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2009-06-20

Milan: linea verde? Sembra facile ma...


Si fa presto a dire squadra giovane. Siamo ad una decina di giorni dalla dolorosissima cessione di Ricardo Kakà e già comincia a delinearsi il nuovo Milan, un Milan giovane, fresco, come indicato da Adriano Galliani. Un Milan under 25, parrebbe. Thiago Silva, ad esempio, è a Milanello dallo scorso inverno in attesa di poter essere tesserato e altri elementi si uniranno al brasiliano. Il Milan ha voltato pagina, con indirizzo deciso, verso una linea verde, frizzante e sorprendente ma soprattutto poco costosa. Finalmente, verrebbe da esclamare... Tuttavia bisogna capire se questa società ha le reali capacità di creare una rosa giovane dopo anni di politica orientata all’inserimento di elementi rodati e conosciuti, talvolta consumati e bolliti.
Il punto è che una svolta di questo tipo dev’essere programmata in un periodo medio-lungo che permetta di individuare con sicurezza elementi giovani, di valore e personalità, che possano adattarsi con naturalezza ad un palcoscenico come quello di S.Siro. In passato, di giocatori talentuosi che hanno pagato la pressione del Meazza ne abbiamo visti fin troppi. Se a Milano sbagli un paio di partite sei finito, il pubblico ti seppellisce. Ecco perché la strada del ringiovanimento non può prescindere dalla permanenza di taluni elementi esperti, forse logori, che siano in grado di fungere da chioccia e parafulmine per i più fragili. Seedorf, mal sopportato dal pubblico milanista, è uno di quei personaggi essenziali per proteggere le new entry. Un esempio recente è Senderos, sottoposto ad insistenti bordate di fischi nelle partite casalinghe ma difeso a spada tratta dall'olandese, talaltro impareggiabile consigliere di Pato. Puntare sul giovane è una scelta condivisibile ma dev’essere programmata e studiata meticolosamente, supportata da una rete attenta, capillare ed esperta di osservatori. I giovani promettenti devono essere seguiti passo-passo per avere un quadro ampio della loro crescita fisica e tecnica. E’ necessario, come primo obiettivo, potenziare il settore giovanile, un potenziamento che in Via Turati manca da troppi anni.
|di Antonio Fracasso - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 136 volte


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