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2009-04-18

Milan: un Toro affamato


Doppia sfida sull'asse Milano-Torino: Apre Juve-Inter, chiude Milan-Toro.
I cinque punti recuperati alla Juventus nelle ultime due settimane obbligano il Milan cercare di fare bottino pieno nei prossimi due incontri casalinghi per tornare a quel secondo posto mai più occupato dopo lo scontro diretto perso a metà Dicembre. Il prossimo turno di campionato vedrà la squadra di Ranieri impegnata del delicato match con l’Inter, mentre i rossoneri riceveranno un Torino affamato di punti e rigenerato dalla cura Camolese. Vediamo ora nel dettaglio in quali condizioni si presentano i granata a San Siro.
SORPASSO AVVENUTO - Dopo un lungo inseguimento il Torino ha messo la freccia e, battendo il Catania allo scadere, ha lasciato al terzultimo posto in classifica un Bologna in caduta libera. I boati della curva Maratona che accompagnavano le notizie provenienti dal Dall’Ara testimoniano quanto il popolo granata si senta coinvolto in questa lunga corsa alla salvezza. La grande rimonta del Chievo e la lunga serie negativa di Reggina e Lecce dovrebbero costringere Bologna e Torino ad un lungo e appassionante testa a testa. Ad otto giornate dalla fine i punti che separano le due formazioni sono soltanto due: ecco perché nessuno può permettersi di considerare perse in partenza trasferte sulla carta proibitive. Nemmeno se vai a giocare in casa di un Milan in salute e deciso a chiudere il campionato da protagonista.
DE BIASI, CUORE-TORO - De Biasi, Novellino e ora Camolese: i primi due tecnici, alternatisi anche nella scorsa stagione, non sono riusciti a dare al Torino quella solidità tattica necessaria per garantirsi una tranquilla posizione di classifica. Dopo la deludente sconfitta interna con la Samp, quindi, il Patron Urbano Cairo ha deciso di esonerare Novellino per affidare la panchina a Camolese, già protagonista sotto la mole alla fine degli anni Novanta. Autentico cuore-Toro, amatissimo dai tifosi e profondo conoscitore dell’ambiente, i vertici societari hanno fatto questa scelta sperando in una scossa positiva in vista del rush finale. In pochi giorni non si può rivoltare una squadra come un calzino, ma Camolese può portare quell’entusiasmo che ne De Biasi ne Novellino hanno mai saputo trasmettere alla squadra. Per quanto riguarda “Mozon”, però, bisogna sottolineare anche le carenze tattiche di una squadra non adatta al suo amato 4-4-2. L’ex mister non ha saputo adattare le proprie idee ai giocatori a disposizione (vedi la gestione di Rosina, uomo di maggior talento spesso relegato in panchina), ma le colpe vanno equamente distribuite con giocatori e società.
ROSINA IMPRESCINDIBILE - Abbandonato il deludente e poco adatto 4-4-2 in linea, Camolese ha lavorato, nelle sue prime settimane da allenatore del Toro, su un’ipotesi tattica molto affascinante: il 3-4-1-2. Partendo dal presupposto che questa squadra non può fare a meno di Rosina trequartista, sarà interessante vedere se l’utilizzo di un uomo in più in mezzo al campo renderà il Torino più compatto e protetto. Oltre a capitan Rosina, autore di un gol e un assist nel pareggio dell’andata, il Milan dovrà prestare molta attenzione anche alla coppia d’attacco composta da Bianchi e Stellone. Il tandem granata non sembra particolarmente assortito (manca l’attaccante rapido e guizzante), ma in questo momento della stagione il peso in area di rigore potrebbe contare molto di più di una manovra offensiva bella da vedere ma sterile. I due centravanti sono entrambi bravi nel gioco aereo e nella sponda per chi arriva da dietro. Dovranno essere molto bravi i centrali del Milan (probabilmente in questo Senderos potrebbe essere più adatto di Favalli) a contrastarli nello stacco e non concedergli troppi palloni alti da posizione invitante. Imbeccati da Rosina e Abate (occhi puntati su di lui per il futuro rossonero) potrebbero far male. Questi i probabili undici che scenderanno in campo domenica sera: Sereni – Franceschini Natali Rivalta – Rubin Barone Dezmaili Abate – Rosina – Bianchi Stellone.
ABBONDANZA, FINALMENTE! - Molti dubbi di formazione per Carlo Ancelotti, alle prese con una squalifica e (finalmente!) problemi d’abbondanza! L’unico dilemma apparentemente risolto riguarda l’assenza per squalifica di Marek Jankulowski: al suo posto giocherà Favalli (Antonini ko, causa una botta al ginocchio destro) con lo spostamento di Zambrotta sulla fascia sinistra. La linea a quattro sarà completata da Maldini e Senderos. La vittoria trasferta di Verona ha messo in mostra una variante tattica spesso ipotizzata ma raramente concretamente messa in pratica: il 4-2-3-1. Ancelotti potrebbe insistere su questo schema con Seedorf, Pato e Kakà alle spalle dell’unica punta Inzaghi. Attenzione però alla forma di Beckham, Ronaldinho e Shevchenko. I tre esclusi del Bentegodi si stanno allenando bene dimostrando buona forma e altissime motivazioni: probabile che il mister possa premiare almeno uno dei tre con la tanto sospirata maglia da titolare.
|di Gabriele Pipia - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 173 volte


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