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2009-04-27

Il Marilungo show fa sognare, una gemma di Cassano nega l'impresa al Cagliari


Sotto un autentico diluvio la Sampdoria, in pieno turnover dopo le fatiche di Coppa e il derby alle porte, in soli 90’ riesce a fare l’impossibile nel bene e nel male: nel primo tempo domina il Cagliari, una delle più grandi sorprese del torneo, va all’intervallo sul 2-0 grazie alla doppietta del giovane Marilungo, colleziona una valanga di occasioni da rete senza trovare il colpo del definitivo k.o.
Nella ripresa, come abitualmente accade in questa fase del match, si stacca la spina. I sardi non ci stanno a perdere in questa maniera, gettando alle ortiche punti preziosissimi in chiave Uefa e riescono nell’impresa di ribaltare il risultato, realizzando ben 3 reti, frutto della propria caparbietà e dell’ingenuità doriana. Per fortuna tra le nostre fila possiamo contare su un autentico fenomeno, che sulla carta d’identità riporta il nome di Antonio Cassano, capace di mettere a segno l’ennesima gemma, indispensabile per evitare una debacle interna fastidiosa, immeritata e clamorosa.
Rispetto alla vigilia Mazzarri accentua ulteriormente il turnover previsto in settimana: dei titolari scendono in campo soltanto Gastaldello, Padalino, Franceschini e Cassano. Spazio per Mirante in porta, Lucchini e Stankevicius in difesa, Delvecchio e Dessena nel cuore del centrocampo, Ziegler sull’out sinistro e il promettente Marilungo a far reparto con Cassano. Sull’altro fronte Allegri schiera a sorpresa Lupatelli tra i pali, Lazzari, a segno col Napoli, è preferito al motorino Biondini, mentre in avanti l’escluso è Jeda, con Cossu ad agire attorno al tandem Matri – Acquafresca.
Nonostante il campo reso pesante dal diluvio, la forza dell’avversario e le numerose assenze, nel primo tempo il pubblico ha la fortuna di vedere una delle migliori Sampdoria dell’annata: Ziegler e soprattutto Padalino rispondono presente in fase di spinta e copertura, Dessena e Delvecchio fanno diga a centrocampo, Cassano regala perle ogni qual volta tocca palla, Marilungo ha un ottimo approccio al match. Fin dalle prime battute schiacciamo sull’acceleratore, creando due nitide occasioni da rete nei primi 10’: Cassano cerca gloria dalla distanza, ma Lupatelli risponde presente, poi il genio barese premia, con uno splendido lancio a cambiare il gioco, il taglio di Padalino, il cui colpo di testa termina non molto distante dal set. Nelle retrovie però si rischiano frittate mica da ridere, con Gastaldello costretto a mettere una pezza su Matri, liberato dalla scivolata di Stankevicius, mentre Mirante è costretto a respingere di piede la botta a colpo sicuro di Acquafresca, servito da Lazzari.
È comunque un fuoco di paglia, perché nei primi 45’ è sempre la Sampdoria a fare la partita. Al 12’ gli uomini di Mazzarri strappano applausi per una splendida azione corale: Cassano premia l’inserimento di Delvecchio sulla destra, il centrocampista riesce a tenere in campo una palla apparentemente persa, Franceschini fa la sponda per l’accorrente Dessena, la conclusione dell’ex parmense costringe Lupatelli alla respinta in corner. I ritmi sono alti, fioccano le occasioni da rete e il forcing doriano viene premiato al 26’: fa tutto Cassano, autore di un’insistita azione di classe sull’out destro, cross al bacio sul secondo palo per Marilungo, che di testa insacca: per il bomber della Primavera guidata da Pea, è la prima rete realizzata in serie A.
Ci si aspetta la reazione del Cagliari, riassunta in una conclusione dal limite operata da Lazzari, e invece sono sempre i padroni di casa a spingere in avanti, sfiorando il raddoppio in almeno tre circostanze: in contropiede Cassano si aspetta il servizio ad aprire da Marilungo, che invece prova la conclusione personale senza trovare lo specchio della porta, poi è Delvecchio a mangiarsi le mani non arrivando in spaccata sul traversone di Padalino dalla destra, infine al 37’ sale nuovamente in cattedra il genio barese, che fa il diavolo sulla destra, supera Agostini e tenta il diagonale, Lupatelli ci mette nuovamente una pezza. Prima dell’intervallo scocca il secondo momento d’oro per Marilungo, la giornata diventa indimenticabile: al minuto 43 Cassano trova smarcato Padalino, il cui perfetto cross regala al bomber della primavera il secondo sigillo personale.
Ad inizio ripresa la Samp non ha nemmeno il tempo di mostrare se ha capito la lezione su come vanno gestiti i vantaggi tra le mura amiche, dopo i recuperi subiti da Roma e Napoli, che il Cagliari, al primo affondo, riapre la partita: ci facciamo incredibilmente prendere in contropiede, 5 contro 3 per loro, Cossu trova smarcato Matri che, di prima intenzione, fulmina Mirante. I sardi, letteralmente trasformati, insistono, il tandem Matri – Acquafresca comincia a fare paura e Mazzarri non se la sente più di tenere Pazzini in panchina: l’ex viola prende il posto dell’applauditissimo Marilungo. Mentalmente e fisicamente la Samp fatica però a rientrare in partita, gli ospiti provano ad approfittarne ancora con Matri al 66’, ma la sua botta di prima intenzione, su lancio di Fini, fa la barba al palo.
Ci si mette direttamente la Samp a riportare gli avversari in parità: al 68’ Lazzarri, appena entrato in area, viene atterrato da Stankevicius, che salta completamente scomposto, Gava concede il penalty, realizzato da Acquafresca. Mazzarri getta nella mischia Palombo e Campagnaro, al posto di Dessena e Lucchini, ma, fatta eccezione per una richiesta di penalty da parte di Pazzini, è sempre e soltanto Cassano a creare problemi ai rossoblu, ma i suoi tentativi dalla lunga distanza non trovano il bersaglio grosso. Quando il 2-2 sembra accontentare tutti, il Cagliari trova all’80’ il colpo del 2-3: cross di Lazzari dalla destra, Daniele Conti brucia di testa i nostri difensori, palla nel set, nulla da fare per Mirante.
Gli schemi tattici sono saltati da tempo, le distanze tra i reparti non esistono più e, in una partita difficile da interpretare, la Samp, a rischio quarto goal per l’incursione di Cossu che non trova il colpo del k.o., riesce ad evitare almeno la sconfitta all’86’ grazie a Cassano, che, su perfetto servizio di Padalino autore dell’ennesima fuga sulla destra, supera Lupatelli con una conclusione di prima intenzione ad incrociare, ancora più difficile da tentare visto il campo pesante, ma se dal cielo è venuta giù una barcata d’acqua, la classe non è acqua, e Cassano illumina ad ogni tocco come ogni fenomeno che si rispetta. Il Cagliari avrebbe addirittura l'occasione per portarsi sul 4-3, ma Matri, dopo una fuga di cinquanta metri, arriva stanco al momento della battuta e l'occasione sfuma.
Al triplice fischio finale applausi per una matta Sampdoria che ha avuto il merito di non uscire sconfitta al termine di un match rocambolesco: il countdown verso il derby è ufficialmente partito, ci giocheremo la partita a testa alta, consci della nostra forza e delle lacune da colmare in tempo.
SAMPDORIA-CAGLIARI 3-3
MARCATORI: 26’, 43’ Marilungo (S), 48’ Matri (C), 68’ Acquafresca (C) rig., 80’ Conti (C), 86’ Cassano (S)
SAMPDORIA (3-5-2): Mirante; Stankevicius, Gastaldello, Lucchini (76’ Campagnaro); Padalino, Delvecchio, Dessena (69’ Palombo), Franceschini, Ziegler; Cassano, Marilungo (57’ Pazzini). (Castellazzi, Regini, Pieri, Sammarco). Allenatore: Mazzarri
CAGLIARI (4-3-1-2): Lupatelli; Pisano, Bianco, Canini, Agostini; Fini, Conti, Lazzari; Cossu; Acquafresca (71’ Biondini), Matri. (Marchetti, Matheu, Astori, Parola, Sivakov, Mancosu). Allenatore: Allegri.
ARBITRO: Gava di Conegliano Veneto
AMMONITI: Delvecchio, Marilungo, Dessena, Franceschini (S); Conti, Bianco (C)
NOTE: pioggia battente. spettatori presenti 22.000, assenza di tifosi sardi per motivi d’ordine pubblico. Angoli: 12-5. Recupero: 1'pt e 3'st.
|di Diego Anelli - Fonte: www.sampdorianews.net| - articolo letto 155 volte


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