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2009-04-14

Lasciate perdere Rocchi, è la Juve che non c'è più


Siamo alla frutta, se non addirittura al grappino col caffè. Vale per la nostra squadra, per l’allenatore (mamma mia, che allenatore…) per la dirigenza, ma anche – purtroppo – per una larga parte di noi tifosi zebrati. Perché quando – ci si aggrappa all’arbitraggio anziché analizzare lucidamente i motivi dell’ennesima sconfitta – la sesta in campionato, l’ottava stagionale - significa che siamo messi davvero maluccio. Anzi, peggio: siamo allo sbando totale.
È vero, Rocchi sabato sera ne ha combinate più di Bertoldo (anche se il record-man, a mio giudizio, resterà sempre il Dondarini di Reggina-Juve dello scorso torneo) prendersela però solo con lui vuol dire non avere ancora capito quali siano i reali problemi della nostra squadra e il perché di questa “straordinaria” (?) stagione (degli orrori).
Individuare in Rocchi la ragione del patatrac ligure vuol dire essere nel pieno di una mutazione genetica: da juventini ci si sta poco alla volta trasformando in “interisti”, vale a dire in piagnoni, vittimisti, dietrologi . In poche parole, in tutto ciò che uno juventino non dovrebbe essere.
Certo, fa incazzare vedere un direttore di gara – tra l’altro, iper-sponsorizzato da Collina (altro genio costruito dai media) – arbitrare in quel modo, ma se andiamo a vedere il danno autentico Rocchi ce l’ha procurato annullando il gol di Iaquinta ad inizio della gara. Poi, siamo d’accordo, c’è stato il giallo del fischio antecedente la prima rete di Motta, però è altrettanto vero che il rigore concessoci era parecchio dubbio. Avessero fischiato contro la Juve un penalty come questo, col difensore che in scivolata prende in pieno la palla, avremmo ricusato Rocchi per tutte le restanti stagioni in cui arbitrerà.
Eppoi, signori miei, erano o no regolari le altre due pappine che ci ha piazzato il Genoa? Siccome la risposta è sì, ecco come le responsabilità di Rocchi diventano improvvisamente inferiori rispetto a quelle della nostra banda del buco difensiva. Sei gol in due partite: questa non può essere la Juve. Non lo potrà mai essere una squadra che, in 96 minuti complessivi, costruisce due sole azioni e, nel primo tempo, tira in porta un’unica volta (il calcio di rigore di Del Piero). Non può essere la Juve una squadra priva di un’idea, anche minima, di gioco. Una squadra surclassata sul piano tattico e del ritmo da dei ragazzini, in larga maggioranza “scarti” della nostra rosa. Così come Thiago Motta è uno “scarto” del Barcelona , Ferrari della Roma, Jankovic e Biava del Palermo, Mesto dell’Udinese. E ringraziamo la sorte di non esserci trovati di fronte Milito, pure lui uno “scarto” della Liga. Vi rendete conto con che giocatori lavora Gasperini? Eppure, con questa gente, riesce a produrre il miglior gioco della Serie A. A differenza di Ranieri che, a sua disposizione, ha 4 campioni del mondo, un ex Pallone d’oro, e giocatori come Chiellini, Trezeguet, una serie di nazionali e i migliori prodotti del vivaio juventino. Continua invece a tirare fuori la storia della ricostruzione, rammentandoci “dov’eravamo un paio d’anni fa”. Lo sappiamo bene mister, in Serie B, per caro Claudio ti faccio presente che la Juventus non è una neo-promossa qualunque e che Marcello Lippi è riuscito a vincere un mondiale con Zaccardo, Barzagli, Barone, Oddo, di sicuro mica tanto meglio o tanto peggio di Molinaro, Legrottaglie o Zebina.
Eppoi, com’è che fino a dicembre la stessa squadra, con gli stessi giocatori, era a 3 punti dall’Inter e adesso è finita a -10. Possibile che dopo ogni sosta – natalizia o causa impegni delle Nazionali – i motori si ingolfino? Cosa combina a Vinovo il professor Capanna? Sostenere che pure le altre squadre accusino flessioni dopo gli stop è smentito proprio dall’Inter, club più di ogni altro imbottito di nazionali stranieri. Magari la ragione sta in una maggiore qualità della rosa, e proprio in quel reparto difensivo che imbarca acqua ad ogni partita. Altro che prima migliore difesa d’Italia, le statistiche si fanno sempre alla fine e mai a stagione in corso. Così come i giudizi dati alla stagione, che di straordinario ha solo la facilità con la quale riusciamo a prendere gol: 6 in 180 minuti sono numeri davvero da record.
Così come altrettanto straordinario, per mediocrità, è stato l’ultimo mercato, spacciato invece per eccellente. A furia di cucire toppe non ci si accorge di quanto il vestito sia liso. Anziché prendersela pure lui con Rocchi, Alessio Secco se la prenda con chi non gli ha permesso di acquistare i giocatori che servivano e adesso pensa pure alla Supercoppa di Pechino. A ben vedere, forse sarebbe più utile non arrivare nemmeno 2° in campionato e uscire in Coppa Italia, così forse qualcuno si deciderà ad aprire gli occhi e il portafoglio.
|di il gobbo di Notre Madame - Fonte: www.nerosubiancoweb.com| - articolo letto 147 volte


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