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2009-05-15

Zenga: "Tutto questo ci serva da lezione.."


Massannunziata- Zenga arriva in Sala Stampa irritato per le troppe chiacchiere fatte sul suo conto, montate su dichiarazioni - a suo dire - estrapolate da dal contesto e riportate in maniera tendenziosa al fine di creare scoop che non esistono, e far sensazionalismo.
“Non parlo di nulla a parte che della partita ; niente mercato, non mi interessa , si sono strumentalizzate troppe mie parole
“Partiamo per Roma con un certo anticipo per dare la possibilità a Biagianti e Carboni di recuperare in extremis, spero di poterne avere a disposizione almeno uno dei due, magari tutti e due; vedremo.
“Della convocazione di Sciacca già sapevo, e sono molto contento per lui . Adesso avrà tutti gli occhi puntati addosso, dovrà essere bravo a non ripetere gli errori fatti con la Fiorentina. Si giocherà l'opportunità di giocare il futuro mondiale con l'under 20.
“Ci mancano due punti per arrivare dove pensavamo ad inizio anno. Siamo sempre stati in una posizione di classifica serena, fuori dalla corsa salvezza , c'è da dire che nelle ultime partite abbiamo avuto un calendario complicato e patito assenze alle quali è stato difficile sopperire.
“Sulle motivazioni dei fischi non parlo. Soffermandomi a quelli indirizzati verso Llama dico che un giocatore non si valuta da un'apparizione , ma da come lavora, in allenamento e nell'arco de campionato. Può darsi che i fischi lo stimolino a migliorare e maturare, reagendo sul campo, la crescita di un ragazzo passa anche da questo. Sbagliare è umano, tutti possiamo sbagliare , solo che se giochi in serie A può esserci qualcuno che non lo accetta.
“La più bella partita contro la Roma e' stata la prima, in Coppa Italia, mi ha dato le mozioni più grandi. La Roma mi pare in forma, e non c'è da dimenticarsi che negli ultimi anni ha giocato il miglior calcio in Italia .
“ Prima o poi le acredini tra le due tifoserie andrebbero chiuse , anche perché ci pensano più i giornalisti che noi addetti ai lavori. Non è questione di colori, purtroppo il calcio sta diventando veicolo per certa gente, infiltrata, che ha l'intenzione di far cose che non andrebbero fatte.
“Il mio rimpianto in questa stagione è non essere riuscito a far diventare Dica una persona importante per questo Catania. Sono invece contento per Mascara , perché ha reso alla grande quando gli ho cambiato posizione, facendolo giocare da finto centravanti. Mi hanno poi dato soddisfazione tutti quelli che hanno interpretato il loro ruolo con dedizione, e mi ha dato soddisfazione vedere il Catania sempre fuori dalla lotta salvezza giocando con due attaccanti, uno '88 ed uno '86. Poi le conferme di Biagianti e Silivestre . Mi dà soddisfazione lanciare i giovani come riuscire ad allungare la carriera dei meno giovani.
“Abbiamo avuto sfortuna a non raccogliere punti con Cagliari e Torino, quello ci ha penalizzato perché forse avremmo potuto dare una svolta al nostro campionato. Altra cosa che non m'è piaciuta è il primo tempo di Lecce , e rimprovero a me stesso come la difesa, in senso di movimento di squadra, nelle ultime uscite non e' stata a livello delle precedenti prestazioni, dando sensazione di poca solidità.
“Devo constatare che gestire il benessere diventa complicato quando non sei in lotta per niente, manca carica agonistica, presenza di spirito. Ma se lanci i giovani , ed i giovani pagano dazio, schieri i giocatori a scadenza e diventa un problema dovendo vedere al futuro della squadra e della società ; ecco che diventa difficile mantenere gli equilibri che ti hanno portato a far bene fino a quel momento. Comunque, il Catania si trova in una condizione di serenità come non succedeva da anni, ecco, questo può essere un motivo di apprendimento per tutti quanti, a partire dal Presidente, passando per me tecnico, ed arrivano fino ai tifosi, perché magari più avanti, trovandosi in una situazione del genere, si potrebbe far meglio con una condotta differente.
|di Marco Di Mauro - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 163 volte


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