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2009-06-21

Paolucci: "Catania Riprendimi"


Il destino di Michele Paolucci (1986) è lontano dal suo cuore, la Juventus, la squadra della quale è tifoso, adesso come mai è decisa a farlo rientrare nell'operazione che porterà sotto la Mole Gaetano D'Agostino ; in questa maniera, l'Udinese, otterrà l'altra metà del suo cartellino, prima juventina.
Le parole dell'attaccante, che la scorsa stagione, con la maglia del Catania, ha giocato 26 partite entrando per 7 volte sul taccuino dei marcatori, parla col cuore ferito dalle colonne del giornale sportivo (di Torino) TuttoSport ; per lui, orgoglioso, conscio della sua bravura e che, a Catania come altrove, ha sempre palesato l'intenzione di giocare nella Juventus senza mai farne mistero ed anzi, a volte correndo il rischio di sminuire l'importanza della piazza nella quale militava a mera “tappa verso un traguardo”, vedersi utilizzato come “merce” per uno scambio nemmeno alla pari è quasi insopportabile:
“Pensare che il mio destino sia subordinato a quello di un altro giocatore un po' mi infastidisce. Però non mi piango addosso, sono contentissimo della stagione che ho fatto. Oramai ho capito che nel calcio le cose vanno così [...] resterò comunque tifoso juventino . E proverò a far capire alla società che ha sbagliato a non credere in me. Oddo per esempio ha fatto le giovanili nel Milan, è stato ceduto e anni dopo i rossoneri hanno speso fior di milioni per riacquistarlo. Chissà che non succeda anche a me”.
Michele Paolucci, il campo ce l'ha insegnato, è un ragazzo che non s'arrende mai che deve anche maturare, sotto il profilo caratteriale, e questa doccia d'umiltà, che magari adesso brucia, potrebbe rivelarsi importantissima, una volta superata, per il prosieguo della sua carriera, “ quel che non uccide fortifica ”, come da proverbio.
Ma se il destino volge ad Udine, è sua intenzione non rimanere ad Udine, come in passato ma con la differenza sostanziale di poter adesso esser venduto ad una squadra senza prestiti né altro, come da lui richiesto e sperato, ora che alla Juventus sa di non poter più tornare:
“E' improbabile che rimanga a Udine. Hanno già molti attaccanti. Per me l'unica cosa che conta è non andare più in prestito ma essere ceduto completamente o in comproprietà . Il mio ultimo campionato è finito con quasi due mesi di anticipo solo perchè ero in prestito, e a salvezza ottenuta la società ha puntato sui giocatori di proprietà. Così è sfumata ogni speranza di essere convocato con la Nazionale U21 . Poi mi è dispiaciuto non salutare il pubblico di Catania.
Una decisione della quale, nonostante l'abbia penalizzato , Paolucci ha compreso le ragioni, ritenendole più che lecite, quindi nessun rancore tanto che, smentisce la pista Palermo e chiama il Catania a gran voce: “Il Palermo? Ho detto di aver chiamato Zenga per salutarlo e ringraziarlo di tutto. Stop. Tutto il resto non sta in piedi . Se c'è una squadra dove mi piacerebbe giocare è il Catania. Se si facessero vivi la precedenza la darei a loro.
|Redazione Mondo Catania - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 144 volte


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