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2009-06-24

Scempio Milan. Juve, ma è un colpo Grosso? Matarrese, Bari e le fonti. Che Parma! E Lippi...


Non se ne può davvero più. Ormai abbiamo toccato il fondo da un pezzo: Carlo Paris intervista Marcello Lippi dopo Italia-Brasile e alla terza domanda, si parla di rifondazione, cosa fa il commissario tecnico della Nazionale? Se ne va. Così, beatamente, senza rispondere. Dunque: gli fanno una domanda e lui si defila senza un perché, come se tutto gli fosse permesso. Non se ne può più di certi comportamenti senza il minimo rispetto.
Il bello è che Carlo Paris è rimasto lì, con il microfono in mano, senza che nessuno si preoccupasse di segnalare una cosa che ritengo abbastanza grave. Possiamo fare a meno delle dichiarazioni di Lippi, se questi sono i risultati. Esattamente come possiamo rinunciare a certe scelte vecchie come il mondo,superate dai fatti, dagli eventi e dal modo di fare calcio. Lippi dice di premiare la meritocrazia del campionato, quando esattamente fa il contrario.
Ignora Cassano, nel senso che ignora quelli che gli stanno antipatici oppure che si sono comportati non bene in passato, come se non si dovesse dare un'altra chance a chiunque. La danno anche al rapinatore, perché non la si dovrebbe dare a un calciatore che ha sbagliato e si è ravveduto? Lippi aspetta di essere eliminato per dire che "la condizione atletica non era quella giusta". Già. Ma perché non l'ha detto quando è sbarcato in Sudafrica, dopo due allenamenti? Qualche ora prima del match decisivo contro il Brasile, il famoso cittì fa capire che se l'Italia fosse uscita non sarebbe stato un problema. Ma no, nessun problema: tanto valeva non andarci,alla Confederations Cup.
Lippi è l'unico selezionatore al mondo che continua a proporre Toni che purtroppo non si regge in piedi. Oppure il 4-3-3 per far fuori il grande Brasile: leggasi suicidio. Un centrocampo a tre con Montolivo,Pirlo e De Rossi, della serie: accomodatevi pure, in tre passaggi andrete in porta. Se il Brasile avesse voluto avrebbe fatto sette-otto gol, eppure Lippi continua a giustificarsi e ad arrampicarsi sugli specchi. Nel frattempo,continuano a segnalarmi che la Juve potrebbe prendere uno tra Grosso (favorito) e Dossena: siccome bisogna parlarne prima (come nel caso di Poulsen e di Tiago) non credo sarebbe una soluzione da condividere. Dossena improvvisa, Grosso si spegne presto. La Juve avrebbe bisogno di certezze, di un giovane talento di acciuffare all'estero, altrimenti rovinerebbe quando di buono fatto fin qui. Intanto, da responsabile degli osservatori Renzo Castagnini è diventato capo del settore giovanile: si aspetta sempre che batta un colpo, che dia un segnale della sua presenza. Forse è la volta giusta.
Un anno fa vi parlai di Guberti alla Roma tra gennaio e giugno 2009: affare fatto, ottima operazione per tutti i diretti interessati. La settimana scorsa scrissi di una trattativa avviatissima con l'Udinese per Di Natale: ci siamo. Il Parma ha voltato pagina a livello di strategie di mercato, ha ridimensionato Berta dopo i colossali errori dell'ultimo anno di serie A, si è affidato all'esperienza di Pietro Leonardi. E i risultati si stanno vedendo. Di Natale-Paloschi-Galloppa è un ottimo triangolo che sintetizza la grande voglia del presidente Ghirardi di consegnare ai tifosi e a Guidolin una squadra molto competitiva. Frenata per Panucci, sempre ben monitorato Paolucci, a un passo anche Biabany e Cordova. Un Parma che studia da grande, se lo merita. Mentre prosegue lo scempio Milan,una roba difficile da interpretare. Ecco: Galliani e Lippi sono sul podio riservato ai peggiori dell'ultima settimana. Incredibile che Galliani dica, nell'ordine: "Cissokho è un grande acquisto,lo seguivamo da un pezzo", "Se non arrivasse Cissokho resteremmo con i difensori che abbiamo in organico, in fondo è tornato anche Oddo". Credo che peggio Galliani non avrebbe potuto fare: tutto e il contrario di tutto, passa da "abbiamo preso un grande rinforzo per la difesa"a "non prenderemo nessuno".
Possibile? Assurdo. Aggiungiamo che Berlusconi snocciola in diretta, rispondendo a qualche ragazzino tifoso milanista che lo interpella, il "730" di Kakà e Pirlo e siamo davvero alla frutta. Anzi, al dessert. Berlusconi ha scritto pagine fantastiche nella storia del Milan, adesso sarebbe il caso di decidere cosa vuole fare da grande. A costo di cedere la società, se questi sono i risultati. L'Inter non può prescindere dalla cessione di Maicon e Ibrahimovic, ormai è troppo chiaro che vogliono andar via.E quando non c'è rispetto nei riguardi dei tifosi e di un club che ti paga profumatamente (vero, ribelle Zlatan ?) sarebbe il caso di voltare pagina senza un minimo rimpianto. Non è detto che senza Ibrahimovic l'Inter non sia in grado di vincere la Champions, sarebbe più difficile sostituire Maicon che è il migliore al mondo ma che – bontà sua – dice di non essere coccolato. E' difficile capirci qualcosa, sarebbe meglio dichiarare "voglio lasciare l'Inter perché un altro club mi offre di più".Momenti difficili in casa Bari: il divorzio da Antonio Conte non è un fulmine a cielo sereno, era stata un fulmine a ciel sereno la conferma,molto forzata. I rapporti tra Perinetti e Conte sono stati sempre inesistenti, agli antipodi: il direttore generale al Polo Nord,l'allenatore all'Equatore, non c'erano margini perché si trovassero a metà strada. Sono arrivati Alvarez e Carobbio, non certo ai primissimi posti della lista dell'allenatore. E' andato via Guberti, che Conte avrebbe voluto trattenere. Si stava trattando il riscatto di Barreto, in rotta di collisione con Conte, e che ora è conteso dal Bologna. Avevano cercato Mauro Esposito, scartato da Conte. Quando non si va d'accordo,è giusto salutarsi. Ma il Bari ha perso troppo tempo, sarebbe stato giusto salutarsi un mese fa, non si può giocare sulla pelle dei tifosi che hanno aspettato per otto anni che Matarrese battesse un colpo e che adesso non meriterebbero una partenza ad handicap, in ogni caso ricca di polemiche. "Addio per sempre alla serie A" sarebbe lo slogan giusto per il Bari, ma ho la sensazione che questa falsa partenza sia soprattutto uno schiaffo alla passione della gente che ha saputo rispondere, sempre, quando è stata chiamata in causa. Vincenzo Matarrese non si lamenti se poi il tifoso medio diserta lo stadio e prende le distanze da certe strategie: poco più di venti giorni fa ha fatto il giro di campo con Antonio Conte e Perinetti, baci, abbracci e promesse quasi eterne. Può darsi che Ventura sia l'allenatore giusto per il Bari (notizia anticipata in esclusiva alle 18,39: mi dispiace che su un paio di siti qualcuno non abbia avuto la correttezza di citare la fonte. Li manderei a frequentare un'altra fonte, quella di Fiuggi, per disintossicarsi …).
La Triestina lo ha liberato, dopo una telefonata di Matarrese al collega Fantinel. Ma Conte aveva avviato un discorso, si è comportato da signore, ha chiesto Meggiorini e gli hanno detto che non si poteva prendere per 2,5 milioni. Intanto – per la cronaca – le schermaglie per il sindaco di Bari sono finite. E mi fermo qui… Anzi no, ho diverse domande: perché venti giorni fa Matarrese non ha esonerato Conte, temeva di perdere la popolarità che a Bari mai ha avuto? Perché non ha rispettato i tifosi? Perché ha utilizzato Conte promettendogli un grande budget e poi dicendogli che avrebbero potuto fare operazioni senza grandi esborsi? Bari merita tutto questo? Bari può essere il feudo di chi investe una volta su dieci lamentandosi se poi la gente diserta lo stadio? Matarrese ha perso su tutto il fronte. Adesso faccia una grande squadra, è l'unica strada che ha per cancellare una pagina nera.
GRANDE SQUADRA, non il festival dei prestiti. Altrimenti non farebbe altro che prendere in giro la gente, che ha sopportato abbastanza, otto lunghi anni di progetti inesistenti, di promesse non mantenuta, di bla-bla-bla. Altrimenti sarebbe il caso che passasse la mano, impossibile non trovare imprenditori veri in grado di investire sulla passione calcistica di una città-Bari- troppe volte presa a calci. Questo mondo è spesso una cascata di parole senza senso: Lotito dice che per vedere cammello bisogna pagare, peccato che il "cammello" in questione si chiama Pandev, tra un anno va in scadenza di contratto e sarebbe un salasso per la Lazio. Lotito chiede più di dieci milioni per cedere Pandev, Tare addirittura diciotto, eppure dovrebbero sapere che tra sette-otto mesi potrebbe perderlo senza incassare un euro. Rischia di essere, quindi, un "cammello" indigesto. Fa bene il Napoli a resistere, De Laurentiis e Marino sanno che Ledesma e Pandev sono due giocatori predestinati a lasciare la Lazio, ne prenda atto Lotito prima che si faccia davvero male. Sono curioso di vedere Nenè a Cagliari, sarà davvero all'altezza di Acquafresca? Lo auguro ai tanti amici che scrivono dall'Isola, con entusiasmo e competenza. Intanto, Acquafresca è un portento: beato chi lo prende, forse l'Atalanta via Juve, un affare vero.
Appunti sparsi dalla serie B. Mi ha fatto una grande impressione Mario Cassano, ospite dello "Speciale calciomercato" di lunedì scorso: che fosse un eccellente portiere lo sapevo, ma lui è molto bravo e professionale fuori dal campo. Complimenti, beato chi riesce a strapparlo al Piacenza. A Brescia la reazione di Corioni dopo la delusione della mancata promozione nella finale playoff è stata quella di annunciare che "la società è in vendita". Avrebbe dovuto annunciare ai tifosi "riparto con un progetto competitivo, per cercare la serie A diretta e per non commettere gli errori dello scorso gennaio". Non lo ha fatto, mi dispiace molto per chi vuole davvero bene al Brescia. Così come mi dispiace che Mandorlini a Sassuolo sia stato scaricato all'improvviso, dalla sera alla mattina, come se fosse stato l'artefice dei mancati playoff e non un protagonista. Il Modena dovrebbe confermare Apolloni (contattato dal Livorno),il Grosseto ha un accordo con Gustinetti. La Triestina è tra Gotti (in rialzo) e Somma che in B ha già vinto. Mi fa molto piacere che il Padova sia tornato in serie B: straordinaria piazza, grande civiltà. Non dimenticherò mai un Padova-Ascoli all'Appiani di tanti anni fa: emozioni purissime, in quella bomboniera irripetibile, stava venendo giù lo stadio. Ho visto Ivone De Franceschi correre come un pazzo all'interno dello stadio di Busto dopo il triplice fischio: era un eccellente (e sfortunato) talento in campo, è un grande ragazzo e può diventare un dirigente di spessore. Il miracolo Crotone non mi stupisce perché lì si sono attivati da un pezzo per i miracoli, con Peppe Ursino – uomo ovunque – capace di risolvere qualsiasi intoppo. Mi dispiace molto per i dieci milioni e passa spesi invano dai fratelli Vigorito a Benevento, sono rimasti con un pugno di mosche in mano. Ma hanno affidato una fuoriserie a Soda. E il pilota è andato fuori strada… Non posso certo mancare all'appuntamento con gli amici di Facebook: proibitivo rispondere a tutti,ma ho grande affetto nei riguardi di tutti .Abbiamo sfondato il muro dei 2000 fan e quasi quello dei 2400. Dovrei cambiare mestiere e probabilmente dedicare gran parte della giornata a rispondere a tutti quelli che mi scrivono. Magari prima o poi lo farò, un abbraccio a tutti. E grazie per le bellissime parole a Roberto Zorzetto, Felice Sorrentino (non mi risulta una trattativa per portare Lugano alla Lazio), Marco Logalbo (il Milan non punta su Huntelaar perché non ritenuto idoneo alla serie A), Attilio Campobello (condivido le critiche al Milan), Salvatore Alemanno (a Lippi ho dedicato una parte dell'editoriale), Antonio Malusa (un abbraccio dall'Italia al Venezuela. Ballardini? Grande allenatore e straordinaria persona), Francesco Saccente, Raffaele Refus Sperandeo, Gennaro Russo, Carmine Fonderico, Ugo La Camera (salutami la mia fantastica Reggio Calabria), Dario Ridolfi, Giorgio Pala, Andrea Barbuto (Criscitiello non mette ansia, piuttosto viaggia sempre in quinta marcia), Roberto Scavarda, Mirko Iannelli, Silvestro Cuomo, Giuseppe Fediuk, Gennaro Errico, Antonio Di Siena, Stefano Brunetti (sì, Angelo è nella lista di Papadopulo), Andrea Mac Phisto D'Elia, Nunzio Pagano, Guido Rovai (il tuo è un bel Napoli, ma dubito che arrivi Antonio Cassano), Daniele Nordio (fidati di Corvino, la forza delle idee), Emanuele Parlati, Salvatore De Martino, Pasquale Giallaurito, Daniele Garofalo (la Salernitana non ripartirà da Di Napoli,è in fila per Mastronunzio), Luigi Cristiani (certo che Acquafresca avrebbe fatto comodo al Napoli, e anche parecchio), Orazio Amore (grazie mille, di cuore), Michelangela D'Argento (Diego alla Juve lo vedo benissimo,a patto che non gli diano tutte le responsabilità), Stefano Ciniglia (Suazo guadagna tanto), Vincenzo Migliaccio (De Ceglie è dubbioso di andare a Napoli e chi ha dubbi…), Ruggiero Daviso (Eto'o al Milan magari nel 2010, se resiste a parametro zero), Vincenzo Di Maso (un fedelissimo, sembra quasi il mio manager…), Antonino Laganà (Fabregas per l'Inter sarebbe perfetto), Marco Melloni (il Bologna è a un passo da Viviano, marca Valdez, i due Barreto, Obodo, Gasbarroni, Pesce e un attaccante brasiliano), Andrea Genzo, Davide Fortunato (Henry andò via dalla Juve per scarso ambientamento soprattutto tattico), Antonio Cisternino, Andrea Ferretti e Marco Guidotti (rispondo a tutti e tre: le strategie dell'Ascoli mi convincono poco, Bucchi probabilmente andrà via), Mattia Cesaro (Pierpaolo Marino mi sembra un po'ai margini rispetto a qualche mese fa, ma posso sbagliarmi), Dario Buffon, Peppe Calabrò (ho fiducia in Atzori, nuovo allenatore del Catania;il Milan ha fatto bene a cedere Kakà? Se Kakà aveva voglia di andare sì), Antonio Carenza, Emanele Giacalone (Lodi il sostituto di D'Agostino a Udine), Danilo Sepe ( con 14 milioni per Nilmar non ti siedi neanche a trattare).
La lista è lunghissima, inevitabilmente resterà fuori qualcuno. Grazie anche a Francesco Paciello, Giuliano Riccio Rebonati di Radio Punto Zero Trieste, Emanuele Amore (mi auguro che il Pisa si iscriva), Massimiliano Iollo,Maria Carmela Vazzana (sono certo che la Reggina sarà competitiva: se arrivassero Bernacci e Succi sarebbe il massimo) , Matteo De Rosa (cosa penso di Luca Fusco? E'la grande bandiera della Salernitana), Mario Carosella (non mi risulta Subotic al Napoli), Stefano Giuzio, Sabato Cozzolino (credo che il Napoli giocherà con i tre attaccanti), Giò Ametrano, Mickael Di Carluccio (non credo Nilmar e Ambrosini a Napoli), Giovanni Langione (Pandev a Napoli è complicato, ne abbiamo parlato in anticipo,ma resta ancora in piedi), Salvatore Montisci, Francesco Emanuel Morgante, Eugenio Di Lorenzo, William Puiatti, Mirko Falchetti (io presidente del Pisa?Mirko,Mirko,sei birichino…), Arturo Famiglietti, Thomas Fonda (condivido il giudizio su Giuseppe Rossi), Davide Gargiulo (Thiago Motta e Milito sono ufficiali), Erminio Crivella, Pierfrancesco Rizzo (Hleb alla Juve? Non mi dispiace, ma non mi esalta), Caska Kinki (non penso che Pelizzoli torni a Reggio), Riccardo Vernisi, Lorenzo Palermo, Domenico Caputo, Daniele Del Monaco, Peppe Pagano, Salvatore Migliorisi. Agli amici tifosi del Bari Enrico Salvaggio, Antonio Maiorano, Antonio Donvito e Nicola Baldassare credo di aver risposto in questo pazzi. A tutti gli altri, tantissimi, che ho ignorato per mancanza di spazio prometto che recupererò. Intanto,non mi aspettavo queste manifestazioni di affetto. E altri quattro gruppi a me dedicati su Facebook: un giorno o l'altro riempiremo San Siro, parlando di mercato…
|di Alfredo Pedullà - Fonte: www.tuttomercatoweb.com| - articolo letto 275 volte


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