| Calciomercato | Formazioni ufficiali  | PronosticiCuriosità e statisticheArea TecnicaStorie di CampioniVideo  |  Sport |
 
| Home | Serie A  | Partite di oggiDiretta delle partite | Risultati liveFantacalcio  |  Probabili formazioniCalcio in tvCalcio News |
2009-04-13

Un grande derby: ora la Coppa


Una stagione fra alti e bassi, alla ricerca di un posto in Europa. Una posizione che la Lazio di Delio Rossi può raggiungere vincendo la Coppa Italia o cogliendo il sesto posto ora della Roma che ha battuto nettamente per 4 a 2.
Un derby giocato finalmente con un grandissimo approccio alla partita. Due reti fulminee dei gioielli ancora in attesa di contratto, Pandev e Zarate ora chiamati a ripetersi in quel di Torino con la Juventus per la semifinale di ritorno. Per il tecnico questo è il terzo derby vinto, due dei quali con risultati record nella storia della stracittadina della città eterna. L’allenatore della Lazio, anche lui in scadenza di contratto, ha onorato alla grande la sua settantesima vittoria in biancoceleste e la cinquecentesima panchina nel calcio italiano.
Ora la squadra è attesa dalla maturazione definitiva, quella che consentirebbe di puntare su questo gruppo di giovani non più solo promesse. Una delle certezze sta diventando il suo terzino sinistro Aleksandar Kolarov, che dopo due anni in chiaroscuro, con il sigillo coast to coast che ha fissato il risultato, ha anche consolidato la titolarità della fascia sinistra. Un terzino col vizio del gol, con un tiro al fulmicotone che mette paura ai portieri avversari ogni volta che carica il suo sinistro. La rete di destro è la prova anche di una crescita tecnica, con i progressi tattici può diventare una certezza. Il terzo gol di testa dello svizzero d’oro corona una stagione a grande livello, soprattutto nel girone d’andata. Arrivato sconosciuto e con un nome impronunciabile è ormai entrato nel cuore dei tifosi per la grinta ed i polmoni d’acciaio. Ma la meraviglia futura di questa Lazio potrà venire solo dalla conferma di Goran Pandev e Mauro Zarate. Insieme a Pasquale Foggia che ai giallorossi avrà ricordato il miglior Bruno Conti, gli attaccanti-fantasia della Lazio sono un patrimonio da blindare per costruire un futuro di livello. Per competere, speriamo già dalla prossima stagione, nelle partite europee.
Due giovani e brillanti attaccanti come loro non possono e non devono essere un lusso per questa società, che può tornare ad essere protagonista nella nuova Europa League. La partecipazione alla Champions League arrivata quasi per caso nel 2007 per i grandissimi meriti della gestione tecnica, ma con una squadra non all’altezza di disputarla, dovrà per il futuro essere un obiettivo possibile con una vera programmazione. Non c’è bisogno di svenarsi acquistando grandi campioni affermati, anzi valorizzare la primavera attuale consentirà di risparmiare, si dovrà anche restringere una rosa troppo ampia (ritorni sgraditi compresi), ma bisognerà crescere come struttura societaria ed evitare i difetti e gli errori di comunicazione interna di quest’anno. La vera certezza restano i tifosi che non abbandonano mai la Lazio, non lo hanno fatto in un derby difficile dopo tre brutte sconfitte, in un momento difficile anche per il nostro paese sconvolto dal tremendo terremoto abruzzese, adoperandosi anche loro per la solidarietà alle popolazioni colpite e non lo faranno nemmeno il 22 aprile a Torino, quando probabilmente la squadra si giocherà l’intera stagione.
|di Alessandro Pizzuti - Fonte: www.lalaziosiamonoi.it| - articolo letto 129 volte


Calciomagazine.net© - Edizione Sportiva del Periodico L'Opinionista
n. reg. Trib. Pescara n.08/08 dell'11/04/08. Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
tutti i diritti sono riservati - vietata ogni riproduzione anche se parziale