Ferrara: "Lavorerò sull'Orgoglio". Blanc: "Scelta per dare una scossa alla Squadra"
La Juventus ha scelto: via Ranieri, al suo posto Ciro Ferrara. Ecco le prime dichiarazioni di Ferrara da tecnico della Juve, e le spiegazioni dell'ad bianconero Blanc: «Abbiamo fatto una scleta sensata, per dare una scossa alla squadra e mettere i giocatori davanti alle loro responsabilità». Così l'ad bianconero Blanc ha spiegato il motivo dell'esonero di Ranieri, presentando il nuovo tecnico Ciro Ferrara. «L'esonero è l'ultima scelta che una società di calcio vorrebbe fare -ha detto ancora Blanc- ma serviva per far capire che queste prossime due partite sono importantissime, due match ball da non fallire. La classifica parla chiaro. Bisogna fare cose diverse, anche come atteggiamento. Questo parte anche dalla persona che ha in mano la squadra che da questa sera è Ciro». «Non sono qua per fare un bilancio su Claudio Ranieri ma per presentare Ciro Ferrara che adesso rappresenta il nostro futuro -ha aggiunto-. Ci giochiamo tutto quello che abbiamo e vediamo come vanno le cose. Le decisioni le prendiamo davanti ai dati e ai fatti, in modo tranquillo e professionale. Ripeto, è una decisione per dare una scossa alla squadra. Ora tocca a loro. Da domani sul campo con Ciro e il suo staff bisogna iniziare un cammino diverso dagli ultimi due mesi. E' una decisione presa all'unanimità da tutto il Consiglio. E' stata informata la proprietà, è la nostra decisione ed è stata accettata». «Il futuro ora sono queste due partite ma non vuol dire che non guardiamo avanti -ha proseguito-. Ovvio che la società va avanti su tanti altri fronti. C'è un lavoro che si fa e va avanti, anche se si è visto poco fino ad ora. Tutte le forze dell'azienda sono concentrate per dare a Ciro e al suo staff l'aiuto per riuscire in questa missione che non è un regalo per lui, ma una missione molto difficile e impegnativa. Sul futuro non sarà giudicato su queste due partite, ha una carriera intera per essere giudicato. Il suo futuro si gioca su tante altre cose, come accettare subito un incarico così difficile. Ha le risorse morali per prendere al volo questa situazione. Ha le qualità per essere considerato con grande attenzione anche per il futuro». «Giusto guardare al passato, ma è giusto anche guardare alla concretezza e alla realtà -ha detto poi Blanc spiegando la scelta dell'esonero-. So che non è in stile Juventus non portare un allenatore a fine stagione, ma stile Juve è anche chiudere bene una stagione e giocare in Champions senza preliminare. Abbiamo deciso anche contro uno stile nostro di prendere questa decisione. C'è la volontà assoluta di giocare in Europa tutti gli anni e fare un campionato di alto livello. Una Champions senza preliminare consente di gestire la squadra in maniera migliore. Questa maglia comporta anche dei doveri, e ce li aspettiamo da domattina sul campo». «Noi siamo stati accanto a Ranieri e al suo staff per cercare di capire le soluzioni migliori -ha spiegato poi Blanc-, ma non siamo riusciti a trovarle e 55 giorni dopo siamo arrivati a questa decisione». Blanc ha parlato anche di mercato: «Andiamo avanti, lavoriamo su Diego e cercheremo di chiudere nei prossimi giorni. Poi in difesa Cannavaro è un acquisto importante per noi. I tifosi hanno ancora l'emozione di quando è andato via tre anni fa. Anche in questo caso abbiamo analizzato la situazione con molta concretezza. Ci sono molti 'plus'. In queste ore porteremo le carte firmate da Cannavaro in federazione. Due acquisti, quindi, uno chiuso oggi e uno che Alessio Secco porta avanti con tutta la sua determinazione e speriamo di poter annunciarlo nei prossimi giorni. Poi abbiamo idee chiare che abbiamo sempre voluto condividere con il mister, magari con due alternative tra cui scegliere. Ora chiudiamo queste due operazioni, poi un attimo di riflessione, ma ripeto: abbiamo le idee chiare su come muoverci». Ancora su Diego, Blanc ha precisato che «la trattativa è complicata, si conlcuderà solo quando saranno depositati i documenti. Colgo l'occasione per ringraziare Rumenigge, perché il Bayern Monaco ha fatto un passo indietro dimostrando la sua classe. Così come è capitato in passato alla Juventus». «In questo momento non è facile capire se il momento è difficile dal punto di vista fisico o mentale. Per me sarà importante lavorare sulle motivazioni e sull'orgoglio dei giocatori. Basta poco, a volte, per superare momenti delicati. Così come basta poco per entrare nei momenti difficili. Ora è difficile andare a lavorare su un discorso fisico. Non credo sia questo il problema, credo che vada ricercato negli stimoli giusti per affrontare queste due partite». Queste le prime parole da allenatore della Juve per Ciro Ferrara. «Sono stato molto chiaro con Blanc e Secco quando ci siamo visti -ha detto poi Ferrara- Voglio ringraziare chi ha creduto che Ferrara possa essere utile in questo momento. Per me è un orgoglio, anche per il mio passato recente e l'ho molto apprezzato. Non ho fatto domande o richieste, ma mi sono messo a disposizione della società, nella quale sono dal 1994. Nel momento in cui la società mi ha dato questa possibilità l'ho presa senza tentennamenti. Ovviamente c'è una forte emozione. Ritiro? Non sarà un ritiro lungo, comunque ci vediamo sul campo domani e torneremo in serata». «Difficile dare un'impronta in due settimane -ha aggiunto- ripeto, lavorerò soprattutto sulle motivazioni per far ritrovare ai ragazzi le qualità che hanno. Io ho completamente dimenticato il mio passato e non voglio essere giudicato per il mio passato da calciatore. Voglio essere giudicato per il lavoro che faccio sul campo, prima da responsabile del settore giovanile e ora per quello che farò. Sicuramente può essere un rischio, ma io non mi tiro indietro in questo momento strano per la Juve e voglio assumermi le mie responsabilità». Non ci saranno incompatibilità con gli impegni in Nazionale di Ferrara: «Per ora non ci sono impegni, poi dal 2 giugno sarò a disposizione della Nazionale, l'ho già detto a Lippi. E a Blanc e Secco ho detto di sentirsi tranquilli su quello che sarà il prossimo allenatore della Juve. Che sia Ferrara o un altro. Per me non sarà un problema. Se non dovessi essere io tornerò tranquillamente ai miei impegni con il settore giovanile e con la Nazionale». Juve diversa con Ferrara: «Ovvio, questa è la mia speranza. Dal punto di vista tenico-tattico c'è poco tempo. Voglio intervenire ma non stravolgendo la squadra che ha le sue caratteristiche. Per ora, mi sembra prematuro. Magari a fine settimana potrò essere più preciso. Cosa dirò alla squadra? Gli dirò di lavorare con intensità ma con la giusta serenità. La gara è solo la risultanza di quello che fai in settimana. Ci restano dieci allenamenti in cui dobbiamo dare il massimo. Un traghettatore? Sì, il traghetto arriva alla meta, ma ci arriva lentamente». «Non ho parlato ancora con i miei ex compagni, ma conosco lo spogliatoio e so che è fatto di giocatori intelligenti che sapranno capire il mio ruolo nuovo, e sanno che tutti dobbiamo concentrarci sull'obiettivo finale», ha commentato ancora Ferrara. Sui tifosi Ferrara ha aggiunto: «Scontato dire che in questo momento abbiamo bisogno dei nostri tifosi. Anche loro servono per l'unico obiettivo che è la qualificazione diretta alla Champions». Ferrara chiude con una battuta. «Dirò ai giocatori che in queste due partite dobbiamo fare 7 punti... poi se ne faremo 6 andrà bene lo stesso». |Redazione Juventus News - Fonte: www.juventusnews.tk| - articolo letto 150 volte