Si riparte da Polenghi, Fabiano, Schiavi, Giuliatto, Giacomazzi, Vives e Munari. Il futuro del Lecce si fonda su alcuni capisaldi: il contenimento delle spese, una programmazione di lungo periodo, una nuova attenzione alle risorse locali. L'inversione di tendenza nella gestione della società è stata compresa e accettata da tutti come una necessità ineludibile, ma ha lasciato in sospeso qualche interrogativo sul presente della squadra. Proviamo a rispondere.
Il Lecce non punterà all'immediato ritorno in serie A e quindi non investirà grandi risorse economiche per il prossimo campionato. Si partirà con giocatori di proprietà che pur non avendo grande mercato garantiscono sufficiente affidabilità. E' facile prevedere che nell'elenco di questi giocatori non faranno parte oltre a Tiribocchi, già ceduto, Esposito, Benussi, Edinhno, Zanchetta, Caserta, Ariatti, Ardito e qualche altro elemento che sarà sacrificato per ragioni di mercato.
Punti fissi del nuovo Lecce, quindi, dovrebbero essere i difensori Polenghi, Fabiano, Schiavi, Giuliatto, i centrocampisti Giacomazzi, Vives, Munari, di cui ieri è stata rinnovata la comproprietà col Palermo, e un attaccante tra Cacia e Castillo. E' difficile dire se è poco o molto, di certo il nuovo corso non partirà da zero, ma da un'ossatura ben collaudata che sarà integrata con elementi giovani e di prospettiva in modo da comporre un mix vincente, ma soprattutto coerente con gli obiettivi del progetto-Lecce.
De Canio ha cominciato bene il suo lavoro, prendendo di petto la situazione che lo ha costretto anche a chiarire qualche malinteso. Piace soprattutto per l'entusiasmo con cui si è imbarcato in quest'avventura. I tifosi si fidano di lui e aspettano fiduciosi di vedere nascere il nuovo Lecce. Il tecnico materano rimane nel vago, ma dalle sue parole viene fuori l'identikit del Lecce 2009/2010.
«Credo fortemente nel nostro progetto - ha dichiarato De Canio - e so che per realizzarlo bisognerà coniugare gli interessi economici con i risultati tecnici. Il calcio si può fare acquistando bravi e costosi giocatori, ma anche con una programmazione che ti consenta di formarli in casa. Abbiamo scelto questa strada e la seguiremo con impegno prestando la massima attenzione al settore giovanile e alle risorse locali. Non parliamo di moduli, abbiamo fatto le nostre valutazioni, privilegeremo la specificità dei ruoli, voglio giocatori che hanno le caratteristiche giuste per svolgere i compiti ricevuti. In tal modo ognuno potrà dare il meglio di se stessi». IL SETTORE GIOVANILE - Con la ristrutturazione del settore giovanile potrebbe lasciare l'incarico il responsabile Vincenzo Minguzzi. Non è escluso che nel settore giovanile trovino spazio degli esperti tecnici salentini. Vale la pena ricordare che Mario Russo e Ruggero Cannito, da cinque anni sono impegnati nel progetto 'Igiovanissimi del Salento' che coinvolge circa 70 scuole calcio della provincia di Lecce. |Redazione Lecce Giallorossa - Fonte: www.leccegiallorossa.net| - articolo letto 143 volte