Con l'Abruzzo nel cuore, commentiamo il risultato di Milan - Lecce assieme a Luigi Bonizzoni
Signor Bonizzoni, come mai il Lecce ha affrontato il Mlan egregiamente, poteva essere un pareggio, e poi, quasi all'improvviso, la sconfitta?
Il Lecce ha dimostrato di essere una buona squadra, i calciatori si sono impegnati al massimo delle loro forze, ma questa sconfitta non ci deve stupire, alla fine la grande esperienza, la tecnica di Ronaldinho, Pirlo, Inzaghi hanno fatto la differenza.
A fondo classifica c'è calma piatta, quindi al Lecce rimangono sempre le stesse possibilità di salvezza?
Sì.
Altri problemi che secondo Lei hanno intralciato il Lecce, oltre al divario tecnico rispetto ai giocatori del Milan?
Tutto sommato il Milan sta vivendo più serenamete, il Lecce ha appena avuto un cambio di allenatore, c'è un bisogno assoluto di punti, mancano poche partite.
Ancelotti aveva praticamente la vittoria in tasca.
Non direi questo, ma ha dimostrato un'altra volta di essere un validissimo tecnico, lui dà molta importanza al centrocampo, motore dell'attacco.
Se poi si hanno anche dei grandi talenti in squadra ...
Certamente, Inzaghi e Ronaldinho sono straordinari, ottima visione del gioco, possesso di palla eccellente, grandi fantasisti.
Secondo Lei, è difficile per un allenatore gestire i bravissimi?
No, se i calciatori tengono presente che il calcio è uno sport di squadra, dipende molto dal carattere del giocatore. Se ho a che fare con un ragazzo estremamente individualista, è difficile gestirlo anche se non ha un grande talento.
Per quanto riguarda Luigi Di Canio, cosa ci può dire?
Alcuni miei aforismi: l'allenatore è capito solo se vince, la vittoria ha tanti padri, e la sconfitta ne ha uno solo, l'allenatore. |di Daniela Asaro - Fonte: www.barilecce.it| - articolo letto 132 volte