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2009-06-18

L'alba di un nuovo Milan


Un Milan giovane, competitivo, con tanta voglia di vincere divertendo. Un giusto mix di campioni maturi e ragazzi in cerca di consacrazione. E’ la squadra disegnata da Leonardo e da Galliani. Una squadra che dovrà avere più di un occhio al bilancio e un solo obiettivo: aprire un nuovo ciclo. Tornare a imporsi in Italia e in Europa. Con Thiago Silva e Cissokho, la difesa ha già cambiato volto. Rimane scoperta una sola casella: quella del forte difensore centrale che dovrà alternarsi con Alessandro Nesta.
I nomi sono i soliti: Mexes, in primo luogo. Poi Alex Silva dell’Amburgo, Zapata dell’Udinese, Miranda del San Paolo e il solito Mister X, ossia la sorpresa alla Cissokho, tanto per intenderci. Leonardo avrebbe chiesto l’inserimento nella rosa di prima squadra del giovane difensore della Primavera Michelangelo Albertazzi. Ma anche la conferma di Matteo Darmian.
Se tutto ciò fosse confermato è ovvio che in difesa non arriverebbe più nessuno. Con Bonera, Nesta, Thiago Silva e Kaladze saremmo a posto. Si attendono conferme. A centrocampo l’unico innesto possibile potrebbe essere un giovane tipo Mariga del Parma. Ma non è una priorità. Il nostro centrocampo ci pare ben assortito. Anche in prospettiva. Confermatissimi Pirlo, Gattuso, Ambrosini, Flamini e anche Seedorf, destinato ad alternarsi un po’con Pirlo, un po’con Ronaldinho.
In lista di attesa Beckham che ha già fatto sapere che gradirebbe fare ritorno a Milanello. Leonardo sta riflettendo su Cardacio. E’ giovane. Ancelotti non lo ha valorizzato per nulla e l’uruguaiano meriterebbe un’altra chance. Non è escluso che gli venga concessa. E’ uno tosto in grado sia di tamponare che di rilanciare il gioco. In attacco con Dzeco, Borriello, Pato, Inzaghi e Ronaldinho dovremmo essere a posto. A Paloschi verrà concesso un altro anno a Parma. Quello della consacrazione. Poi, il rientro alla base. Sarà lui il dopo Inzaghi. Detta così gli unici problemi del Milan sarebbero i portieri. Non Abbiati, confermatissimo pure lui, bensì Dida e Kalac. Sono loro due le spine nel fianco. I nodi da sciogliere. Non ci parrebbe vero se fossero ceduti entrambi. Storari e Coppola, di rientro rispettivamente da Firenze e Bergamo, potrebbero essere i loro sostituti. Quello che pensiamo è che chiunque andrebbe bene. Domanda: chi se li piglia? Chi mai potrebbe accollarsi, per esempio, un ingaggio sontuoso come quello concesso a Dida dal sig. Galliani? La casella delle partenze potrebbe arricchirsi di un altro nome, quello di Jankulovski. Attualmente le fasce laterali sono coperte da Zambrotta e Darmian (o Bonera) a destra, Antonini e Cissokho a sinistra. Janku potrebbe trasmigrare a centrocampo. O andare via.
Immaginiamo la rosa 2009/2010: Abbiati, Zambrotta, Nesta (Kaladze), Thiago Silva, Cissokho; Gattuso, Pirlo, Ambrosini; Pato, Dzeko, Ronaldinho. Storari; Darmian, Bonera, Kaladze (Favalli), Antonini (Albertazzi); Flamini (Abate), Cardacio, Di Gennaro (Jankulovsky); Inzaghi, Borriello, Seedorf (Viudez).
A naso, ci sembra una squadra parecchio equilibrata, competitiva, robusta. Sarà il campo a dire dove potrà arrivare. Servirà il miglior Ronaldinho. Questo è chiaro. Se girerà lui, parecchie cornacchie dovranno zittirsi e ricredersi sulle effettive potenzialità di questa squadra. Che farà divertire. Ne siamo certi. A occhio non sembrerebbe né a portata di Inter né a portata di Juve. Ma le partite vanno prima giocate, poi discusse. L’assenza di Kakà peserà parecchio, è inevitabile. Ronaldinho avrà un’occasione più unica che rara per mettersi in mostra. Se solo tornasse quello di Barcellona, ci porterebbe il 18 scudetto su di un piatto d’argento. Abate e Di Gennaro, salvo stravolgimenti dell’ultima ora, dovrebbero rientrare a Milanello. Per restarci. Si tratta di due giovani in gamba capaci di esprimersi in più ruoli. Se Leonardo riuscirà nell’epica impresa di valorizzare Darmian, Albertazzi, Abate, Cardacio e Di Gennaro (senza dimenticare Antonini) avremmo già da quest’anno lo zoccolo duro di una squadra destinata davvero a durare nel tempo. E a divertire. Per la critica sta nascendo un Milan fortemente ridimensionato. Per noi sta nascendo una gran bella squadra. Giovane, volitiva, dinamica. Con i conti a posto. Se vincerà o meno, non sta a noi dirlo. Ma siamo certi che tutti dovranno fare i conti con noi. Gli equivoci tattici dell’anno scorso sono un lontano ricordo. Già questo ci pare una conquista. E non è poco.
|di Claudio D'Aleo - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 172 volte


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