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2009-05-30

Catania, Che Colpo! Chi è? Talento puro, l'infortunio è alle spalle


“Un giocatore al di sopra della portata del Catania”, parole cotanto lusinghiere il Direttore Pietro Lo Monaco le aveva avuto finora solo per Martinez, nell'estate 2007 e Ledesma, nell'estate 2008. Giocatori, tutti, puntualmente arrivati alle falde dell'Etna, facendo segnare l'uno dopo l'altro record d'esborsi su record d'esborsi. Estate 2009, Barrientos, altro record.
Si parlava di circa 4 milioni di euro per la metà del cartellino, tanto chiedeva l'FC Mosca; come abbia fatto Pietro Lo Monaco a strappare l'intera titolarità alle prestazioni dell'attaccante non è ancora chiaro, ma tant'è che Barrientos arriverà a Catania a titolo definitivo, dopo aver apposto la firma su di un quadriennale: tutto e solo del Catania.
Circa 3,5 milioni di dollari era costato all'FC Mosca portarlo nel Campionato Russo, strappandolo al San Lorenzo. Due anni al freddo, dal 2006 al 2008, 42 presenze e 10 reti, poi la voglia pressante di tornare in argentina, nuovamente al San Lorenzo, ma stavolta in prestito, pur con un'opzione di vendita alla fine del periodo.
Tornato in Argentina, nella squadra che l'aveva tenuto a battesimo nel calcio che conta (dal 2003 al 2006) e dove aveva collezionato già 72 presenze e 7 reti, esplode definitivamente nel corso dell'Apertura, dove mette a segno 8 reti, il suo record di sempre, ed in sole 21 gare. Purtroppo, il 22 Febbraio, ad inizio del Clausura, è costretto ad uscire per infortunio nella gara contro l'Estudiantes. La diagnosi è netta: rottura dei legamenti crociati; intervento necessario e seguenti 6 mesi di stop, come da normale decorso.
Senza l'infortunio, proseguendo sul trend sciorinato nell'Apertura, Barrientos sarebbe stato annoverato, con buona probabilità, tra i migliori giocatori dell'intero campionato argentino, e le sue quotazioni sarebbero arrivate alle stelle. Al termine dell'Apertura era persino arrivata la convocazione nella Nazionale maggiore da parte del c.t. Maradona, il 19 Novembre siede in panchina mentre l'argentina affronta la Scozia in Amichevole. Barrientos contava già 15 presenze e 6 reti con la maglia dell'Under-20 argentina.
Complice l'infortunio, la situazione contrattuale e l'abilità dei dirigenti rossazzurri, Barrientos è adesso un giocatore del Catania.
Classe 1985, nasce il 17 gennaio a Comodoro Rivadavia. Inizia la sua carriera sportiva nella squadra della sua città natale ma ben presto approda al San Lorenzo, dove stringe una forte amicizia con Ezequiel Lavezzi “El Pocho”, che da lì a qualche anno farà conquistare al San Lorenzo il titolo argentino.
È un classico numero 10 con grandissima facilità di dribbling e preziosissimo in zona assist, capace di servire i propri compagni con tocchi e geometrie d'alta scuola. Legge benissimo le trame di gioco, tuttavia non possiede grandi doti difensive. Può essere utilizzato sia come esterno, ambo le fasce, che come rifinitore dietro le punte; non disdegna gli inserimenti in area ed è dotato d'un tiro preciso e potente. Il suo soprannome è “El Pitu”.
Dice di lui Santana (Fiorentina): "Il miglior giocatore argentino che conosca? Pablo Barrientos, gioca nel San Lorenzo. Ventitré anni, è fortissimo, gioca a centrocampo e può fare anche l'esterno. Non ha testa però, è sempre rimasto nel San Lorenzo ". Sarà forse questo l'unico problema che il Catania dovrà affrontare, far entrare i giocatore argentino nella "forma mentis" d'uno spogliatoio votato al sacrificio. Ad aiutarlo ci penserà senza dubbio la folta compagine argentina: Silvestre, Llama, Izco, Ledesma, Carboni e chi arriverà..
Battuta la concorrenza del San Lorenzo, che avrebbe fatto di tutto per trattenerlo, sarà di proprietà del Catania a partire dal 1° Luglio. Lui stesso si era detto “dispiaciuto di lasciare il San Lorenzo, la squadra che mi ha dato tutto, ma non ci sono le condizioni per rimanere. So dell'interesse del Catania, ed il campionato italiano mi affascina molto; adesso però voglio continuare la riabilitazione, ho già ripreso a corre ed a toccare il pallone, tutto procede per il meglio e non sento dolore; spero di esser pronto presto”.
|di Marco Di Mauro - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 150 volte


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