Tutto Milan: Dzeko libera Fabiano. Hernanes aspetta Pirlo, spunta Melo: e la difesa...
Archiviata l'era Kakà, la parola chiave in casa Milan è futuro: perchè per scrollarsi via le ingiurie dei tifosi, bisogna dimostrare che la sciagurata cessione è la prima pietra di un progetto concreto per la sostenibilità della società e non una pezza al bilancio negativo dovuto alla gestione discutibile degli ultimi tempi. Sarà il progetto tecnico di Leonardo a dettare il mercato e non viceversa, come accaduto spesso: dunque si punta su direttive precise che potenzino tutti i reparti in maniera omogenea, ma senza follie. Il monte ingaggi da tagliare drasticamente è la causa: prendere un giocatore di 23 anni costa meno di un 28enne affermato ed ha più resa, sportiva ed economica, vista la possibilità di ammortare il suo costo in più anni. Inevitabile partire dall'attacco ed il nome di Edin Dzeko non è più un mistero: la sparata di 30 milioni del Wolfsburg è stata accolta con freddezza in via Turati dove, forti dell'accordo col giocatore (milanista doc), si era molto fiduciosi sulla fumata bianca. Frenata dunque sulla strada che porta al bosniaco? Se da una parte è da prendere in considerazione la realtà della fermezza tedesca, è pur vero che i Verdi stanno comunque sondando due tra i migliori attaccanti della Bundesliga, Mladen Petric e Luca Toni, per l'eventuale successione proprio di Dzeko: a 30 milioni non se ne parla, a 20, magari inserendo Oddo o Dida, si chiude in scioltezza. Pronte però le alternative, ma non Toni e Trezeguet perchè giocatori ormai usurati non rientrano più nella politica rossonera: da seguire con estrema attenzione Luis Fabiano, 28enne brasiliano comunitario del Siviglia, che guida l'attacco della Seleçao. "O Fabuloso" piace al Milan dal 2003, vecchio pallino della dirigenza, e quest'estate potrebbe essere l'ultimo treno prima dei 30 per portarlo in Italia: la valutazione è accessibile (la clausola di rescissione è intorno ai 25, dunque si tratta per i 20) ed il blasone indiscusso. Tenuto sotto controllo anche Guillame Hoarau del Paris Saint Germain, la giornata di oggi dirà, con le nuove direttive per gli extracomunitari, se c'è un posto anche per Keirrison del Palmeiras: fa impazzire Leonardo e sarebbe di certo di maggior prospettiva, avendo solo 21 anni. Intanto a centrocampo tiene banco la situazione Pirlo-Seedorf: sempre meno sopportati dai tifosi, due corpi estranei alla filosofia di cui sopra di puntare su giovani affamati e dall'ingaggio limitato, ma soprattutto in netto contrasto con la "velocità" professata da Leonardo nella conferenza di presentazione. L'azzurro conoscerà il suo futuro dopo la Confederation Cup, ma la sensazione è che sarà un Blues a breve, magari strappando qualche millioncino (nell'ordine dei 30) in più proprio grazie a qualche ottima prova in Sudafrica: per Seedorf invece c'è da combattere il veto di Abramovich sugli over 30 a Londra. e le dichiarazioni ("Resto al Milan") sono strumentali alla situazione attuale che non è detto non cambi. Nella casella degli ingressi, freme Hernanes scelto da Leonardo in persona, mentre si fa largo il nome di Felipe Melo: nonostante l'annuncio del procuratore di un rinnovo con la Fiorentina, il Milan piace al volante della Seleçao ed il sentimento è ricambiato, mentre Corvino, che in via Turati corteggia Oddo e non solo, non si strapperebbe i capelli per la sua cessione con plusvalenza a bilancio. Il discorso difesa meriterebbe un editoriale a parte, ma mi fermo a focalizzare la situazione delle fasce laterali: si può davvero puntare su Zambrotta, Jankulovski, Oddo ed Antonini? Se la risposta è sì, allora è giusto rassegnarsi per tutti i tifosi: rendono appena sufficientemente, corrono e spingono poco, guadagnano - chi più chi meno - tanto. Difficile pescare qualche "lateral" interessante, magari nella patria di quel ruolo, il Brasile? Non entusiasmante Juan del Flamengo, giocatore che non migliorerebbe poi di tanto il pacchetto (ma almeno darebbe novità e freschezza), molto meglio Luis Felipe del Deportivo, giocatore tra i migliori per rappporto qualità-prezzo: la lista si potrebbe allungare, ma spetta a Leonardo farla, non a noi. Al centro, con Mexes in allontanamento, punto le mie fiches su Lugano: non al bel Casinò dell'omonima cittadina svizzera, ma sull'uruguayo Diego del Fenerbahce, comunitario e parametro zero, ex compagno di Leonardo al Sao Paulo e leader della sua Celeste. Nei prossimi 20 giorni però, il mercato rossonero è in fermento, con situazioni variabili da un giorno all'altro: le occasioni (per citarne due attuali, Elano e Yaya Tourè), si sa, esaltano Galliani... Ma l'importante, è bene ribadirlo, è che siano assennate e concordate con Leo, e non colpi fini a sè stessi che fanno rima con fallimento. |di Francesco Letizia - Fonte: www.tuttomercatoweb.com| - articolo letto 171 volte