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2009-05-13

Donadoni: "Colpito in positivo da Cannavaro e Contini. Spogliatoio spaccato? Assolutamente no"


L’allenatore del Napoli Roberto Donadoni ha parlato in esclusiva ai microfoni di Sky. L’intervista è andata in onda all’interno di “Spaccanapoli“, la rubrica dedicata al club partenopeo in onda tutti i martedì alle ore 18.30 (e in replica a mezzanotte), su Sky Sport 1. Ecco quanto evidenziato da Tutto Napoli.net: "Un bilancio del suo primo periodo a Napoli? “Ho affrontato giorno dopo giorno questo primo periodo, con tranquillità e serenità, cercando di capire, di imparare a conoscere un po’ questo ambiente, questa realtà che, indubbiamente, ha qualche problema, altrimenti non si sarebbe spiegato un cambio di allenatore. Ci sono problemi che sono legati a una situazione resa difficile da una serie di risultati che non sono venuti. C’è un gruppo di ragazzi che sono fondamentalmente tutti bravi e che nella stragrande maggioranza, data la loro giovane età, forse non si aspettavano di andare incontro a un periodo così complicato e difficile, con tutto quello che ne consegue. Non confondiamo le cose però, dando degli immaturi a questi ragazzi, perché non sarebbe giusto né corretto: sono ragazzi che non hanno una grandissima esperienza, quindi la mancanza di esperienza non va di pari passo con il fatto di essere immaturi. Prima di poter esprimere un giudizio di questo genere, c’è la necessità di capire, di comprendere, di conoscere, cose che io non potrei mai permettermi di fare perché non ho ancora questi dati in mano”.
C’è qualche giocatore che l’ha colpita in modo positivo e inatteso? “Ci sono, è un po’ una cosa che si ripete nella mia carriera da allenatore. Questo, però, mi accadeva anche da calciatore: conoscere ragazzi che dentro il campo davano un’immagine di sé di un certo tipo, poi, invece, conoscendoli nel privato, nella globalità della giornata, ti rendevi conto che erano molto diversi. Non so, un giocatore che può essere così, che a vederlo da fuori magari non mi dava sensazioni buonissime, è Cannavaro, invece devo dire che è un atleta vero, perché pur avendo una struttura fisica importante, è veloce, abbastanza esplosivo, quindi da questo punto di vista sono rimasto veramente sorpreso; dal punto di vista caratteriale devo dire che è ottimo. Così come potrei dire per altre cose di Contini. Poi, questi sono ragazzi italiani per cui hai modo di conoscerli un po’ meglio avendoli avuti di più sott’occhio. Per quanto riguarda gli stranieri, i sudamericani in genere, ci sono ragazzi veramente eccezionali dal punto di vista caratteriale”. C’è lo spogliatoio spaccato a Napoli? “Non è uno spogliatoio spaccato in assoluto, questa diventa anche la cosa più facile da dire quando le cose non vanno. Solo chi è dentro e conosce effettivamente le cose può esprimere un giudizio, tutti i discorsi che si fanno al di fuori sono solo il frutto di supposizioni o di cose che poi tornano vantaggiose nel dirle”.
Ha chiesto garanzie a De Laurentiis? “Io non ho chiesto nessuna garanzia perché sono convinto che se il Napoli vuole fare qualcosa di buono e di importante, deve pensare di avere in rosa dei giocatori di qualità. Penso, dunque, che debbano rimanere al Napoli – risponde Donadoni -. Poi si possono fare delle valutazioni, si può ragionare su tante cose, ma è indubbio il fatto che se si vuole ottenere qualcosa di positivo non si può prescindere da giocatori che abbiano qualità al di sopra della media”. Com’è il rapporto con il Presidente? “Ci sentiamo spesso, c’è un ottimo rapporto, mi piace avere questo tipo di rapporto, i suoi pensieri sono i miei pensieri e quindi insieme cerchiamo di andare a vanti, affrontare le cose, insieme anche al Direttore Marino che è sicuramente un grande conoscitore di calcio e di questo ambiente. Questo è fondamentale”. Sulla fine della stagione e sul futuro? “Adesso si vuole crescere ancora, sicuramente ce la metteremo tutta. Da questo punto di vista voglio dire ai nostri tifosi che difficilmente potranno imputarci qualcosa sotto questo aspetto. Poi è chiaro che ci vogliono anche dei risultati, perché le chiacchiere le porta via il vento, però non lasceremo assolutamente niente di trascurato perché questo è un lavoro che merita grande rispetto da parte nostra e, soltanto rispettando, si può pensare di ottenere qualcosa”. Che approccio ha con il modulo di gioco? È un allenatore assolutamente fedele a un modulo o no? “Assolutamente no, è chiaro che i moduli li fanno le caratteristiche dei giocatori. Io avrei voluto anche fare un altro modulo, però ritengo che adesso sia la soluzione più logica. Dopo, strada facendo o nell’andamento di una gara, si può anche cambiare modulo perché c’è una necessità diversa, però credo che adesso i giocatori si possano sfruttare meglio in questa maniera, poi, in funzione di quella che sarà la campagna acquisti futura, si potranno anche valutare situazioni diverse”. Che impressione ha avuto dai napoletani? “Ottima, bisogna entrare in sintonia con questo tipo di mentalità”.
|di Francesco Caputo - Fonte: www.tuttonapoli.net| - articolo letto 184 volte


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