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2009-04-06

Il Milan si accende sul finale


I rossoneri esplodono nei minuti di recupero: testa di Dinho e raddoppio di SuperPippo.
Novanta di minuti di (in)sofferenza rossonera. Poi in pieno recupero i colpi testa di Ronaldinho e Inzaghi permettono al Milan di battere un Lecce dignitosissimo e di tenere a distanza di sicurezza Fiorentina, Genoa e Roma nella corsa al terzo posto in classifica. Per i pugliesi il rammarico di non aver imbrigliato fino all’ultimo un Milan compassato e incapace di cambiare veramente marcia. Per i rossoneri la certezza di un Pato a tratti travolgente e la preoccupazione per una condizione tutt’altro che invidiabile.
BECKS E DINHO FUORI - Milan in campo senza Ronaldinho e Beckham. Per il brasiliano ennesima bocciatura dopo l’inguardabile parentesi in nazionale. Ancelotti punta tutto su Pato, Inzaghi e Kakà. Seedorf arretrato sulla linea dei centrocampisti con Flamini e Pirlo. Maldini e Favalli centrali difensivi. De Canio, dalla tribuna, schiera una squadra arcigna in difesa e dal contropiede facile: gran filtro a centrocampo con Giacomazzi e Munari su tutti. Angelo a tenere basso Jankulovski sulla fascia destra leccese.
PATO - Primo tempo da scampagnata primaverile. Milan letteralmente incapace di verticalizzare, Lecce che non ha nessuna intenzione di mostrare il fianco. Il più mobile dei rossoneri è Pato. Suo il colpo di testa mal sfruttato in area da Inzaghi: sua soprattutto la fuga sulla sinistra che lo porta ad angolare troppo solo davanti a Benussi. Il resto è un lungo e noioso pastone rossonero: a imbastirlo un Pirlo tornato a sonnecchiare dopo gli acuti azzurri e un Seedorf da minimo sindacale. Troppo poco un tiro telefonato in 45 minuti per l’olandese. Nel frattempo Maldini si fa male ed entra Senderos: un segno del destino? Lo si capirà solo alla fine.
SVEGLIA - Secondo tempo e Ancelotti mischia le carte: fuori Seedorf e dentro Ronaldinho. Il brasiliano non riesce a fare più di due metri palla al piede, ma dà comunque l’impressione di aggiungere qualche bollicina in più alla manovra dei rossoneri. A trascinare la squadra di Ancelotti ci pensano Kakà sulla sinistra e Pato sulla destra. Ma il Lecce costruisce un muro insuperabile al limite della sua area: difficile passare attraverso la barriera messa in piedi da De Canio.
ANCHE IL LECCE - Nel frattempo il Lecce fa un paio di sortite in avanti: prima Munari e poi Tirabocchi provano a piazzarla di testa ma la porta di Dida rimane inviolata. Ancelotti la vede male e prova con Shevchenko: l’ucraino entra al posto di un Kakà in ripresa ma non ancora decisivo.
DINHO-PIPPO - Partita che si avvia al pareggio a reti bianche quando in pieno recupero Pirlo scodella in mezzo una punizione dalla trequarti: Senderos incorna e la palla si insacca dopo una lieve deviazione di testa di Ronaldinho. Gran festa per lo svizzero ma rete che per regolamento va a al brasiliano. Che due minuti dopo libera con un colpo di tacco Shevchenko sulla sinistra: l’ucraino crossa al bacio per Inzaghi che di testa infila Benussi e chiude la partita. I leccesi si disperano, il Milan rifiata: un altro passo verso il terzo posto.
|di Federico Bettello - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 152 volte


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