Simonian, ag.Pastore: "Ho detto no al Manchester...Lotito? Non me lo ha mai chiesto..."
Il calciomercato bussa alle porte e rumors giornalistici vedono la Lazio pronta alla finestra. Giovani promesse o campioni in erba ecco la nuova filosofia percorsa da Lotito per far grande il suo club. Un lampo di genio chiamato Zàrate è un colpo da maestro con cui il patron laziale ha impreziosito il passato mercato, ma per esser grandi un solo acquisto (per altro ancora da riscattare) non è bastato. Il pensiero principe della dirigenza biancoceleste è senza dubbio quello di blindare i suoi punti di forza, ma nello stesso tempo anche quello di guardarsi intorno per continuare a crescere. Ecco perchè radiomercato posiziona il club romano fra coloro che potrebbero nuovamente pescare il coniglio dal cilindro. Il nome nuovo che circola intorno ai colori biancocelesti infatti, sembra essere quello di un talento puro, che nei prossimi anni potrebbe addirittura scalare la top ten dei calciatori più forti del mondo. Si chiama Javier Pastore ha quasi ventanni e gioca nell’Huracan. A raccontarlo in esclusiva a Lalaziosiamonoi.it è il suo agente (e talent scout) Marcelo Simonian …
Dottor Simonian si sta parlando molto del suo giocatore in Italia ora. Sembra che la Lazio lo stia seguendo…
“Non mi dice una cosa nuova sa?? Javier fa parlare di se ovunque. Io faccio questo mestiere da molti anni e un giocatore così forte e completo non l’ho mai visto. Però non ho parlato con nessuno della Lazio del mio calciatore…”
Ma qual è la situazione contrattuale di Pastore?
“Lui gioca nell’Huracan e sta per rinnovare il contratto. Anzi credo proprio che lo rinnoverà…”
Come? Non viene in Italia, in Europa?
“Non lo so. Qui si sta parlando di un ragazzino che ha 19 anni, ma con una maturità espressa sul campo e fuori simile a quella di un adulto. Lui è una persona con la testa sulle spalle che rappresenta il talento più forte nel suo ruolo che l’Argentina possiede. Gli piace essere indipendente, spesarsi da solo e calcisticamente vuole crescere perciò la squadra va scelta in maniera oculata. Pensate che qualche mese fa è venuto da me il club più importante d’Inghilterra e l’ho rispedito a casa…”
Parla del Manchester ? Perché?
“Si il Manchester mi ha offerto quasi 10 milioni di euro per Javier, ma mi sono detto se Pastore va li non crescerà, perché ci sono difficoltà per giocare e per far decollare il suo talento. Javier ha bisogno di un club sano, che creda in lui e che ci punti, facendolo crescere anche con i principi giusti di comportamento, per diventare un uomo vero…”
Sa che nella Lazio il presidente Lotito si fa spesso paladino di questo stile?
“Si lo conosco e conosco anche Igli Tare. Con loro ho parlato un paio di volte, ma non di Pastore. La Lazio potrebbe esser un club giusto per lui, ma non me l’hanno mai chiesto. Inoltre aggiungo una cosa molto importante per me e per Javier né il costo del cartellino, né lo stipendio sono un problema. Noi vogliamo solo la certezza che si presenti la squadra giusta, con un progetto giusto…”
Ma con Lotito di chi avete parlato?
“Ma di nessuno… L’ultima volta che mi telefonò mi scambiò per il procuratore di Carrizo. Poi dall’anno scorso non l’ho più sentito…”
A chi paragonerebbe il suo assistito?
“Sto per farle un nome, ma si guardi prima il video scaricabile dal mio sito e poi potremmo pronunciarlo insieme. Comunque adesso glielo dico Pastore diventerà come Kakà. Javier ha i colpi di Kakà la sua visione di gioco, è alto 1,87 m gioca con la testa alta e chi lo prende ha già vinto su tutti. Però chi lo vuole deve fare presto perché me lo ha chiesto già mezza Europa…”
Per chiudere Marcelo, lei pensa che queste voci che vedono Javier Pastore nei piani laziali siano vere?
“No nella maniera più assoluta. Sono voci prive di fondamento…”. |di Alessandro Zappulla - Fonte: www.lalaziosiamonoi.it| - articolo letto 183 volte