| Calciomercato | Formazioni ufficiali  | PronosticiCuriosità e statisticheArea TecnicaStorie di CampioniVideo  |  Sport |
 
| Home | Serie A  | Partite di oggiDiretta delle partite | Risultati liveFantacalcio  |  Probabili formazioniCalcio in tvCalcio News |
2009-05-17

Catania da Paura: I fischi alla Roma, meriti del Catania


Roma- Sfuma al 92' il sogno del Catania di agguantare un pareggio prestigioso , non importante ma prestigioso sì contro una delle formazioni che, per ammissione dello stesso tecnico etneo, negli ultimi anni è riuscita ad esprimere il miglior calcio visto in Italia.
Sfuma a più riprese, nella ripresa (gioco di parole), il sogno del Catania di strappare una vittoria che nulla avrebbe avuto di regalato o forzato, insindacabile; che sarebbe entrata nella storia della società etnea come la prima all'Olimpico contro i giallorossi.
Un peccato, colpa di un peccato senza peccato commesso da Kosicky, inesperienza e non sufficienza, che sull'ultima occasione pericolosa della Roma manca l'appuntamento col pallone, lasciandolo sfilare sul palo lungo dove Panucci è appostato, ed indisturbato mette dentro, festeggiando poi, insieme alla sua squadra, più che il risultato, lo scampato pericolo contro un Catania che nel secondo tempo aveva costruito palle goal a bizzeffe, inibendo totalmente il gioco che Spalletti chiedeva ai suoi.
La Roma esce vincente ma fortemente ridimensionata soprattutto agli occhi dei suoi tifosi, insoddisfatti a dir poco; gli assordanti fischi che accompagnano i giallorossi negli spogliatoi, al termine della gara, sono la testimonianza più imparziale ed attendibile dei meriti etnei , capaci coi loro valori di gioco, e di squadra, di far sfigurare la “Grande Roma”, non sul piano del risultato, ma su quello dell'orgoglio ; uno smacco ben più importante, e scottante, ammesso dagli stessi tifosi capitolini.
Il Catania paga a caro prezzo amnesie difensive importanti , sulla prima rete Stovini si fa uccellare come un principiante da Vucinic, che mette al centro per l'accorrente Perrotta, testa e goal. Difesa imbambolata sulla seconda rete, lob morbidissimo di Totti e Vucinic si ritrova solo soletto davanti a Kosicky; terza rete con Perrotta libero di tirare da dentro l'area, anche se è decisiva la deviazione in rete di Terlizzi; la quarta si commenta da sola, uscita a farfalle di Kosicky e Panucci libero di metter dentro, indisturbato; lo stesso Izco avrebbe potuto evitare il fallo su Menez, al limite dell'area, al 91'.
Non mancano mezzi rimpianti anche in fase offensiva , Martinez per ben tre volte scardina da solo la difesa romanista, ma a tu per tu con Arthur sbaglia sempre, clamorosa l'occasione che lo mette, indisturbato, nella condizione di poter concludere di testa piazzando la sfera, dall'area piccola, clamorosamente alta. Morimoto sfiora il palo, e prima del 3-3 sbaglia uno stop che l'avrebbe messo a tu per tu con Arthur, Sciacca manca il tap in con Arthur in uscita, Tedesco mette d'un filo oltre lo specchio della porta, due le occasioni utili sui piedi di Llama, e per due volte Arthur riesce a mettere in angolo, salvando la porta.
Azzeccate le scelte di Zenga che, per necessità, tira fuori Sciacca (impegnato con la Primavera, domenica), ed un po' per manifestata svagatezza mette fuori Stovini. Izco e Llama , che subentrano, riscattano in pieno la prestazione poco soddisfacente offerta sei giorni prima con la Fiorentina; il Catania ne giova, e sin dal primo minuto della ripresa sciorina un altro piglio, un gioco più tambureggiante ed efficace.
Ma come successo un anno fa, a campi invertiti, negli ultimi minuti d'una partita decisiva la forza della disperazione sovrasta la compattezza data dalla serenità , e dall'obiettivo già raggiunto; così è la Roma quella costretta a segnare a 3' dalla fine, e guardare in alto, ringraziando un po' di fortuna, ed un po' di casualità, quasi a non credere d'aver potuto vincere coi soli propri mezzi .
Merito del Catania , tutto merito del Catania, virtù e colpe; e se non s'è vinto sul campo, certamente questo Catania ha vinto la sua sfida morale contro la Roma, contro chi meditava un'altra goleada, o chissà quale rivincita. Leggere la paura di perdere, negli occhi d'una grande, è percepire la grandezza di questa squadra , di questo Catania, quando gioca come sa ed i suoi tifosi, se non possono festeggiare , possono però essere orgogliosi di chi porta in giro per l'Italia la maglia della loro città.
|Redazione Mondo Catania - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 169 volte


Calciomagazine.net© - Edizione Sportiva del Periodico L'Opinionista
n. reg. Trib. Pescara n.08/08 dell'11/04/08. Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
tutti i diritti sono riservati - vietata ogni riproduzione anche se parziale