Massannunziata - le nuvole non abbandonano il Catania in questo maggio che sembra sempre più vicino a gennaio, stessi risultati e stesso clima. Inizia in sala stampa il pre partita di Catania Fiorentina con ai microfoni dei cronisti un catanese, Fabio Sciacca, ed un fiorentino, Marco Biagianti.
Fabio Sciacca
I primi giorni li ho passati senza dormire ma la partita e la vittoria in primavera mi hanno aiutato a staccare la spina.
Do sempre il massimo negli allenamenti e se il mister deciderà di mettermi in campo darò del mio meglio affinché non ricreda nelle sue scelte.
E' ovvio che i complimenti fanno sempre piacere ma quelli che più mi rendono felice sono quelli della società.
L'esordio al Massimino? Cerco di non pensarci frequentemente ma spero di farlo nell'immediato. Se dovessi giocare contro la Fiorentina cercherò di dimostrare di essere in grado di far parte di questo gruppo, il pensiero è ovviamente rivolto al futuro.
Per modo di giocare mi paragonerei a Pirlo, Stankovic o Lampard. Vedere giocare dal vivo il Milan è diverso, è una delle squadre più forti al mondo, è stato un piacere vederli giocare.
Per strada mi fermano, mi spronano, mi incitano a fare il massimo. Ho avuto la fortuna di avere pochi amici ma buoni che mi hanno sempre sostenuto. E' strano sentirsi riconosciuto per strada ma fa piacere lo stesso.
Il Massimino è come se fosse casa mia, l'emozione sarà fortissima ma la metterò da parte per la mia squadra, la mia città, la mia maglia.
Marco Biagianti
Domenica sarà una partita speciale per me, al Franchi sicuramente è più difficile ma qui a Catania la partita sarà più normale ed equilibrata.
All'andata non ho giocato ed è stata un po' dura. Il Catania ultimamente non ha mai vinto contro i viola? Sarà una motivazione in più per questo finale di stagione e per raggiungere il record di punti.
Quando ero a Firenze forse è stato Corvino che non ha creduto in me, ma non mi conosceva bene, devo ringraziare il Catania se sono adesso in serie A.
Andare al Franchi da tifoso è stato sempre bello, sono rimasto quando c'è stato il fallimento e per me, da tifoso, è un motivo d'orgoglio.
Antognoni non me lo ricordo bene. La Fiorentina che mi ha lasciato il più bel ricordo era quella di Batistuta, Rui Costa e Toldo quando all'epoca facevo da raccattapalle. Mi ispiravo a Rui Costa.
Sciacca è un bravissimo giocatore, è cresciuto da quando si allena con noied ha grandi margini di miglioramento.
Da quando abbiamo raggiunto i 40 punti credo che abbiamo sbagliato solo il primo tempo di Lecce. Vogliamo superare i 42 punti e dimostrare alla gente di Catania che non abbiamo mollato, magari è una forma di appagamento inconscia, ma non abbiamo mollato. Ci mancano solo due punti per il record di punti, giochiamo per noi stessi e per la nostra gente. |di Seby Maina - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 135 volte