Domenica a San Siro arriva la Roma. Per l'ultima di Maldini, Milan in campo con la divisa 2009/2010. La prossima Champions league e l’abbraccio a Paolo Maldini. Il popolo rossonero che domenica pomeriggio riempirà San Siro per l’ultimo match casalingo lo farà per vedere il matematico ritorno in Europa e per salutare nel migliore dei modi il Capitano. Il cambio di allenatore, gli acquisti estivi, la progettazione del futuro: sono tutte componenti fondamentali per avviare il nuovo ciclo, ma che fino a domenica lasceranno spazio a sentimenti e necessità di classifica. Attenzione, però: alla Scala del Calcio arriva una Roma in crisi d’identità ma sempre temibile per l’orgoglio che contraddistingue Totti e compagni.
QUESTIONE D’ORGOGLIO - Sesta in classifica con due punti di vantaggio sul Palermo e tre sulla rilanciata Udinese, la Roma di Spalletti deve stare molto attenta a non farsi soffiare all’ultimo momento il treno per l’Europa League (la nuova Coppa Uefa): sarebbe un ulteriore colpo ad una stagione già di per sé molto deludente. Nonostante alcune malelingue sostengano che la società giallorossa preferisca rimanere esclusa dalla poco affascinante nuova Europa League, rimanere agganciati al sesto posto resta l’obiettivo minimo per una squadra che negli ultimi anni ha sempre detto la sua anche sul palcoscenico internazionale. L’esultanza di tutta la squadra dopo il 4-3 al Catania dimostra che questo gruppo non ha nessuna intenzione di chiudere la stagione in maniera ingloriosa dando ragione a quella frangia di pubblico che contesta apertamente giocatori e dirigenti. I PROBLEMI DI QUESTA ROMA - Se l’anno scorso la Roma è riuscita ad arrivare ai quarti di Champions league e contendere lo scudetto all’Inter fino all’ultimo minuto di campionato, è stato perché Spalletti ha avuto quasi sempre l’intera rosa a disposizione. Quest’anno, invece, molte cose sono andate male fin dall’inizio: i ripetuti problemi fisici di Totti, il tardato inserimento dei nuovi acquisti, i dissidi all’interno dello spogliatoio e l’incostanza di molti elementi cardine hanno inceppato quel giocattolo bello e spettacolare degli ultimi anni. L’obbiettivo della finale di Champions a Roma ha tenuto a galla la squadra anche nei periodi più bui, ma la dolorosa eliminazione ai calci di rigore con l’Arsenal è stata dura da digerire. Ora la Roma deve pensare al futuro. Ambizioso o ridimensionato? Ancora con Spalletti o con un emergente come Gianpaolo? Prima, però, si dovrà far chiarezza sull’assetto societario. Solo dopo aver spazzato via dubbi e ipotesi di questi giorni potrà nascere un nuovo progetto vincente.
TANDEM TOTTI-VUCINIC - Juan e Julio Baptista ancora out. Questa è la prima notizia che proviene dal centro sportivo “Fulvio Bernardini”, dove la Roma sta preparando la delicata trasferta di domenica. La squalifica di De Rossi costringe Luciano Spalletti a scelte obbligate a centrocampo, reparto sul quale ha lavorato maggiormente in settimana. Classica linea a tre con un suggeritore dietro a Totti e Vucinic oppure ritorno al 4-2-3-1 con due interdittori davanti alla difesa e tre mezze punte alle spalle di Totti? Al momento l’ipotesi che da maggiori garanzie tattiche al mister di Certaldo è la prima, con la cerniera di centrocampo composta da Perrotta (tre reti nelle ultime due partite dimostrano l’ottimo momento di forma dell’interno calabrese), Brighi e Taddei, con Pizarro rifinitore per la coppia Totti-Vucinic. Difesa confermata: davanti ad Artur giocheranno Motta, Riise, Panucci e l’osservato speciale Philippe Mexes.
ATMOSFERA DA MILAN - Quando domenica Ancelotti e i suoi giocatori saliranno sul pullman diretto a San Siro, proveranno un brivido. Sanno che ad attenderli ci sarà un ambiente caldo ed emozionante. I dubbi di formazione (se rientra Beckham potrebbe scalare in difesa Flamini togliendo il posto a Junkolowski, se torna dal primo minuto Inzaghi potrebbe lasciargli spazio ancora Alexandre Pato) passano in secondo piano in questa settimana di passione che potrebbe regalare nuove certezze e far scendere qualche lacrima. Qualunque cosa succeda in campo l’atmosfera che si respirerà sarà comunque affascinante, elettrica, particolare. Da Milan. |di Gabriele Pipia - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 154 volte