Onore al Bari e, soprattutto, al suo allenatore Antonio Conte che, diciamocelo, ha portato un serie A una squadra che non ha molti giocatori di grande livello. Un capolavoro, il suo. Le corazzate, infatti, erano altre: Parma, Brescia, Livorno su tutte. Invece il Bari ce l'ha fatta grazie alle sgroppate di Guberti, ai gol di Barreto, ai guizzi di Caputo, alle parate di Gillet.
Ma adesso viene, paradossalmente, il lavoro più duro. Che questa squadra approdasse in serie A sembrava, da qualche settimana, cosa certa. Anche noi del sito abbiamo ripetuto più volte che la squadra era talmente lanciata che non avrebbe potuto mancare l'obiettivo. Ma adesso arriva un momento ancora più difficile: quello di allestire una rosa capace di rimanere in serie A. Guberti e Barreto, i giocatori senza dubbio migliori, sembrano destinati a partire a meno di offerte faraoniche. L'unico giocatore decisamente da A che resterà a Bari è Gillet, che più volte ha dimostrato la propria affidabilità. Ma il resto della squadra è ampiamente da rinforzare. Non me ne vogliano i tifosi baresi o chiunque stia leggendo questo editoriale. Abbiamo appena conquistato la serie A e possiamo goderci questa sensazione per almeno altre quattro partite. Ma il lavoro che sta dietro ad una società, il calciomercato, deve partire subito. Rinforzare deve essere la parola d'ordine. Oltre ai già citati forse solo Parisi e Kutuzov sono in grado di competere nella massima serie.
Capitolo allenatore. Che Conte aspiri alla Juventus ormai appare chiaro e, se questo desiderio fosse realizzabile, sarebbe giusto per quello che ha dato a Bari (città e squadra) che venisse esaudito. Ovviamente dovrebbe essere rimpiazzato. Ma da chi? Anche qui c'è da muoversi alla svelta sperando che il mister sveli il suo destino al più presto. C'è, dunque, da lavorare veramente ancora tanto. La promozione è stata ottenuta ma il lavoro non è finito perché il Bari va certamente rivisto, ma un Bari senza Conte, Guberti e Barreto andrebbe rifatto. |di Guido Tossani - Fonte: www.barilecce.it| - articolo letto 139 volte