Alla vigilia dell’ultima partita di campionato Cesare Prandelli si è presentato in sala stampa per analizzare la gara contro il Milan: “Vigilia particolare ma non più di tanto. Può essere una partita che può coronare un sogno ma la stiamo vivendo serenamente. Non voglio mettere pressione perché l’obiettivo è già stato raggiunto. Tanti auguri a Dario che è diventato papà, Kroldrup non so ancora se sarà disponibile. Sarà l’ultima panchina sul Milan per Ancelotti? E’ sempre stato una persona straordinaria, vedremo come andrà a finire. La partita con il Milan la possiamo considerare come un ritrono di preliminare, ma l’importante è andare in campo senza pressione e fare una grande partita. Giocare in casa è un’arma in più perché conosciamo il calore della nostra gente e sta a noi cercare di seguire quell’onda. La prestazione deve essere importante per ottenere il risultato. Arrivare terzi non è solo un vantaggio economico ma significa avere anche qualche giorno in più di vacanza. Dobbiamo anche considerare che i preliminari quest’anno sono molto difficili. Ci sono state delle difficoltà durante l’anno. Forse senza tante polemiche e critiche la squadra poteva fare di più. Ci sono stati infortuni, squalifiche e ho dovuto cambiare modulo però adesso siamo lì e i ragazzi sono stati bravi a fare gruppo. Il Milan ha giocatori di grandissime qualità, dovremo essere bravi a non dare troppa profondità ai loro attaccanti. L’arma vincente potrebbe essere quella di farli correre. Dovremo adattarci ai loro ritmi. Kaka, Pirlo, Seedorf sono giocatori che in qualsiasi momento possono cambiare la partita. Io ho sempre creduto di mantenere la quarta posizione anche quando c’è stata un po’ di crisi. Perché non dovrei credere adesso al terzo posto? Siamo sereni e molti giocatori potranno dimostrare il loro valore. Il Milan giocherà una partita aperta cercando di farci goal subito, senza aspettarci. Gilardino è una punta e il suo obiettivo è quello di segnare, vorrà fare una grande partita. Anche noi ci alzeremo in piedi per Maldini perché non è solo una bandiera ma ha anche una grande personalità. Corvino sta lavorando per proporre nel tempo giocatori per la prima squadra ma ci vuole tempo. I portieri sono determinanti in tutte le squadre. Frey e Dida sono due grandi portieri ma non mi piace vedere i singoli, quello che mi interessa è la gara tra le due squadre".
Infine la classica domanda statistica del nostro Roberto Vinciguerra con il Milan che pur se abituato a giocare le finali, ma quando è arrivato in finale con la Fiorentina ha sempre perso. "Dipenderà molto da noi e dalla gente che ci sosterrà” risponde il mister viola. |di Irene Calonaci - Fonte: www.violanews.com| - articolo letto 139 volte