| Calciomercato | Formazioni ufficiali  | PronosticiCuriosità e statisticheArea TecnicaStorie di CampioniVideo  |  Sport |
 
| Home | Serie A  | Partite di oggiDiretta delle partite | Risultati liveFantacalcio  |  Probabili formazioniCalcio in tvCalcio News |
2009-05-14

Maledetti rigori, Coppa alla Lazio, Samp sconfitta a testa alta


Ora la certezza che questa fosse una stagione stregata è insita in tutti i doriani. Gli errori di Cassano e Campagnaro condannano la Samp all'inferno.
Finisce al sesto rigore il sogno blucerchiato. A farlo svanire del tutto è il tiro di Dabo che si insacca nell’angolino. Lazio in paradiso Samp all’inferno. Rossi lo aveva detto ieri e così è stato, lungimirante Delio. Le ultime speranze di salvare una stagione fatta di ombre più che di luci sono scomparse con quel sesto rigore. Inutile negare la tristezza e l’amarezza per la sconfitta; ancor peggiore è la consapevolezza che quella di stasera è stata davvero un occasione persa. Sarà difficile per la Samp ripetere un impresa come quella contro l'Inter in semifinale. Se sono passati 15 anni dall’ultima finale un motivo ci sarà… Annata da dimenticare ed archiviare in fretta; è necessario incominciare a progettare la prossima stagione evitando gli errori commessi quest’anno.
Che fosse una partita storta si era capito subito. Pronti e via e la Lazio passa. E’ il 4’ Zarate prende palla sulla trequarti sinistra si accentra e dal limite dell’area lascia partire un bolide che si infila sul secondo palo. Una rete tanto bella quanto improvvisa. La difesa della Samp, stile museo delle cere, non è esente da colpe vista la fama della potenza del destro del numero dieci biancoceleste.
La Samp non sembra accusare troppo il colpo e continua a macinare gioco senza però incidere. La Lazio si accontenta di non subire e agisce di rimessa senza mai impensierire Castellazzi. I gemelli del gol non ricevono palloni giocabili, Palombo è ben controllato e limitato da Dabo. Al 17' su un bel lancio di Stankevicius, Pazzini cerca il gol da cineteca al volo di sinistro, bella l'idea mail pallone finisce in curva.Si vedono tanti calci e nervosismo e poche azioni da gol. La posta in palio è alta ed è normale che a risentirne sia lo spettacolo. Si deve aspettare il 27’ per un azione degna di nota. Un tiro dal limite di Kolarov costringe Castellazzi ad una parata difficile sulla sua respinta corta arriva Pandev che calcia a botta sicura ma l’estremo difensore blucerchiato è reattivo e compie il miracolo opponendosi al tiro ravvicinato dell’attaccante macedone. Passato lo spavento la Samp si riorganizza e al 31’ pareggia. Cross morbido di Cassano per Stankevicius che spizzica di testa per Pazzini che fulmina Muslera con un avvitamento di testa da vero attaccante di razza.
Al 40' punizione di Cassano dai trenta metri potente ma cetrale, Muslera alza in angolo. Nel primo tempo non succede altro e si va negli spogliatoi sul risultato di 1-1.
Nella ripresa la Lazio entra in campo molto più convinta e schiaccia i blucerchiati nella propria metà campo. Foggia è il più in palla dei suoi e spinge subito forte sulla sinistra; al 12’ salta secco Lucchini e mette in mezzo rasoterra per Zarate che viene contratto da Accardi con un intervento in scivolata. I blucerchiati sono in netta difficoltà e non riescono a fare un azione di rimessa che sia una, Pazzo e FantAntonio sono troppo soli in avanti per incidere. La Lazio continua ad attaccare e pressare ma senza creare troppi grattacapi a Castellazzi.
Zarate continua il suo show fatto di dribling, giocate e scatti; il giovane attaccante costringe al fallo sistematico i difensori doriani caricandoli di ammonizioni. La Samp cerca di alzare la testa ma senza riuscirci grazie alla prestazione di una Lazio trasformata rispetto al primo tempo. Col passare del tempo le forze vengono meno e la paura di perdere attanaglia le gambe dei calciatori, forse anche più dei crampi. L’unico che continua a correre per tutto il campo come un indemoniato è Campagnaro. Sembra non accusare la fatica l’argentino che si getta su ogni pallone con la consueta foga che lo contraddistingue e che lo ha reso l’idolo della curva.
Arriva il triplice fischio di Rosetti, si va ai supplementari. Altri trenta minuti di sofferenza in cui le squadre sembrano accontentarsi e non spingono più di tanto per paura di scoprirsi. I 22 in campo sono sfiniti, le gambe non rispondono più un errore potrebbe risultare fatale, la testa di tuti all'Olimpico è già ai calci di rigore. Unica emozione dei supplementari un contatto in area blucerchiata tra Stankevicius e Lichtsteiner giudicato non falloso dal direttore di gara.
Dopo 120’ saranno i rigori a decidere la vincitrice della Coppa Italia. Dalla lotteria degli 11 metri ad uscirne col sorriso sono i biancocelesti grazie agli errori di Cassano e, quello decisivo, di Campanaro al primo tiro ad’oltranza. Dispiace ancora più che a commettere gli errori dal dischetto siano proprio i beniamini dei tifosi, spiace soprattutto per Hugo che era stato il migliore del Doria.
Quando il tiro di Dabo entra in rete si spegne il sogno dei 20000 tifosi doriani di veder tinto il cielo romano di blucerchiato. Sportivamente, dobbiiamo dirlo, "aAzala Tommaso, alzala." La Lazio vince la sua 5° Coppa Italia, la Samp dovrà aspettare ancora...
LAZIO-SAMPDORIA 7-6 (d.c.r., 1-1 al 120', primo tempo 1-1)
MARCATORI: Zarate (L) al 4', Pazzini (S) al 31' p.t.
SEQUENZA RIGORI: Cassano (S) parato, Ledesma (L) gol, Palombo (S) gol, Rocchi (L) palo, Pazzini (S) gol, Rozenhal (L) gol, Gastaldello (S) gol, Kolarov (L) gol, Accardi(S) gol, Zarate (L) gol, Delvecchio (S) gol, Lichsteiner (L) gol, Campagnaro (S) parato, Dabo (L) gol.
LAZIO (4-4-2): Muslera; Lichtsteiner, Siviglia, Rozenhal, Kolarov; Brocchi (De Silvestri dal 13' pts), Dabo, Ledesma, Foggia (Del Nero dal 35' s.t.); Zarate, Pandev Rocchi dal 28' s.t.). (Carrizo, Radu, Diakite, Mauri). All. Rossi.
SAMPDORIA (3-5-2): Castellazzi; Campanaro, Lucchini (Gastaldello dal 6' pts), Accardi; Stankevicius, Sammarco (Dessena dal 46' s.t.), Palombo, Franceschini (Delvecchio dal 42' s.t.), Pieri; Pazzini, Cassano. (Mirante, Padalino, Delvecchio, Marilungo). All. Rossi.
ARBITRO: Rosetti di Torino (Calcagno-Ayroldi).
NOTE: spettatori 70 mila circa, incasso 2,5 milioni circa.
Ammoniti: Foggia (L) per comportamento non regolamentare, Lucchini (S), Siviglia (L), Accardi (L), Delvecchio (S), Gastaldello (S) e Palombo (S) e Campagnaro (S) per gioco scorretto. Recuperi: 0' pt, 2' st, 0' pts, 0'sts.
|di Matteo Nosenghi - Fonte: www.sampdorianews.net| - articolo letto 145 volte


Calciomagazine.net© - Edizione Sportiva del Periodico L'Opinionista
n. reg. Trib. Pescara n.08/08 dell'11/04/08. Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
tutti i diritti sono riservati - vietata ogni riproduzione anche se parziale