TuttoMercatoWeb ha intervistato in esclusiva Dario Marcolin. Ex calciatore di Sampdoria e Lazio, Marcolin ha parlato della finale di stasera e della conclusione del rapporto tra Mancini e l'Inter (E' stato assistente dell'ex tecnico dell'Inter nelle stagioni 2006/07 e 2007/08).
Hai giocato sia con la Lazio che con la Samp. Secondo te quella di stasera che partita sarà?
"Credo sia leggermente favorita la Lazio. Sia perché gioca tra le mura amiche, sia perché i tifosi biancocelesti saranno più numerosi. Sulla partita secca però il pronostico è sempre difficile. La Samp nella partita di sabato ha dimostrato di essere in forma, la Lazio, da ciò che hanno dichiarato i suoi tesserati dopo il match contro l'Udinese, ha fatto capire di avere la testa già alla finale. Si giocano una stagione in 90 minuti".
La finale si gioca a Roma, punto a favore della Lazio...
"Credo, come detto, che la Lazio sarà avvantaggiata. Se devo dare una percentuale per la vittoria dico 70% la Lazio, 30% la Samp.
Quali sono i tuoi ricordi dei due successi in Coppa Italia con la Lazio?
"Ricordi bellissimi. Forse la più bella è stata quella col Milan. Avevamo perso 1-0 a Milano, perdevamo 1-0 anche all'Olimpico e abbiamo fatto una grandissima rimonta vincendo 3-1".
Per la Samp sarebbe stata meglio la vecchia formula andata e ritorno?
"Si, in questa finale secca a Roma chi viene penalizzata è la Samp. E' successo anche a noi l'anno scorso con l'Inter. E' normale che sotto questo punto di vista le due squadre romane hanno un punto di vantaggio, però è anche la bellezza di questa nuova Coppa Italia".
L'Inter è campione d'Italia?
"Penso di si. Non ci saranno grandi capovolgimenti. Ha meritato di vincere lo scudetto, poi è normale che nelle ultime partite ci sia sempre un po' di pressione per raggiungere il risultato".
Berlusconi ha detto che il Milan ha perso lo scudetto per colpa di Ancelotti?
"Non vivo le dinamiche interne del Milan, ma da esterno dico che non è tutta colpa di Ancelotti".
Il divorzio tra il Milan e Ancelotti secondo te ci sarà a fine stagione?
Si, perché credo che ci sia anche la voglia di Ancelotti di misurarsi con altre squadre e in altri campionati".
Che differenze hai visto tra l'Inter di Mancini e quella di Mourinho?
"Mourinho è partito schierando un 4-3-3, poi è tornato al rombo di centrocampo cosi come lo schierava Mancini con Stankovic dietro le due punte. Due squadre forti con Ibrahimovic che quest'anno s'è lettealmente consacrato".
Parlaci della chiusura del suo capitolo all'Inter.
"Il presidente aveva deciso di cambiare allenatore. E' normale che noi non ce lo aspettavamo, però il presidente è quello che paga e decide. Questo è il calcio, la vita dell'allenatore può cambiare da una settimana all'altra".
Secondo te hanno pesato le parole di Mancini dopo l'eliminazione dalla Champions?
"No, quello è stato uno sfogo dovuto all'eliminazione dalla competizione. Non credo sia stata la goccia che abbia fatto traboccare il vaso. Probabilmente Moratti aveva già in mente di cambiare allenatore".
Mancini però non ci sarà rimasto bene, visto che aveva vinto tre scudetti...
"Qualsiasi allenatore al mondo ci sarebbe rimasto male. Se vinci uno scudetto e vieni cambiato è normale che ci resti male. Mancini però è consapevole di aver fatto bene".
Secondo te il Brescia andrà in serie A?
"Il Brescia si qualificherà sicuramente per i play-off e lì deve fare leva sui giocatori di maggior spessore come Caracciolo, Possanzini, Baronio. Quei giocatori che nella fasi finali hanno qualcosa in più".
Il tuo futuro?
"Ero a Monza quest'anno poi mi hanno avvicendato. Non so ancora se andare da solo o tornare con Roberto (Mancini, ndr). Per ora è ancora prematuro, tra un mesetto si saprà qualcosa di più".
Quant'è bello lavorare con Mancini. Il vostro è un tandem vincente da ripetere?
"Non era un tandem perché eravamo in quattro a lavorare. Il bello era che, avendo giocato insieme, ci capivamo al volo. Avevamo un ottimo feeling come persone. Il nostro nucleo di lavoro è stato di professionisti, ma di amici nello stesso momento".
T'aspettavi l'esonero di Mihajlovic?
"All'inizio ha fatto molto bene, poi dopo Natale la situazione è cambiata. Probabilmente a gennaio s'aspettava qualche acquisto. Molto dipende anche dall'organico che hai a disposizione. La società ha provato una mossa quasi della disperazione e ha cambiato l'allenatore alla fine. Secondo me Sinisa ha fatto un'ottimo lavoro".
Il Bologna s'aspettava anche l'aiuto dell'Inter per alcuni giocatori?
"Lui aveva il vantaggio che alcuni giocatori li conosceva. Avere magari giocatori come Dacourt o Balotelli, anche se quest'ultimo l'Inter non l'avrebbe mai dato, per il Bologna poteva essere un grosso aiuto. Se però Sinisa aveva immaginato di portare qualcuno dell'Inter, era solo perché avevano caratteristiche che servivano nella sua squadra".
Seguiresti Mancini anche all'estero?
"Parlo due lingue: spagnolo e inglese. Però per ora è prematuro qualsiasi discorso". |di Raimondo De Magistris - Fonte: www.tuttomercatoweb.com| - articolo letto 172 volte