Massannunziata - Arrivano uno dopo l'altro, negli occhi la determinazione che vede già rossonero, pensando a domenica prossima queste le parole di Jorge Martinez, uruguayano a segno da 3 partite consecutive, e Vito Falconieri, alla sua gara d'esordio, domenica scorsa, contro il Lecce.
Jorge Martinez: E' il caldo che mi ha fatto svegliare! Ovviamente scherzo, ma lo vedete tutti, mi sento sempre meglio man mano che gioco. Voglio finire bene questo campionato che, per me, ne sono consapevole e lo ammetto, non è iniziato bene; è un modo per riscattare la mia stagione.
Per tornare a buoni livelli mi è servito prendere fiducia in me stesso e recuperare forza nelle gambe. Sono un giocatore individualista, e questi due fattori sono per me essenziali. Cerco il dribbling, provo a saltare l'uomo ed a creare superiorità numerica, mettendo poi in condizione, i miei compagni, di segnare. Il mister lo sa che posso uscire dalla manica assist difficili, che non tutti sanno fare.
C'è stato un periodo in cui, mancandomi la continuità in campo, mi son buttato giù, non mi allenavo bene, ero demoralizzato e questo è andato ad incidere sulla mia condizione generale, facendomi perdere la forma ed il ritmo partita. Ma sono tornato, meglio tardi che mai, come si dice da voi.
A Lecce non abbiamo giocato per nulla bene il primo tempo, e non so perché, magari ci sentiamo già siamo salvi e quindi siamo mancati in cattiveria e concentrazione che sono state alla base della vittoria contro la Sampdoria, ad esempio. Comunque ci siamo ripresi nel secondo tempo; e ci tengo a complimentarmi con Sciacca, ha tirato fuori una grande personalità e penso sia già maturo per la serie A.
Adesso nella testa ho di battere il Milan, facendogli anche un goal io, chissà. Sarà una partita bellissima, i rossoneri giocano e fanno giocare, e poi con tutto lo stadio pieno ci sarà un clima particolare. Loro certo non regaleranno niente, fanno bene a credere allo scudetto fino alla fine, noi penso potremmo anche arrivare a 50 punti in classifica.
Vito Falconieri: È due giorni che non dormo. Domenica è stato il giorno più importante della mia vita. Quasi non ci credevo che il Mister mi avrebbe fatto entrare; quando ho sostituito Potenza tremavo tutto, ho impiegato 3/ 4 minuti a capire dov'ero e cosa stessi facendo. E poi c'era tutta la mia famiglia in tribuna, è stata una soddisfazione grandissima.
Quest'anno ho fatto sei mesi alla grande a Reggio Emilia, poi ho avuto qualche problema col Mister, non ho più giocato con continuità e quindi il Direttore Lo Monaco ha preferito farmi tornare qui a Catania. Devo comunque dire che in due anni di gavetta ho imparato molto, e sono cresciuto altrettanto. Il mio punto più forte è il tiro, nasco prima punta ma sto migliorando anche come esterno destro, un po' come Pepe nell'Udinese.
Devo molto al Mister Pane, il mio allenatore a Reggio Emilia.
Domenica chissà, io spero di essere almeno convocato, sarebbe già una grandissima soddisfazione, poi se avrò l'opportunità di scendere in campo sarà un'altra emozione indimenticabile. |di Marco Di Mauro - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 221 volte