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2009-05-21

Alfredo Pedullà analizza a 360 gradi il mercato blucerchiato


Sampdorianews.net ha avuto l’onore di contattare in esclusiva il noto giornalista Alfredo Pedullà, storica firma ventennale del Corriere dello Sport, uno dei massimi esperti di calcio mercato, che attualmente ricopre il ruolo di opinionista per l’emittente Sportitalia e il portale Tuttomercatoweb.com, sito principe del nostro network. Ecco l’intervista in versione integrale ad un professionista sempre preciso, competente, disponibile e mai scontato:

Alfredo, quale è il tuo giudizio sulla stagione della Sampdoria e sulla guida di Mazzarri?

“Negativo. Stimo tantissimo il Direttore Marotta, la politica societaria ha assunto un profilo di bassi investimenti sul mercato, eccezion fatta per la grandissima operazione Pazzini a gennaio. L’operazione Cassano è stata intelligente, non onerosa, non mi hanno convinto gli arrivi di difensori del livello di Raggi, Ferri, Da Costa. L’ossatura della squadra giustificava obiettivi ben diversi, si è passati dal sogno del quarto posto della passata stagione alla sofferenza vissuta quest’anno. Stimo tantissimo Mazzarri per i successi avuti a Livorno, a Reggio con tre miracolose salvezze e il primo anno di Genova, ma sulla sua ultima stagione il mio giudizio non può che essere negativo.
Sono stati persi entrambi i derby, la vittoria della Coppa Italia avrebbe salvato in parte la stagione che avrebbe meritato più della sufficienza, invece nessun trofeo è stato aggiunto in bacheca. Quest’anno ha quasi sempre commentato positivamente le sconfitte, giudicando gli episodi sempre a favore degli avversari. Al completo la Sampdoria deve rientrare tra le prime otto – dieci formazioni, è vero, ha avuto diversi infortuni, ma la capacità di sostituire certi giocatori rientra tra le abilità di un tecnico. Palombo è mancato tanto, è il simbolo del Doria, Campagnaro è un valido difensore, ma, sulla carta, Lucchini e Accardi sono buoni difensori, Franceschini e Delvecchio offrono garanzie e Dessena andava provato molto di più. Esistono alcuni lati positivi da segnalare nell’arco della stagione: la consacrazione di Cassano, la grande operazione Pazzini, per la quale mi sono più volte complimentato con Marotta, la conferma di Castellazzi come un portiere di grande livello, troppo spesso sottovalutato in passato, lo seguo dai tempi di Catania e Reggio.
Apprezzo tantissimo Marotta, ma i soldi non li mette lui, li gestisce in base al budget societario, sono stati finora effettuati investimenti molto oculati, intelligenti, ma forse inferiori al potenziale e al bacino d’utenza del club. In Coppa Italia ho avuto l’ennesima dimostrazione del grandissimo affetto dei tifosi sampdoriani con esodi di massa sia a Milano, che a Roma. Nella mia carriera sono venuto una sessantina di volte a Genova, sono sempre rimasto colpito dalla loro passione, l’attaccamento, la fede, il modo di vivere la squadra tipico delle realtà del Sud. Il rapporto tra Mazzarri e la società era già abbastanza forzato l’estate scorsa, se non era convinto sugli investimenti societari, poteva chiedere la rescissione e fare scelte diverse, non a caso fu a lungo accostato alla Lazio, sebbene arrivarono poi smentite da prendere con il rigoroso beneficio dell’inventario”.

Del Neri risulta attualmente nettamente in pole position sugli altri candidati, Delio Rossi, Zenga, Giampaolo e Ranieri. Può essere l’uomo giusto per la nuova Sampdoria?

“So che Giampaolo si sarebbe recato nella sede del Siena per verificare l’esistenza o meno di programmi all’altezza per la prossima stagione, senza garanzie entrerebbe nell’ordine di idee di cercarsi una nuova sistemazione. Lo scambio Delio Rossi – Mazzarri risale ai contatti dell’estate scorsa, non sono convinto che lasci la Lazio, prima o poi con Lotito viene sempre raggiunto un accordo. Del Neri sembrava promesso sposo dell’Udinese che poi ha deciso di tenersi stretta Marino. Anche a me risulta per la Sampdoria la pista Del Neri come quella più percorribile.
Rispetto a Mazzarri può essere un allenatore di diverso profilo, chiede ma non tantissimo, è vero che il tecnico livornese ha fatto tantissimo rispetto non alle possibilità, ma alle disponibilità attuali. A Bergamo la società ha assunto un profilo basso, Del Neri ha valorizzato benissimo i giovani in organico. Il rapporto con Mazzarri è ormai logorato, un cambio alla guida tecnica darebbe un’ondata di novità”.

Cosa serve alla Samp per una stagione di pronto riscatto e superiori ambizioni?

“Credo che la Samp debba darsi una mossa, merita il salto di qualità, servono 3 – 4 acquisti importanti tenendo però i giocatori migliori, conservando l’attuale ossatura. La piazza e la tifoseria meritano di lottare per un posto Uefa, senza passare per nessuna scorciatoia di competizioni particolari come l’intertoto che rovinano soltanto la stagione. Difficile prevedere le evoluzioni della vicenda Palombo: da fonti certe vicine all’entourage viola, so che se dovesse partire, la Fiorentina avrebbe un canale privilegiato. Pazzini meritava un esborso importante, lo reputo per qualità tecniche tra i 5 -6 migliori attaccanti italiani.
Dopo l’exploit di Empoli, Raggi fu ipervalutato dal Palermo che lo pagò tra i 7.5 milioni di euro, non capisco l’utilità delle operazioni Da Costa e Ferri, mentre Dessena andava provato di più e non merita di svernare giocando le ultime partite di campionato prive di obiettivi, ha avuto un minutaggio eccessivamente ridotto, con Del Neri potrebbero aprirsi nuovi spirargli per l’ex centrocampista del Parma, seguendo in quel di Bergamo di Cigarini, autore di una stagione non eccezionale, ma sicuramente buona sotto la guida di Del Neri.
La Sampdoria deve colmare le lacune sugli esterni, altrimenti è inutile disporre di un’eccezionale coppia offensiva: a sinistra Pieri è un difensore dal rendimento sufficiente, ma non consente il salto di qualità, dopo la partenza di Maggio, la fascia destra è stata un po’ terra di nessuno, perché Padalino è bravo, ma rende meglio a partita in corso e non garantisce copertura, Stankevicius ha faticato, Raggi si è adattato”.

Ci saranno sorprese sul futuro di Cassano, o sarà ancora tinto di blucerchiato?

“Trent’anni di giornalismo mi hanno insegnato che non vale mettere la mano sul fuoco per nessuno, ma, ora come ora, dove potrebbe andare Cassano? Adesso è difficile trovargli una nuova collocazione degna del suo immenso valore, prevedo per lui un’altra stagione importante a Genova per il definitivo salto di qualità per lanciarlo verso una nuova fase di carriera di grandissimo spessore. La Juve ha quasi preso Diego, il Milan ha sovrabbondanza là davanti, l’Inter ha seguito altre strade, è vincolato a restare a Genova, ma non è assolutamente una brutta notizia, è un grande affare sia per lui, che ovviamente per la Sampdoria.
Serve però una squadra ben equilibrata, perché Pazzini e Cassano non possono fare miracoli. Reputo Marotta tra i 5 migliori dirigenti in circolazione per capacità, competenza, tempismo e furbizia, ma tutto dipenderà dal budget che avrà a disposizione”.

Indiscrezioni di mercato danno molto probabile l’arrivo in blucerchiato di Riccardo Meggiorini, ti risulta? Sei un grandissimo esperto anche del campionato cadetto, quali sono le caratteristiche del bomber del Cittadella?

“Se arrivasse davvero, farei i miei più sentiti complimenti alla Sampdoria. Tempo fa sembrava in pole position il Parma, poi ci fu l’avvento dell’Atalanta, e, adesso casualmente, ecco la Sampdoria, probabilmente rappresenta un autentico pallino di Del Neri. Con Pazzini, Cassano ed eventualmente Marilungo, verrebbe fuori un attacco di tutto rispetto. Meggiorini è un attaccante ben dotato fisicamente, di prospettiva, di grande spessore tecnico e dotato di ottima personalità.
Se Bellucci, da grande professionista quale è, non si sente sacrificato a fare la riserva di lusso, ma pur sempre una riserva, allora sarebbe meglio mandare in prestito Marilungo nel campionato cadetto, seguendo magari le orme di Paloschi, per ritrovarsi poi un attaccante pronto per i propri obiettivi”.

Quotidianamente ricevi centinaia e centinaia di mail in redazione, o sul tuo profilo facebook da parte di sostenitori di ogni squadra. Su quali giocatori i tifosi blucerchiati ti chiedono recentemente delucidazioni?

“A moltissimi tifosi, che capiscono di calcio, piace parecchio Semioli, ma viaggia su un ingaggio importante, l’anno passato fu strappato alla fortissima concorrenza del Palermo, Del Neri lo ha avuto ai tempi del Chievo e lo apprezza molto, dipende dal budget, o da eventuali scambi.
Padoin e Manfredini sono giocatori importanti, che la Samp necessita in difesa e sugli esterni, Del Neri se li porterebbe dietro ben volentieri, ma l’Atalanta è come l’Udinese, è una gioielleria, non ha l’acqua alla gola, può benissimo fare il prezzo dei suoi uomini più richiesti. Possono anche arrivare, anche se la concorrenza non mancherà, dipende dal budget. Sicuramente Tanti tifosi sognano Jimenez, ma sarebbe dura trovargli collocazione, poi ha bisogno di una squadra costruita per lui, avendo già Cassano, la Samp ha bisogno di ben altro: un forte difensore, un valido centrocampista e due esterni di qualità garantirebbero di lottare fino alla fine per un piazzamento europeo, la Samp merita di rientrare almeno tra le prime 8 – 10, altrimenti la favola Pazzini – Cassano è fine a se stessa. Le mie non sono mai polemiche immotivate, apro discussioni costruttive, è un dato di fatto che la Samp merita un ruolo di protagonista nel nostro campionato”.

Per lavoro segui con grandissima attenzione il campionato cadetto, nel quale la Samp ha ceduto in prestito diversi giocatori, ad esempio Poli, Volta, Cacciatore, Koman e Soddimo. Secondo te chi è già pronto per recitare un ruolo da protagonista nella nuova Sampdoria?

“Poli è un grande giocatore, può servire fin da subito, la Samp lo prelevò dal Treviso facendo un gran investimento all’epoca, se entro qualche anno non farà il titolare in una squadra di valore in serie A, ho visto un altro giocatore. Già 3 anni fa era un fenomeno allo stato embrionale, è dotato di spiccata personalità, a Sassuolo ha vissuto una buona esperienza, anche se non ha avuto accanto due mediani di qualità e, nel girone di ritorno, la squadra si è spompata. Koman ha fatto molto bene ad Avellino, mi risulta che avrà presto mercato, alcune realtà di A lo chiederanno alla Samp, è stato bravo a sfruttare la stagione, diventando una delle rivelazioni dell’Avellino.
Un prestito in cadetteria, o ad una squadra di minori ambizioni rispetto alla Samp non può fargli che bene. Bastrini sinceramente non mi ha assolutamente convinto, mentre Volta si è dimostrato un difensore ben impostato, per lui spero in un altro campionato cadetto in una compagine in lotta per il salto di categoria per trovarlo pronto al salto verso il calcio che conta. Anche Cacciatore si è ben disimpegnato, mostrando grande personalità e duttilità, sapendo giocare sia a destra, che a sinistra. Nella fase centrale della stagione Soddimo si è ritagliato grande spazio ad Ancona, compensando l’involuzione di Magallanes e Surraco. Tra tutti credo che Poli sia il più pronto per la Samp che verrà. Sono convinto poi che la Samp debba puntare su Fiorillo, reputato come il portiere del futuro, Castellazzi è un grande professionista, quindi credo sia fiero di potergli fare da chioccia; Fiorillo va lanciato, oppure ceduto in prestito, un’altra stagione ai margini della prima squadra non avrebbe senso”.
|di Diego Anelli - Fonte: www.sampdorianews.net| - articolo letto 209 volte


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