Napoli: Lavezzi, da leader a emblema dell'involuzione azzurra
Basta poco per arrivare in vetta, impresa ardua è restarci. L'umiltà è una dote innata che a volte viene distolta dall'evolversi degli eventi. Ezequiel Lavezzi incarna in pieno il personaggio di Miseria e Nobiltà, che respirando l'aria d'alta quota finisce per perdere la retta via. Il "Pocho" è il principe di una favola moderna, storia di un elettricista che diviene il re di una città che ama e vive per il calcio.
ODI ET AMO - Ma il calcio è lo specchio della vita quotidiana, il vettore dei sentimenti del popolo. Il football è l'equazione di un rapporto adolescenziale, dove se dai tutto e subito, finisci per rovinare l'idillio e la storia anzitempo. Sotto questo punto di vista, Napoli è ancora immatura. La sua lunga sofferenza nell'inferno della C e nel purgatorio della B le ha riempito il cuore di nostalgia. Troppo grande l'attesa di vedere la sua squadra trionfare contro le grandi d' Italia e d' Europa. Chi ha vissuto un grande dramma amoroso facilmente tende a crearsi falsi miti, ad infatuarsi di atleti che sfornano ad intermittenza prestazioni degne di essere chiamate tali. L'amore tra Napoli e il Pocho era iniziato tra lo scetticismo iniziale. In molti dubitavano delle sue doti, era arrivato in ritiro nettamente sovrappeso. Edy Reja allarmato dal fisico tarchiato dell'argentino chiese lumi ad un grande esperto del calcio sudamericano, Gianni Di Marzio, che rassicurò il tecnico goriziano profetizzando la sua esplosione: "Dai tempo e fiducia al giocatore, non ti deluderà. E' un anarchico, fallo giocare dove vuole". Una profezia che si sarebbe avverata qualche settimana dopo, in quel di Udine. Lo 0-5 esterno in Friuli contro l'Udinese resta ancora l'immagine di copertina della prima stagione del Napoli in A. Una stagione trionfale che ha visto il Ciuccio varcare dopo 14 anni le porte dell'Europa, e che fa salire sul carro dei trionfatori Ezequiel Lavezzi.
LEADER INVOLUTO - Il Pocho diventa il leader incontrastato del team azzurro. Le sue serpentine, accelerazioni, i suoi dribbling fanno breccia nel cuore dei tifosi e mettono a disagio gran parte delle retroguardie italiane. La popolarità del giocatore cresce a dismisura facendo andare in tilt il tifometro, e qui casca l'asino o meglio il ciuccio. L'indole da Pulcinella dei tifosi finisce per idolatrarlo a dismisura: al giocatore vengono dedicate canzoni, pizze ,caffè. Dopo un inizio di stagione travolgente, complice gli sforzi dell'Olimpiade cinese, Lavezzi viene risucchiato nella mediocrità tecnica del Napoli. La crisi in cui cade la squadra di Reja prima e Donadoni poi, colpisce soprattutto lui. L'attaccante argentino diviene l'emblema dell'involuzione della squadra: gli stimoli e le motivazioni di un giocatore che aveva sognato la Champions, vengono a scemare. In una stagione in cui gli obiettivi prefissati ad inizio stagione non sono stati assolutamente rispettati, l'universo napoletano si aspetterebbe una mea culpa generale senza precedenti, soprattutto da un leader come Ezequiel Lavezzi.
CERCASI CHIAREZZA - Ma si sa l'umiltà è una dote riservata soltanto agli eletti. Il perenne silenzio stampa affibbiato senza diritto di replica all'intera rosa, non permette di carpire lo stato d'animo dei giocatori e in questo caso del Pocho. Da un campione che ha dato il suo contributo a fasi alterne l'universo napoletano attende un segnale forte, vorrebbero capire se Lavezzi ha ancora voglia di far partire del secondo ciclo De Laurentiis. Le tante voci di mercato che ruotano intorno al giocatore inducono al pessimismo. I rumors di mercato che arrivano da Liverpool e dalla Spagna fanno tentennare e non poco il giocatore, stuzzicato dall'idea di un contratto faraonico. La prestazione sfornata dal Pocho è lo specchio fedele del suo stato d'animo:depresso. Da una sua disattenzione è nata la terza rete del Catania. In tutta questa storia indecifrabile la verità è unica e sola: questo Lavezzi non serve al Napoli. Al Napoli non serve un giocatore svogliato, lezioso ed inconcludente, protagonista più delle pagine di cronaca rosa che in campo. Lavezzi deve svelare le sue carte e dichiarare pubblicamente se intende o meno sposare il progetto Napoli. Pocho, sei ci sei batti un gol. |di Salvio Passante - Fonte: www.tuttonapoli.net| - articolo letto 146 volte