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2009-04-08

Catania Pro&Contro: ci vuole mentalità


Parlare di un punto portato via da Cagliari non sarebbe stato reato. Il pareggio, infatti, sarebbe stato il giusto risultato di una partita brutta da vedere e senza grandi pericoli per i portieri delle due compagini. A festeggiare è stato il Cagliari che aveva un obiettivo in più, una motivazione in più, una mentalità più forte.
Mentalità, la cantano in curva anche se con significati diversi, la predica Lo Monaco il giorno dopo la sconfitta di Cagliari: “acquisire la mentalità che ci permetta di essere sempre determinati nel raggiungere i nostri obiettivi con tutte le forze a nostra disposizione”.
Mentalità da acquisire, quindi, per essere vincenti anziché appagati . Su questo aspetto, ha affermato lo stesso direttore, bisognerà lavorare tanto per poter raggiungere la condizione giusta, sfruttando magari questo finale di campionato come fase sperimentale nel riuscire sempre a trovare le motivazioni giuste per migliorare come singoli, come gruppo e, appunto, per mentalità.
C'è da dire che Zenga aveva previsto un calo di motivazioni una volta raggiunta una posizione di classifica dignitosa. A nulla, forse, è servito il tentativo di alzare la quota salvezza per trasmettere nuovi stimoli perchè il Catania di Cagliari è parso, nonostante un primo tempo dignitoso, poco lottatore fatta eccezione dei minuti successivi al gol subito dove, improvvisamente, si è rivisto quel Catania battagliero che voleva, ad ogni costo, imporsi. Pro .
Tutto questo in soli dieci minuti, forse pochi per ottenere un risultato, contro . Come i dieci minuti prima del gol dove la squadra è calata in concentrazione e, soprattutto, determinazione abbassando il proprio baricentro e consentendo alla squadra sarda di provare a cercare la porta con continuità.
Ripresi ieri gli allenamenti per la squadra di Zenga divisa in due gruppi, defaticamento per i titolari di Cagliari, lavoro atletico e tattico per i restanti. Si attendono notizie riguardo le condizioni di Potenza, uscito con problemi alla spalla, che ieri non ha lavorato con il gruppo. Per la trasferta di Torino saranno nuovamente a disposizione Ledesma e Martinez , rientrati dalla squalifica.
Tredici punti, le distanze fra Catania e Torino. Gran parte della matematica salvezza dipenderà da questa partita, basterà non perdere contro i granata e poi, successivamente, contro il Lecce per poter parlare di salvezza sicura.
I granata arrivano a questa sfida con l'acqua alla gola e tantissime motivazioni, è una delle ultime chiamate per poter giocarsi le residue speranze di rimanere in serie A. Gli uomini di Camolese non vincono dal 22 febbraio (1-0 all'Udinese), nelle restanti 5 gare hanno ottenuto un pari e quattro sconfitte consecutive. La scorsa settimana hanno giocato un bellissimo match contro il Palermo dove è mancato solo il risultato, segno di una squadra ancora viva.
Il Catania, invece, dal 22 febbraio ad oggi ha collezionato dieci punti frutto di tre vittorie, due pareggi e due sconfitte. Punti che hanno fatto allontanare sensibilmente la squadra rossazzurra dalla zona calda della classifica, +13, la cui frontiera è proprio il Torino, terzultimo insieme al Lecce.
Mentalità e motivazioni da ritrovare per evitare ulteriori problemi e sofferenze. Per la matematica manca poco e tutto passa dalle nostre mani. Pensare poi a migliorare sempre e comunque senza distrazioni evitando di concedere regali a chi, in questi ultimi anni, è diventato uno dei principali antagonisti della squadra rossazzurra, dentro e fuori dal campo . Basterebbe guardare ai propri tifosi per raccogliere nuovi stimoli, un uovo con una bella sorpresa da recapitare sotto la mole, affossare il Torino è desiderio di ogni tifoso rossazzurro. Serve una grande prova come quelle offerte contro Roma e Palermo , sappiamo cosa sono capaci di darci quando si tratta di mettere il cuore in campo.
|di Seby Maina - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 148 volte


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