"In parte sì perché sono uscito da una situazione a particolare e sono serviti per ricominciare un attimo a sentirsi giocatore di nuovo. Non sono stato utilizzato spesso, ma spero siano un buon viatico per l'anno prossimo".
Un po' sei stato chiuso da Balzaretti in effetti
"Sì da lui, ma anche dai centrali, come Kjaer, visto che l'ultima partita l'ho giocata in quel ruolo. Sono arrivato in un contesto già importante, dove chi aveva fatto bene ha continuato a giocare giustamente e il mister aveva comunque un quadro chiaro della situazione. La squadra andava bene e ha continuato a farlo, io sono entrato in qualche partita e va bene così".
Come definisci la stagione del Palermo?
"Positivissima. Quando parte la stagione uno già sa che i primi cinque posti sono assegnati perché comunque Fiorentina, Inter, Milan, Juventus e Roma sono superiori, poi quest'anno c'è stato l'exploit del Genoa ed ecco che anche il sesto posto è andato. Il Palermo, comunque, ha fatto un grande campionato assieme all'Udinese".
Se dovessimo definire la sorpresa della stagione è stato più il Cagliari o il Genoa?
"Io direi entrambi per motivi diversi. Il Genoa è arrivato quarto a parimerito con la Fiorentina al secondo anno di A e Allegri a Cagliari ha fatto certamente un ottimo lavoro".
Anche il Palermo ha fatto bene, soprattutto nel finale
"C'è stato il periodo centrale dove abbiamo inanellato tre vittorie di seguito, poi abbiamo perso a Roma e Genoa e ci siamo persi. In casa è andata spesso molto bene e forse la pecca è stata proprio fuori casa, lì ogni tanto abbiamo fatto troppa fatica".
Tu che rapporto hai avuto con Ballardini? Ti dispiace com'è finita con il Palermo?
"Il rapporto col mister è stato un normalissimo rapporto di lavoro, lui non ama esternare molto le cose e dice solo quello che serve. C'è stato rispetto reciproco e dopo un anno del genere dispiace vedere un epilogo così".
A livello tuo professionale ti ha dato qualcosa o sei mesi sono stati pochi?
"Sei mesi non sono tantissimi, ma tutti gli allenatori lasciano qualcosa. Venivo da una situazione particolare, fuori rosa a Napoli, e non era facile. Per fortuna sono rientrato nel giro a Palermo ed è stata una bella esperienza".
Per quanto riguarda la carriera, qual è stato il mister che ti ha dato di più?
"Ce ne sono stati diversi: innanzitutto D'Adderio alla Lodigiani in C1, Pillon ad Ascoli e sicuramente Reja al Napoli".
Quanto ti è dispiaciuto dunque del finale dell'avventura di Pillon alla Reggina?
"Gli avevo fatto l'in bocca al lupo, per lui era la chance importante e non è riuscito a sfruttarla. Non so quanto sia stato colpa sua, ma le 4-5 sconfitte subite al suo arrivo hanno influito molto. Mi è dispiaciuto molto".
Invece, passando al Napoli, che rapporto hai avuto con Reja?
"Con Reja c'è sempre stato un rapporto particolare, quando c'era qualcosa che non andava ce lo siamo sempre detto in faccia. A parte gli ultimi sei mesi sono stati tre anni importanti perché abbiamo vinto due campionati e siamo arrivati ottavi in A al primo anno".
Reja ha fatto cinque anni bellissimi poi, secondo te, ha dovuto pagare le scelte societarie?
"Non so se sono scelte societarie, sicuramente dopo cinque anni le cose non andavano più come all'inizio e in queste situazioni a pagare è l'allenatore. I risultati poi non è che sono stati eccellenti".
Come te la spieghi quest'annata del Napoli?
"Molti si appellano al fatto che la stagione sia iniziata presto per l'Intertoto, ma sicuramente c'è stato qualche inghippo. All'andata hanno fatto un girone spettacolare e poi al ritorno sono partiti male e non sono più riusciti a ripartire".
Può essere stato anche l'infortunio di Iezzo?
"Sicuramente Gennaro ha dato molto al Napoli e ha fatto molto, ma da qui a dire che un giocatore possa incidere in maniera negativa sull'andamento della squadra mi sembra eccessivo. In ogni caso vanno ricercati più motivi e non solo l'assenza di un giocatore".
E Donadoni lo vedi adatto alla piazza di Napoli?
"Donadoni è un allenatore importante, ha allenato la Nazionale ed ha giocato ad altissimi livelli. Secondo me è la scelta giusta".
Il Napoli è partito forte nel mercato con l'acquisto di Quagliarella, come lo vedi?
"E' un acquisto importantissimo ed essendo napoletano ci terrà moltissimo a fare bene nella sua squadra. Comunque poi è un giocatore fortissimo".
Molti parlano di ricreare la coppia Quagliarella-Di Natale al Napoli
"Di Natale già altre volte era stato accostato al Napoli, non lo so, sono sicuramente giocatori importanti e un colpo ci voleva dopo un'annata così e così".
Del caso Lavezzi invece cosa ne pensi?
"Non so come sono andate le cose, so solo che è tornato in Argentina, ma è anche vero che lui è una persona un po' particolare. Secondo me ha dato tantissimo al Napoli, ma anche la gente gli ha dato tantissimo. Era un rapporto perfetto e mi dispiace per come si sta concludendo".
Per quanto riguarda il tuo futuro invece?
"Ora c'è un po' da aspettare, ma difficilmente si rinnoverà il rapporto con il Palermo. A prescindere dall'allenatore è una scelta societaria e dovremo quindi incontrarci per decidere il da farsi".
Un tuo compagno, Marco Amelia, è stato accostato al Napoli e sono uscite tue dichiarazioni dove praticamente sconsigliavi la piazza di Napoli, ma non è proprio così giusto?
"Non è assolutamente così, non so come abbiano fatto ad uscire queste dichiarazioni. Con Marco ho parlato molto e non ho fatto altro che dire che la città è quello che è e se ci stanno 80.000 spettatori ogni domenica non è possibile sconsigliarla". |di Andrea Lolli - Fonte: www.tuttomercatoweb.com| - articolo letto 269 volte