"Galliani ha parlato, non devo aggiungere altro. Ora pensiamo al terzo posto" «Pensiamo ad arrivare tra i primi 3, poi lavoreremo per essere competitivi in Champions League». Carlo Ancelotti si sente al centro del progetto del Milan attuale e di quello del futuro. Le voci che danno il tecnico in partenza per Londra, destinazione Chelsea, vengono neutralizzate in maniera perentoria. «Non ho problemi a fare il punto ogni settimana. Galliani ha parlato, non devo aggiungere altro», dice Ancelotti riferendosi alle dichiarazioni con cui Adriano Galliani, amministratore delegato del club, ha ripetutamente ricordato che l'allenatore è legato alla società da un contratto valido fino al 2010. «Il 17 marzo ho incontrato il Chelsea? Ma non ero a pranzo con Florentino Perez (probabile nuovo presidente del Real Madrid, ndr) a Ginevra? Mettetevi d'accordo...», aggiunge rispondendo ai cronisti nella conferenza alla vigilia del match con il Chievo. Tra i candidati a raccogliere l'eredità di Ancelotti sulla panchina rossonera si fa il nome di Massimiliano Allegri, attuale guida del Cagliari: «Allegri ha le capacità per allenare qualsiasi squadra. Potrebbe allenare anche il Chelsea. Se vuole allenare qui, deve aspettare», dice Ancelotti.
«Noi dobbiamo concentrarci solo sul nostro obiettivo: vogliamo tornare in Champions League, dobbiamo stare attenti perchè il campionato è pieno di difficoltà», aggiunge. In classifica, i rossoneri attualmente sono terzi e hanno 4 lunghezze di vantaggio sul Genoa: i rossoblu occupano la quarta posizione che dà accesso ai preliminari di Champions. «Noi vogliamo tornare in Coppa dei Campioni, il Genoa ci vuole arrivare, dobbiamo stare attenti», ribadisce. La priorità di Ancelotti si chiama Chievo, avversario domani dei rossoneri. «Ho chiaro lo schieramento della difesa. Maldini non ci sarà. Giocheranno Zambrotta, Senderos, Favalli e Jankulovski. Per centrocampo e attacco devo ancora decidere: la condizione generale è migliorata, abbiamo potuto lavorare durante la settimana», dice il tecnico, che valuta l'utilizzo di Andriy Shevchenko come una delle due punte. «Lo vedo più competitivo nel confronto con gli altri», dice. Capitolo Ronaldinho: «Per quello che ci riguarda, Ronaldinho rimane anche l'anno prossimo. Poi conta la volontà del giocatore, ma non mi pare sia contraria a quella della società». |Red-Spr/Ct/Adnkronos - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 126 volte