| Calciomercato | Formazioni ufficiali  | PronosticiCuriosità e statisticheArea TecnicaStorie di CampioniVideo  |  Sport |
 
| Home | Serie A  | Partite di oggiDiretta delle partite | Risultati liveFantacalcio  |  Probabili formazioniCalcio in tvCalcio News |
2009-04-09

Milan: impegno ma poca concretezza


A questa squadra manca un potente finalizzatore, abile nel gioco aereo.
Del Milan che ha battuto il Lecce nei minuti finali c’è ben poco da raccontare. Un film già visto. Da salvare, solo il risultato. Squadra volenterosa, pasticciona e poco incisiva nel primo tempo. Più determinata e armoniosa nel secondo. Incamerati i tre punti, tenute a debita distanza Genoa (+ 4) e Fiorentina (+6), i problemi rimangono. E sono i soliti. La squadra lotta, si impegna, mette in mostra un buon calcio ma concretizza poco. Troppo poco. A questa squadra manca come il pane un finalizzatore potente e abile nel gioco aereo. Un ariete in grado di scardinare le difese più chiuse e di far propri i palloni alti. Uno come Borriello. O come Adebayor, visto che se ne parla così tanto. Il Milan soffre oltre il lecito contro squadre affamate di punti come il Lecce. Non è una novità. Squadre organizzate magistralmente che lottano, si chiudono e ci costringono a reagire con sterili fraseggi nella zona centrale del campo.
Oppure con improduttivi cross dalle fasce laterali. Cioè nel deserto. In area avversaria non abbiamo nessuno che sappia metterla dentro con potenza e decisone. Nessuno in grado di svettare di testa e di scaraventarla in rete magari con un paio di difensori aggrappati alla maglietta. Con Borriello in campo determinate partite le avremmo vinte o comunque non avremmo sofferto così tanto. Il copione esatto di una stagione nata male e finita peggio tra infortuni gravi e incidenti di percorso che ci hanno condizionato più del lecito.
Leggendo tra le pieghe della partita contro il Lecce svettano le prestazioni di Ronaldinho e Senderos. Il primo ha cambiato il volto della gara pur non essendo ancora al massimo della condizione psico-fisica. Il secondo sta crescendo. Forse la favola di questo gigante svizzero sta volgendo a lieto fine. Di certo giocare con continuità gli giova. Una citazione a parte merita Favalli, il “Professore”. Non avesse 37 anni suonati Galliani gli rinnoverebbe il contratto senza esitazioni e per diversi anni ancora. Vallo a beccare uno come lui! Contro i salentini c’è stata gloria anche per Sheva, però attenzione: non vorremmo che tutto questo nascondesse i limiti della squadra che esistono e rimangono evidenti.
Lacune difensive a parte, in attacco, oggi come l’anno scorso, viviamo solo sui gol di Pato e di Inzaghi. Impossibile, così, competere su più fronti. Pato è un fuoriclasse assoluto da 15/18 reti a campionato. Però è una punta d’appoggio. Inzaghi non si discute ma non è più un ragazzino. Borriello è quello che ci serve ma deve giocare con continuità. E’ lui il futuro del Milan. Galliani e Ancelotti hanno assicurato due acquisti di qualità più il rientro dei giovani migliori. In difesa il ballottaggio è tra Kjaer del Palermo e Agger del Liverpool. In attacco si parla con insistenza di Adebayor. Però costa parecchio. L’impressione è che per il potente centravanti togolese il Milan sia disposto a mettere sul piatto della bilancia Gourcuff. Il francese sta facendo benissimo con il Bordeaux, ma le conferme di Seedorf e di Ronaldinho ne pregiudicano fortemente il rientro alla base. A centrocampo grossi problemi non ce ne sono. L’addio a Emerson dovrebbe essere colmato dal rientro di Ignazio Abate e dall’acquisto, probabile ma non scontato, di Mariga dal Parma. Il futuro di Paloschi sembra già deciso: Alberto tornerà al Milan non appena Pippo Inzaghi appenderà le scarpe al chiodo. Paloschi è, di Inzaghi, il naturale erede.
Dalla Spagna giungono notizie di un pre-accordo tra il Milan e il Real per il passaggio di Kakà ai madridisti. La solita minestra. Stavolta il sì del calciatore sarebbe scontato. Di questa storia non ne possiamo più. Di una cosa siamo certi: il Milan dei primi anni berlusconiani mai e poi mai avrebbe intavolato, con nessuno, una trattativa per la cessione, ad esempio, di Van Basten. E a nessuno sarebbe mai venuto in mente di chiedere al Milan uno dei suoi più acclamati fuoriclasse. Oggi il calcio è cambiato e bisogna fare i conti con i quattrini. Con i bilanci. Con gli Abramovich. Con i soldi provenienti dalla cessione di Kakà potremmo acquistare Adebayor e un fortissimo difensore e sostituire il brasiliano con Gourcuff. Fantamercato? Postumi dell’infortunio a parte, Riccardino ci pare distratto. Galliani ha già eretto le barricate: Kakà non si cede. Speriamo. L’Inter che compra e si rinforza e il Milan che cede e si indebolisce è uno scenario al quale non vogliamo pensare. Il prossimo Milan dovrà portare a casa lo scudetto o la Champions. Da qui non si scappa. Impensabile senza Kakà. Una nuova stagione a bocca asciutta sarebbe un disastro e potrebbe portare a conseguenze clamorose anche a livello societario. Galliani lo sa. Il futuro di Ancelotti appare delineato. Se arriverà terzo manterrà la panchina ma dovrà vincere lo scudetto o la Champions. Solo in quel caso il Milan gli rinnoverà il contratto. Altrimenti l’addio sarà inevitabile e inizierà l’era Leonardo. Nonostante le smentite lo riteniamo l’allenatore più probabile del Milan del Nuovo Corso.
Attenzione, però: una autentica sorpresa potrebbe essere Filippo Galli. Filippo gode della stima incondizionata di tutto l’ambiente rossonero e conosce il Milan come le proprie tasche. Inoltre sa di calcio come pochi e veste l’abito del milanista “ideale”:colto, volenteroso, elegante. Educato, determinato e ambizioso quanto basta. Tassotti ci pare fuori dai giochi il Tasso è troppo “ancelottiano” e sbarrerebbe la strada ad ogni ipotesi di rinnovamento. Rjikaard è la scelta scontata, quella più facile. La domanda è se sia disposto o meno ad aspettare, inoperoso, l’addio di Carlo Ancelotti al Milan. Ne dubitiamo. E se fosse Ancelotti ad andarsene? Meditate gente, meditate…
|di Claudio D'Aleo - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 150 volte


Calciomagazine.net© - Edizione Sportiva del Periodico L'Opinionista
n. reg. Trib. Pescara n.08/08 dell'11/04/08. Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
tutti i diritti sono riservati - vietata ogni riproduzione anche se parziale