Il Napoli e la linea verde, tempi e modi del programma prospettico
La linea verde come solco preferenziale da percorrere, la filosofia dei giovani talenti da valorizzare come dogma fondante di un progetto. Il Napoli sembra percorrere la stessa strada anche nel prossimo mercato. Il direttore generale Pierpaolo Marino ha più volte ribadito di credere fermamente in questa tipologia di programmazione, unica possibilità, a suo dire, per competere salvaguardando il bilancio. L’acquisto di talenti appena sbocciati assieme ad un tetto ingaggi contenuto hanno caratterizzato le campagne acquisti di De Laurentiis nelle prime due esperienze nella massima serie. Nonostante il risultato deludente di questa stagione, le premesse in chiave mercato non sembrano abbandonare i principi applicati finora. Puntare sul talento di calciatori non ancora maturi è certamente una strategia capace di produrre un buon potenziale tecnico privo di ingaggi onerosi e pericolosi per la salvaguardia del bilancio. La deludente annata azzurra però, ha sgretolato la consistenza delle fondamenta di tale progetto e il crollo vertiginoso delle prestazioni dei protagonisti in campo sembra aver segnato l’incompatibilità tra la filosofia prospettica e l’esigente e calda piazza napoletana. Un gruppo formato da giovani e buoni giocatori con poca esperienza ha pagato a caro prezzo la mancanza di leader dotati della giusta personalità e qualità per fronteggiare i momenti delicati. Le parole del presidente De Laurentiis in occasione della presentazione di Roberto Donadoni hanno fatto presagire una sterzata capace di innescare la famosa seconda fase del programma societario. L’incipit migliore della copertina del nuovo volume della rinnovata storia azzurra poteva essere incarnato dall’ingaggio di Fabio Cannavaro, giocatore unico per qualità tecncico-tattiche, esperienza, carisma e valore simbolico. Il presidente, però, non ha mai voluto aprire questo capitolo dipingendo il difensore campione del mondo come inadatto al suo progetto per raggiunti limiti di età. Il Napoli che lavora alla ricostruzione punta i propri fari lungo le verdi strade calpestate da Cigarini ed Acquafresca ma Napoli e gli appassionati del Napoli sperano che la lungimirante e promettente armatura costruita su Navarro, Santacroce, Maggio, Gargano, Lavezzi ed Hamsik possa essere puntellata da affermati pilastri in grado di reggere e non spezzare un sogno durato il tempo di metà campionato. |di Massimo La Porta - Fonte: www.tuttonapoli.net| - articolo letto 158 volte