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2009-06-08

Juve-D'Agostino: cifre e curiosità. Milan, voce fuori dal coro


D'Agostino alla Juventus: si farà, ma non oggi. Avevano indicato in questo lunedì il giorno per mettere nero su bianco, per il passaggio del centrocampista da un bianconero all'altro.
Il giorno non è oggi, ma cambia poco. Aspettate altre 48/72 ore e saprete tutto. Nel frattempo, qualche indicazione in più possiamo darvela. Ricorderete, in uno dei nostri appuntamenti del lunedì di febbraio, quando vi riportammo l'indiscrezione del veto posto da Ranieri sull'acquisto di D'Agostino? Bene, era il 28 agosto e Secco e Leonardi fecero tutto. Mancavano solo i bolli sul contratto. Adesso ci sono anche i bolli, ma mancano ancora le firme. Appuntamento fissato per mercoledì, al massimo potrà essere spostato a giovedì. La sede, come sempre, sarà Milano. Al tavolo ci saranno Secco, Castagnini e Gasparin (nuovo responsabile del mercato dell'Udinese). Mancherà l'agente del calciatore, quindi la terza parte, che entrerà in scena per l'ultima puntata. Cosa offre la Juventus all'Udinese: 10 milioni di euro più la propria metà del cartellino di Michele Paolucci (oggi al 50% proprio tra Juve e Udinese). Cosa chiedono i friulani: 12 milioni di euro più la metà di Paolucci, quindi sarebbe interamente dell'Udinese, ed il 50% del cartellino di Davide Lanzafame, quest'anno in prestito prima al Palermo e poi al Bari.
Da Udine, avrebbero fatto un tentativo anche per Giovinco, ricevendo immediatamente il due di picche. Trattativa, quindi, che si chiuderà in settimana sui 12 milioni di euro più Paolucci e Lanzafame. Un bell'affare. E D'Agostino? Ci arriviamo. Oggi guadagna all'Udinese 800 mila euro a stagione, dopo aver rinnovato tre mesi fa. La Juventus gli proporrà una scadenza fissata al 30 giugno 2014, con ingaggio pari ad 1,8 milioni di euro. Dovrà arrivare almeno a due e saranno tutti felici e contenti. E' stata la settimana di Ciro Ferrara. Attenzione alla scadenza, come per lo yogurt che Ciro pubblicizzava in tv, fino a poco tempo fa, insieme a tutta la famiglia! E' un'operazione studiata a tavolino, in quel famoso incontro tra Blanc e Lippi.
Oggi i tifosi juventini sono soddisfatti della scelta; lo rivela un sondaggio di Tuttojuve.com. Tre dubbi: Ferrara, munito di patentino di allenatore e direttore sportivo, fino a pochi mesi fa non sapeva ancora cosa volesse dal proprio futuro professionale. Non ha l'esperienza a livello italiano, figuriamoci per tenere testa in Champions League. Il rapporto troppo stretto con alcuni big dello spogliatoio è un'arma a doppio taglio per Ciro. In ogni ambiente lavorativo ci deve essere un superiore. Ha firmato un biennale e, dopo un Direttore Sportivo inesperto, si punta su un allenatore alle prime armi. I veri guai per la Juventus inizieranno quando Ferrara sarà costretto a prendere le prime decisioni. L'ombra di Lippi non è più ingombrante, ormai si sa che la Juve è sua, ma questa squadra può permettersi un'autogestione un anno dopo le feroci critiche rivolte a Ranieri? I dubbi persistono, gli stessi che riguardano anche il Milan di Leonardo. Sembra stiano facendo tutti il gioco dell'Inter. Oggi non sarà il giorno di D'Agostino alla Juve, però potrebbe essere quello di Kakà al Real Madrid. Visite mediche effettuate nel ritiro del Brasile, elezioni europee finite ed un Berlusconi più aziendalista che magnate, con pozzi senza fondo. E' apprezzabile la protesta della Curva Sud, sotto la sede di Via Turati. Sono comprensibili i tifosi che non credono alle bandiere e che si rammaricano per il campione perso. Il calcio è la terza industria d'Italia ed un motivo ci sarà. Berlusconi, solo un mese fa, ha ripianato il buco del Milan.
Nessuno lo ha detto. Oggi vende Kakà sui 70 milioni di euro, dopo averlo pagato 8 al San Paolo. Plusvalenza di 62 milioni di euro. Impresa! Kakà al Milan ha dato almeno quanto il Milan ha dato a Kakà. Il percorso fatto insieme è stato esemplare. Oggi finisce qui. Il problema non è vendere Ricardo Izecson dos Santos Leite, ma capire se Galliani e Braida saranno capaci di reinvestire quei soldi per portare alla corte di Leonardo almeno tre rinforzi che cambino l'aspetto della squadra. Allora sì che potremmo dare ragione al Presidente-Imprenditore.
|di Michele Criscitiello - Fonte: www.tuttomercatoweb.com| - articolo letto 186 volte


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