Ag.Pandev avverte Lotito:"Non ha più stimoli. O viene ceduto o andrà a scadenza di contratto"
Pandev e la Lazio, capitolo chiuso. L'attaccante macedone ha deciso, vuole evitare il muro contro muro con il presidente Lotito, ma non ha più dubbi: Roma e la casacca biancoceleste fanno parte del suo passato. Cinque anni importanti, che lo hanno reso campione ed uomo. Ora è pronto al grande salto, verso lidi ancora sconosciuti, ma pronti a riconsegnargli quei stimoli che con la squadra biancoceleste ha perso. Dopo le dichiarazioni di ieri, anche questa mattina è tornato a parlare Leonardo Corsi, uno degli agenti di Pandev, che intervenendo ai microfoni di Teleradiostereo ha confermato la volontà del suo assistito. Per completare un puzzle doloroso per i tifosi biancocelesti, manca l'ultimo tassello:”Goran ha espresso la sua volontà alla società, che ha capito, ma ovviamente non intende svendere il suo capitale. Se ci sarà una squadra pronta a soddisfare la Lazio dal punto di vista economico verrà lasciato andare, dopo aver dato tanto, ma anche ricevuto molto. Tutto nell'ambito di un rapporto ottimo e di stima reciproca, come è sempre stato in questi anni”.
Quando è maturata la decisione di Pandev di lasciare la Lazio?
“E' difficile individuare un momento preciso, devo dire che Goran non ha mai detto niente. Probabilmente in questi ultimi 3-4 mesi si è molto interrogato con la propria fidanzata, per capire soprattutto se aveva voglia di rinnovare il contratto. Diciamo che la decisione non era legata a questioni economiche, anche perchè il presidente ha fatto di tutto da questo punto di vista, tuttavia è dipesa da questioni sportive, dalla voglia di cambiare e di mettersi in discussione in un ambiente diverso, dopo tanti anni in cui è stato una certezza in un determinato club. Questi stimoli sono quelli che ha in mente quando parla di queste cose. Detto tutto questo bisogna trovare una squadra che soddisfi la Lazio”.
Oltre ad italiane ci sono squadre estere interessate?
“Squadre interessate ce ne sono, ma per ora non ci sono offerte concrete. Nel momento in cui arriveranno, verranno fatte delle valutazione tecniche dal giocatore stesso. Forse, in questa stagione Goran ha perso un po' di stimoli in campo, credo di poter dire che dal putno di vista del gioco non si è divertito come negli ultimi anni, soprattutto nella fase finale. Standogli vicino penso di aver capire questo. Sono tutte componenti legate al fatto che dopo cinque anni i rapporti si possono logorare”.
Avete paura dello scontro con Lotito?
“Non vorremmo arrivare allo scontro, perchè sinceramente credo che il presidente abbia capito la sua posizione. Poi Lotito, ovviamente, prenderà in considerazione solo determinati tipo di offerte, ma non abbiamo paura dello scontro”.
Ma se le cose dovessero andare per le lunghe?
“Siamo pronti e preparati. Goran non ha mai puntato i piedi, capisce tutte le esigenze, quindi è pronto ad aspettare che le componenti trovano un punto di incontro. Non vuole penalizzare la Lazio, ma anche lui vuole essere capito”.
Qualora Lotito non acettasse offerte, che tipo di scenario potrebbe profilarsi?
“Penso di poter escludere a priori la possibilità di rinnovare il contratto. Lui è un professionista e ha ancora un anno di contratto. In quel caso credo che alla fine resterebbe contro voglia, ma non verrebbe meno al suo dovere”.
Quindi o viene ceduto o andrebbe via il prossimo anno a scadenza?
“Si, non rinnoverà il contratto, questo è chiaro”.
Ma è stata la società a tardare per il rinnovo o il giocatore che non si è mai posto il problema?
“Io devo dire che il giocatore non ha pressato particolarmente la società, anche se l'avrebbe meritato. Diciamo che il presidente ad un certo punto, quando ha potuto, ha provato a farlo. Poi ci sono state delle valutazioni riguardanti la carriera del giocatore che l'hanno impedito e che lo fanno propenderere per il misurarsi con altre realtà”.
Quando è stata l'ultima volta che si è discusso del prolungamento?
“Quest'anno ci sono stati molti incontri. C'è stata un'evoluzione e delle proposte, abbiamo via via portato al giocatore diverse possibiltà, tra cui quella di inserire una clausola rescissoria nel contratto. Pandev le ha valutate e devo dire che dal putno di vista economico eravamo arrivati vicino allo stipendio che potrebbe prendere in un'altra squadra. Arrivati al dunque, si è confrontato con le persone a lui vicini e ha deciso di prendere questa decisione e di comunicare al presidente che il suo rapporto con la Lazioè giunto al capolinea”.
Quanto può valere oggi Pandev?
“Non ho la più pallida idea. Posso pensare che possa valere il prezzo di Quagliarella, del quale certamente non è inferiore, ma c'è da prendere in considerazione anche la situazione economica attuale”.
Più Italia o Europa?
“In questo moemento non vogliamo parlare di squadre, entreremo in campo quando arriveranno offerte alla Lazio. Prima di tutto c' èla posizione della Lazio”. |di Daniele Baldini - Fonte: www.lalaziosiamonoi.it| - articolo letto 156 volte