui hanno avuto meno spazio, i vari Llama, Silvestri, Spinesi,ecc…
Certamente Mascara e Paolucci punteranno ad arrivare in doppia cifra, così come Pablo Ledesma cercherà di conoscere ancora meglio il calcio italiano rifacendosi dei due mesi trascorsi in infermeria, e Spinesi cercherà di raggranellare altre reti tra i marcatori di tutti tempi della storia del Catania in A, e Bizzarri che dovrà convincere nell’impresa (a quanto pare disperata) di convincere Maradona a convocarlo in nazionale, e così via.
Insomma gli stimoli non mancano, magari si entrerà in campo più “rilassati”, o comunque senza l’assillo del risultato a tutti costi, ma vedremo sicuramente una squadra battagliera volenterosa di dimostrare a tutta Italia i meriti di una salvezza ottenuta con largo anticipo.
|di Giovanni Famulari - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 159 volte


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