Milan ai saldi. Juve-D'Agostino: adesso si può. Finalmente Napoli
Milano, 1 Giugno 2009. Ore 12.00. La verità sui rossoneri, la verità di Silvio Berlusconi. Non parlerà il numero uno di Via Turati, ma basteranno le parole di Galliani e Leonardo per capire le intenzioni della Proprietà. Ancelotti ha detto addio, Seedorf potrebbe seguirlo a Londra, lontano dai fischi di San Siro. Kakà potrebbe accettare la proposta di Florentino Perez, perché il Real Madrid non è il Manchester City. Maldini ha riavvolto il nastro, mentre Ronaldinho spera di tornare ad essere grande, anche se il Barcellona senza di lui ha vinto tutto quello che c'era da vincere. Galliani presenterà il nuovo allenatore. Chi sarà? Leonardo. Tranquilli, c'è chi allenatore lo nasce e chi lo diventa grazie ai buoni uffici con il Padrone. I tifosi sentono puzza di bruciato, puzza di ridimensionamento. Notizia che non è uscita in questi giorni, ma comunque molto importante: Berlusconi ha ricapitalizzato i debiti del club ed adesso sembra essere stufo, perché le sue aziende sono tutte in attivo e resta questa pecora nera da educare. Adebayoor era un pupillo di Ancelotti e nella lista di Carletto al Chelsea compare già il suo nome. Gourcuff avrebbe potuto rappresentare il punto di ripartenza, ma Galliani lo ha perso come fosse l'ultimo arrivato. Se bisogna ripartire è giusto farlo con i giovani del vivaio di Milanello. Quei pochi buoni rimasti: Antonini, Abate e Paloschi. Aspettiamo prima di giudicare, ma questa volta ci capirete se siamo così prevenuti. Il Milan non ha bisogno di uno "Yes man" in panchina. Ancelotti mancherà ai rossoneri più di quanto il Milan mancherà ad Ancelotti.
Giorni importanti anche per la Juventus che ha deciso di mettere sù la squadra prima ancora di scegliere l'allenatore. Potrebbe essere questo l'anno delle scommesse ed allora ben venga Ciro Ferrara, ma il discorso fatto per il Milan riguarda anche la Juventus. Sembrano tanto strategie per far felici i big degli spogliatoi. Si parla molto in questi giorni dell'esempio Barcellona; in Italia, però, dimentichiamo che di Guardiola ce n'è uno e, soprattutto, che il Barça vince dopo anni di assestamento con giovani partiti dal settore giovanile, cultura che non ci appartiene. Ottimo il colpo Diego, ora bisognerà chiudere con Gaetano D'Agostino dell'Udinese, un anno dopo. Adesso si può; lo scorso 28 agosto il veto sul centrocampista friulano fu posto da Claudio Ranieri, il quale preferì uno come Poulsen. Secco e Castagnini stanno per portare a termine l'operazione avviata con Leonardi. Contratto di 4 anni, con ingaggio sul milione e seicento mila euro: il doppio di quello che oggi percepisce ad Udine. I cavalli della scuderia Zavaglia, ieri Franco oggi il figlio Emiliano, continuano a scalciare. Permettetemi una parentesi sul rinnovo di Aquilani: lo avevano dato alla Juventus, Milan, Real Madrid, Inter ed Arsenal. Vi avevamo detto nel corso di tutto l'anno che avrebbe prolungato fino al 2013. Ogni tanto sarebbe giusto porre un freno alle fantasie di mercato.
La chiusura bisogna dedicarla al Napoli, che sembra essere partito con il piede giusto. Obbligatorio per riscattare un'annata indegna. Con Fabio Quagliarella ci siamo, per durata e cifre. Donadoni è stato accontentato in pieno, anche se è stato necessario fare uno strappo alla regola. De Laurentiis ha finalmente capito, con 12 mesi di ritardo, che il vecchio tetto ingaggi poteva valere per una provinciale, ma non per una piazza come Napoli. Qualche dubbio sull'imminente acquisto di Cigarini: troppo costoso e scaricato in maniera prematura da Atalanta e Parma. Il Napoli ha bisogno di almeno tre difensori e, soprattutto, Marino dovrà risolvere il caso Lavezzi. E' chiaro a tutti che l'argentino punta alla cessione, meglio allora cederlo e reinvestire. Il vero mercato del Napoli a giugno riguarderà le cessioni. Allora sì che Pierpaolo Marino avrà l'opportunità di dimostrare alla piazza, che oggi lo contesta, quanto gli azzurri non possano fare ancora a meno del proprio Direttore Generale. |di Michele Criscitiello - Fonte: www.tuttomercatoweb.com| - articolo letto 227 volte