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2009-06-30

A tu per tu ...con Michele Paolucci


Dopo un'ottima stagione a Catania, Michele Paolucci ha fatto rientro alla Juventus, che lo ha riscattato sul filo di lana, dall'Udinese, prima di arrivare alle buste. Il suo futuro, però, sembra lontano da Torino.

E' vero che se dovessi lasciare la Juve ti piacerebbe farlo non in prestito?

"Sì, ovunque andrò dovrà essere una squadra che mi acquisterà in comproprietà. In questi giorni il mio agente sta lavorando molto, io ho parlato con la Juventus e sono molto felice del fatto di essere stato riscattato da loro. Gli ultimi due anni per me sono stati un po' travagliati e dunque siamo d'accordo con il direttore Secco di trovare una sistemazione migliore, dove potrò giocare con continuità e allo stesso tempo la Juve potrà aspettarmi".

Quindi si può dire che tu sarai il futuro della Juventus?

"Non lo so, ma so che adesso mi aspetta un anno importante in cui ci sono tutte le condizioni per fare benissimo. Tutti sanno che il mio obiettivo è giocare con la Juve, ma per arrivarci servono determinati passaggi. Il fatto di sapere che posso tornare a casa è uno stimolo in più, un incentivo".

Come valuti la tua stagione al Catania?

"Da quando la squadra ha raggiunto l'obiettivo salvezza, al quale penso di aver contribuito anche io, è chiaro che hanno valorizzato i propri giocatori e questo mi ha penalizzato. Non ho comunque nessun tipo di rancore, ma aspettavo una loro chiamata, che non è arrivata, una volta in cui fossi diventato di proprietà di una sola squadra".

Ora non te l'aspetti più?

"Non so, ma conoscendo come lavorano credo che sarebbe già dovuta arrivare. Erano uscite anche voci che parlavano di un mio passaggio al Palermo per seguire Zenga, ma approfitto dell'occasione per dire che il Palermo è una grande squadra e che sono felice per Zenga e credo farà bene".

Com'è stato il tuo rapporto con lui?

"Ottimo, a me piaceva molto perché si è dimostrato una persona chiara e schietta. Al di là del fatto che non sarà più il mio allenatore, rimarremo comunque in contatto perché mi ha dato qualcosa di importante, anche a livello umano. Se mai comunque dovessi ancora giocare, la prossima stagione, in una squadra siciliana quella sarebbe il Catania".

Le critiche mosse a Zenga perché ha accettato Palermo te le aspettavi?

"Catania è una piazza ambiziosa e credo che lui lo sapesse quando ha fatto questa scelta. Se l'ha fatta vuol dire che ne era convinto e aveva le motivazioni giuste. Se una persona fa una scelta, questa deve essere rispettata anche se non condivisa".

Per quanto riguarda invece Atzori, come potrà fare secondo te?

"Il Catania dovrà un po' ripartire da capo viste le tante partenze importanti. La società dovrà ripartire e dovranno prendere tanti giocatori, lo stanno facendo e hanno preso Barrientos e Atzori per la panchina che per me sono scommesse. Credo che per la piazza di Catania di scommesse, però, ce ne siano un po' troppe".

Tu avresti confermato Stovini?

"E' un giocatore formidabile in fase difensiva ed anche all'interno dello spogliatoio è un ragazzo positivo. Non conosco le loro faccende, ma il fatto che abbiano lasciato andare lui e Bizzarri mi ha stupito. Non voglio entrare nel merito, ma questi due potevano essere pedine fondamentali e sono anche certo che sarebbero rimasti volentieri. E' però vero che Lo Monaco, con un budget anche ridotto, ha fatto sempre un ottimo lavoro e per quanto mi riguarda ci sarà sempre un ringraziamento alla società, ai miei compagni, a Zenga e ai tifosi che mi sono sempre stati vicino".

Il Catania si affida molto agli argentini, come valuti il loro inserimento?

"Molto dipende da chi trovano nello spogliatoio. E' chiaro che per loro possono esserci difficoltà, ma sta anche alla bravura degli altri aiutarli. Noi quest'anno non abbiamo mai avuto problemi ed il gruppo era compatto. Se noi abbiamo fatto bene il merito va anche a questa unione dello spogliatoio".

Il tuo obiettivo per la prossima stagione?

"Fare una stagione importante, magari da doppia cifra. La scorsa stagione mi sono fermato in anticipo e spero che in questa tutto possa dipendere da me e non da fattori esterni".

Tu pensi ai Mondiali del prossimo anno?

"Pensarci non costa nulla, Lippi ha dimostrato che la porta è aperta a tutti e questo non può essere altro che uno stimolo. Sono ben felice di poter pensare a questo, tutto dipende da me e sarà bello poter giocare anche con questo obiettivo all'orizzonte".
|di Andrea Lolli - Fonte: www.tuttomercatoweb.com| - articolo letto 155 volte


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