Probabilmente anche uno dei migliori Catania della stagione avrebbe capitolato contro il Milan visto domenica al Massimino, come accaduto contro Juventus ed Inter. Quello che è mancato in questa partita, rispetto alle altre, sono stati la grinta, la lotta ed il cuore che i rossazzurri avrebbero dovuto metter in campo per far sudare i tre punti all'avversario, inorgogliendo i propri tifosi, facendoli uscire dallo stadio bagnati, si, ma a testa alta. Piuttosto che vedere una squadra per nulla pericolosa, eccezion fatta per il palo iniziale, schiacciata, anticipata e superata da qualche giovane quarantenne, Maldini e Favalli su tutti.
Pro Sabato scorso il settore giovanile rossazzurro, con la qualificazione della squadra primavera, ha completato il grande salto di maturità. Tutte le squadre giovanili impegnate nei tornei nazionali sono state promosse alle fasi finali di categoria. Risultato storico che fa ben sperare per un futuro sempre più roseo.
Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, anche se non matematicamente, ed è giusto dare spazio a chi vorrebbe mettersi in mostra e giocarsi le proprie carte per il futuro.
Sciacca squalificato, Falconieri, D'amico e Strumbo in panca. In campo di novità ci sono solo Kosicky e Llama, se il primo è apparso un po' incerto nel secondo gol il secondo ha peccato di imprecisione nei cross e ostinatezza nel portare il pallone. Da rivedere come altri giovani che non vedono l'ora di avere la loro opportunità mettendo in campo motivazioni che vanno oltre l'appagamento di fine campionato.
Contro Non può e non deve finire così. Ci sono uomini che meritano un rispetto che prescinda da qualsiasi interesse. Per una volta toccherà alzare la voce. Davide Baiocco deve vestire quella maglia che ha onorato e sudato per anni per raccogliere l'abbraccio del pubblico al quale ha regalato parecchie soddisfazioni mettendo sempre e comunque in campo quello che la sua gente si aspettava da lui: grinta, cuore e spirito battagliero.
Più di ottanta gare, due reti, una promozione e tre salvezze consecutive un cammino fatto insieme e che deve concludersi insieme senza esclusioni o scelte varie, per una volta da bravi signori lasciamo spazio agli “uomini”.
Nuovo match casalingo che attende la squadra di Walter Zenga al confronto con la motivata Fiorentina in cerca di un posto nell'Europa che conta. La squadra del grande ex Juan Manuel Vargas che ha lasciato un grande segno dalle nostre parti, occasione giusta per rendere omaggio, un applauso, una standing ovation bastano, nessun altro “omaggio” perché gli amici genoani confidano in noi.
Come il Lecce ed il Milan un avversario con obiettivi e voglia di portare via i tre punti dal campo ad ogni costo, cambierà l'esito? Dipenderà tutto da cosa vogliono i nostri da questo finale di campionato.
A Massa si parla di appagamento inconscio e della voglia di dimostrare che non hanno mollato. Noi saremo li, sugli spalti, che piova o che picchi forte il sole, che venga sudata o meno la maglietta, saremo li solo e comunque per lei, la nostra maglia, i nostri colori, la nostra passione. Per la maglia fino alla fine. |di Seby Maina - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 164 volte