| Calciomercato | Formazioni ufficiali  | PronosticiCuriosità e statisticheArea TecnicaStorie di CampioniVideo  |  Sport |
 
| Home | Serie A  | Partite di oggiDiretta delle partite | Risultati liveFantacalcio  |  Probabili formazioniCalcio in tvCalcio News |
2009-04-06

Juventus - Chievo vista da NSB


E’ finita, ma stavolta per davvero. La Juventus per questa stagione dovrà accontentarsi al massimo di una seconda posizione che, almeno per come stanno andando le cose, non è più un risultato lusinghiero per la stagione, visto che sarebbe stato lecito aspettarsi quantomeno che la squadra lottasse fino a fine stagione per tutti i traguardi. Mentre, già fuori dalla Champions League, ad otto giornate dal termine sembra definitivamente rinunciare ad ogni velleità scudetto.
Era questa infatti una gara da vincere ad ogni costo per mantenere pressione sull’Inter, e ad onor del vero la vittoria era ormai a portata di mano, nonostante una gara con parecchie difficoltà derivanti più dall’atteggiamento della squadra, che non è sembrata concentrata come si dovrebbe avendo come obiettivo una difficile rimonta.
Primo tempo sconcertante, ripresa arrembante anche se il vantaggio arrivato sono nella fase finale, e poi un rilassamento incredibile, dato che il Chievo aveva già avuto poco prima del pareggio una ghiotta occasione per la terza segnatura.
Come dire, atteggiamento di squadra che mentalmente non è da scudetto, queste sono gare da vincere e basta, anche quando non si è al meglio.
LA TATTICA
La Juventus si schiera con il solito modulo 4 – 4 - 2, con la coppia Tiago – Marchisio a centrocampo, Giovinco a sinistra e la coppia Del Piero – Iaquinta in avanti; anche i clivensi utilizzano lo stesso modulo tattico, dunque squadre praticamente speculari.
Che non sia giornata lo si comprende dalle prime battute, Del Piero si impappina in area di rigore dopo uno scatto bruciante, mentre gli avversari, dopo avere fatto le prove a prendere la difesa bianconera in velocità, a primo affondo serio passano in vantaggio, errore di Chiellini, seguito da chiusura ritardata di Mellberg, e Pellissier scattato liberissimo, aggira Buffon e batte da posizione defilata.
La reazione dei bianconeri è confusa, qualche calcio piazzato fuori di poco, un’altra azione personale sciupata da Del Piero, per eccesso di egoismo, ed un gol del pareggio bello quanto casuale, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, un colpo di tacco di Camoranesi, entrato al posto dell’infortunato Salihamidzic, libera in area Chiellini che batte al volo: tiro sotto la traversa e gol del pareggio.
Il gol però non cambia granchè il corso della gara, ed anzi nel finale di primo tempo, una azione fotocopia, consente nuovamente a Pellissier di prendere in velocità i centrali juventini e battere Buffon con un tiro angolato.
Nella ripresa Ranieri effettua immediatamente due cambi, Trezeguet al posto di Del Piero e Zebina al posto di Grygera, quest’ultima mossa rivelatasi troppo frettolosa, avendo di fatto bruciato l’ultimo cambio utile alla squadra.
Tuttavia il primo quarto d’ora sembrava la svolta della gara, subito raggiunto il pareggio anche se in modo fortunoso, poi una sequela di occasionissime da rete, fallite o di pochi centimetri o per le parate provvidenziali di Sorrentino.
Proprio quando le squadre sembravano stanche ed avviarsi ad un pareggio deludente per i bianconeri, arrivava invece il gol del vantaggio juventino: grande azione sulla destra di Camoranesi e cross pennellato per la testa di Iaquinta, gol praticamente uguale a quello di Roma e, prima ancora, di Catania.
Sembrava ormai fatta, ma proprio nel recupero il pasticciaccio,:Mellberg si avventura a centrocampo in una azione personale invece di lanciare lungo o sparacchiare fuori la palla, nel contrasto con due avversari perde palla, che viene conquistata da Langella, il quale si trova un corridoio liberissimo per scattare, incontrastato, cross perfetto e Pellissier liberissimo a battere di testa a rete.
Gol che forse sancisce la fine di ogni speranza, e chissà, anche la fine di un ciclo bianconero.
IL FATTO
Forse con questa gara si è esaurita una fase della storia bianconera del “nuovo corso”, dato che per il secondo anno consecutivo la Juventus non porta nulla in bacheca, a meno di sperare nella Coppa Italia e ritenere quello l’obiettivo prioritario della stagione.
Non è così e lo sappiamo bene noi tifosi. Lo sanno bene gli stessi giocatori, basti pensare alle dichiarazioni velatamente polemiche di Camoranesi, quando dice che in passato le squadre venivano a Torino badando a prendere meno reti possibile, adesso invece vengono anche a giocarsi le gare e provare a vincerle, un modo per dire che questa Juve non incute più quel timore riverenziale alle avversarie.
Analisi tutto sommato vera, se in quindici gare interne, ben cinque sono state sprecate, e contro squadre di media e bassa classifica, tre pareggi e due sconfitte: intendiamoci, i passi falsi interni durante una stagione possono anche succedere, ma un terzo delle gare sprecate e non contro formazioni di primissimo piano, sono un dato che deve fare riflettere, non può essere un caso, ponendosi a mente che anche lo scorso anno la squadra sprecò molto contro le piccole, in casa e fuori, e tanto per rinfrescare la memoria. I punti lo scorso anno vennero sprecati contro Udinese, Sampdoria, Cagliari, Torino e Catania, oltre alla sconfitta contro la Fiorentina, che comunque alla fine è arrivata quarta, ed al pareggio contro l’Inter, campione in carica, come dire 7 gare su 19 non vinte.
Tornando a questa stagione, per chi ha buona memoria, almeno tre di queste cinque gare potevano essere agevolmente vinte, ed invece abbiamo solo rimediato due punti su nove, e a ben vedere sta qui il distacco con l’Inter, nonostante infortuni, errori arbitrali e quant’altro.
Insomma è più demerito nostro questo distacco che ormai penso sia decisivo, dato che l’Inter dovrebbe perdere tre gare, la Juventus vincerle e soprattutto battere i nerazzurri con due gol di scarto nello scontro diretto.
Si tratta di una impresa davvero più che ardua, che qualche volta è anche riuscita, e noi ne siamo testimoni, ricordando la stagione 1999 – 2000, ma fu un caso davvero anomalo, la Juventus sconfitta quattro volte nelle ultime nove gare, con un clima davvero di caccia alle streghe contro i bianconeri, e con errori arbitrali a ripetizione a nostro danno (rigori negati e rigori fasulli dati, Milan – Juventus, espulsioni immotivate, Juventus – Lazio, due gol irregolari, Verona – Juventus, e il famoso diluvio perugino), mentre come ben sapete, l’Inter ha tutto a suo favore, Palazzo, arbitri, stampa, media.
Tutte cose però che con una Juventus appena più “cinica” e “cattiva” nei momenti importanti della stagione, sarebbero di importanza secondaria, oggi saremmo nella peggiore ipotesi a non più di tre – quattro punti dalla vetta, con lo scontro diretto in casa, per cui sarebbe ancora tutto da decidere.
Se così non è, le colpe vanno ricercate all’interno, e di questo deve rendersi conto soprattutto la dirigenza, perché sarebbe il secondo anno all’asciutto, e se lo scorso anno tutto sommato poteva anche essere comprensibile, trattandosi dell’anno di ritorno in A, quest’anno no, e forse fin da adesso occorrerà pensare, e seriamente, alla prossima stagione.
|di Antonio La Rosa - Fonte: www.nerosubiancoweb.com| - articolo letto 140 volte


Calciomagazine.net© - Edizione Sportiva del Periodico L'Opinionista
n. reg. Trib. Pescara n.08/08 dell'11/04/08. Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
tutti i diritti sono riservati - vietata ogni riproduzione anche se parziale