Mancano solo pochi giorni a quella che viene considerata “la partita dell’anno”, il match da vincere ad ogni costo per mantenere accesa la flebile fiammella di speranza, speranza di evitare questa maledetta Serie B, speranza di sfidare l’anno prossimo i baresi, speranza di riprogrammare il futuro su basi solide (soprattutto economiche).
Dopo il match-beffa di domenica scorsa, Mister De Canio si trova a preparare la trasferta di Bologna, dove non potrà contare su capitan Zanchetta, appiedato dal giudice sportivo.
I felsinei vengono dal pareggio di Torino nello scontro diretto e possono contare sul capocannoniere del torneo, Marco Di Vaio; sicuramente presenteranno un atteggiamento tattico diverso da quello visto domenica scorsa all’ Olimpico. La riduzione del costo dei biglietti renderà ancor più infuocato il clima al “Dall’Ara”, clima reso ancor più teso dalle dichiarazioni dei massimi dirigenti Bolognesi circa presunti torti arbitrali subiti nello scontro diretto di due giorni fa. Beh, non per creare vittimismo o cose del genere ma, andiamo a guardare quante reti a realizzato di Vaio su calcio di rigore in questo torneo… non credo ci sia da lamentarsi di nulla, anzi… Chi, invece, a ragione, ha tutto il diritto di lamentarsi, è proprio il Lecce, sicuramente non tutelato dai direttori di gara, anzi, spesso penalizzato da episodi che sono costati punti preziosissimi.
Sarà un match particolare per Mister Papadopulo che, dopo aver guidato i Salentini alla promozione, si ritroverà avversario in questo “spareggio” da dentro o fuori. Famoso per il suo gioco sparagnino e difensivista, non ha certo fatto fare il salto di qualità alla sua squadra. Una vittoria, un pareggio e due sconfitte sono il suo bottino.
Quindi, Avanti Lecce, crediamo in questa difficile impresa, in uno stadio che rievoca grandi ricordi nella mente dei Tifosi giallorossi (gol di Morello al 90mo, per la promozione in serie A nel 1993).
Il pubblico bolognese ci sarà, ma anche i nostri non saranno da meno, si prevede una nutrita rappresentanza di tifosi leccesi provenienti da tutte le parti d’ Italia.
E chissà se la dea bendata, tanto avara con il Lecce quest’anno, si ricorderà di noi proprio in questa occasione.
Concludiamo rievocando uno striscione esposto dai nostri, grandi, tifosi un po’ di anni fa in quel di Verona: “GLI STADI SONO ARENE, FUORI I GIOCATORI, DENTRO I GLADIATORI”. Speriamo entri appieno nelle menti dei nostri ragazzi affinchè diano il 110% per portare a casa questa vitale vittoria. |di Paolo Cisternino - Fonte: www.leccegiallorossa.net| - articolo letto 137 volte