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2009-05-18

Lecce: operazione chirurgica


Prendiamo in prestito questa frase utilizzata dal Vice Presidente Mario Moroni al termine di un Roma-Lecce di qualche settamana fa. Eccolo qui l’epilogo più amaro, quello che un pò tutti temevamo e che, puntualmente si è verificato!
L’esecutore materiale ha il nome del Signor Orsato di Schio. Tanti, troppi, i motivi per i quali il Lecce non è desiderato nella massima serie. La partita di oggi è stata l’ultima “perla” dei direttori di gara, arbitraggi costati punti su punti…esecutori mirati di direttive provenienti dall’ alto.
Un Lecce bellissimo per la prima mezz’ora, passato meritatamente in vantaggio, sulla spinta dei nostri, immensi, tifosi, con un gol di Tiribocchi che insacca di prepotenza un cross dalla destra di Polenghi. Il pallino del gioco completamente in mano dei salentini, col Bologna alle corde, incapace di imbastire una benché minima reazione. Ed eccola qui, al 37mo, la terna arbitrale, che convalida clamorosamente un gol di Di Vaio, il quale insacca in netta posizione di offside. Un gol pesantissimo nell’economia della lotta salvezza, ancor più pesante da accettare a livello psicologico. Nonostante ciò i ragazzi di De Canio non si disuniscono e continuano a conservare il pallino del gioco.
A inizio ripresa, altra perla…questa tutta del Signor Orsato, che espelle Papadopoulos per una minima reazione dopo un fallo non fischiato (se ne vedono centinaia in ogni partita…vogliamo ricordare Totti, tanto per citare qualcuno?), come si fa a non pensare alla malafede? In un contesto così importante, dove ci si gioca un intera stagione... Un espulsione, o meglio un esecuzione, questa si, che pesa come un macigno, associata qualche minuto dopo dalla notizia del vantaggio granata a Napoli (che bel biscotto Complimenti!).
Nei restanti minuti, i giallorossi, in maniera encomiabile, cercano di riportarsi in vantaggio, mentre i felsinei restano a guardare e a difendere (come il credo del suo allenatore). Il gol, casuale, al 94° di Volpi fa esplodere il Dall’Ara e sancisce la quasi aritmetica retrocessione del Lecce. Un senso d’impotenza, volume di gioco, ultimamente, sempre superiore agli avversari, episodi cruciali costantemente a sfavore…arbitraggi scandalosi e pilotati!
Resta il fatto, non trascurabile, di poter andare a testa alta (a differenza dei baresi) e di rappresentare in Italia il calcio pulito, la parte sana (l’esodo di Bologna lo testimonia). Se questa è la Serie A…se si deve avere a che fare con gente come Cairo, De Laurentiis, Galliani, Moratti e soprattutto Matarrese.. beh allora preferiamo la B…ben sapendo che LA FEDE NON RETROCEDE! Grazie comunque, ragazzi!
|di Paolo Cisternino - Fonte: www.calciomagazine.net| - articolo letto 165 volte


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