Terzo posto e piazzamento dignitoso in Champions League. Sono gli obiettivi del Milan per la prossima stagione. A proclamarli, Adriano Galliani. Per la prima volta non abbiamo sentito parlare di scudetto. Né potrebbe essere diversamente, considerata la campagna acquisti in atto. La gioia dell’Amministratore Delegato per i rientri alla base di Abate e Di Gennaro e per gli acquisti di Zigoni e Beretta, giovanissimi attaccanti dei quali si dice un gran bene, la dice lunga sulle difficoltà che il Milan sta incontrando in sede di calciomercato. Zigoni verrà aggregato alla prima squadra. Beretta sarà la punta di diamante della “Primavera”. Berlusconi vorrebbe ancora una cessione eccellente. Quella di Pirlo. Servirebbe per assestare ancora di più i conti. Si continua ad inseguire Dzeko. Nonostante il fermo rifiuto dei dirigenti tedeschi e l’atteggiamento ondivago dell’attaccante bosniaco che s’è dichiarato prigioniero del suo contratto. Ma che ha anche accettato, senza fiatare, l’aumento d’ingaggio, adesso raddoppiato, propostogli dai suoi dirigenti. Per Bierhoff, Dzeko è un buon attaccante. Nulla di più. Non è certo il nuovo Van Basten. Così come Cissokho non era e non è il nuovo Maldini.
La campagna di indebolimento del Milan prosegue. Ceduto Kakà sarebbe stato più opportuno puntare su Gourcuff. Via anche lui ci ritroviamo, in sua vece, il giovane Di Gennaro che dovrebbe adesso fungere da traquartista avanzato e alternarsi, in quella zona del campo, con Ronaldinho. Pirlo ci sembra frastornato da tutte le voci che lo vorrebbero in partenza, destinazione Chelsea. Le probabilità che venga effettivamente ceduto crescono di giorno in giorno. Anche Ancelotti pressa. Vorrebbe impostare su di lui il nuovo centrocampo dei “blues”.A tutt’oggi Kakà non è stato degnamente sostituito. Apprendiamo che i lettori di un noto sito sportivo milanista considererebbero Adebayor un ripiego oltre che ad un attaccante scarso tecnicamente. Consentiteci di dissentire. Neppure Adebayor ci pare il nuovo Van Basten. Però lo abbiamo visto giocare spesso e specialmente contro il Milan. Ci è sembrato veramente forte. Nesta se lo ricorderà bene: lo fece impazzire. Forte fisicamente, bravissimo di testa e in acrobazia, tecnicamente non dispiace affatto. Rapidissimo nei sedici metri, gode già di un discreto curriculum europeo. Quello che manca a Dzeko. Insomma: secondo noi è meglio del bosniaco. Meglio anche di Luis Fabiano e Luca Toni, nei riguardi del quale peserebbe una carta d’identità piuttosto ingiallita. Che stia nascendo un Milan giovane è fuor di dubbio. La speranza è che si tratti comunque di una squadra ben attrezzata e competitiva su più fronti. Che possa vincere, divertire e convincere negli anni. Con la quale si possa impostare un programma triennale. Per adesso Inter e Juve sembrano irrangiungibili. Soprattutto l’Inter appare di un altro pianeta. Ove fallisse anche la pista Adebayor, Galliani punterebbe dritto su Luis Fabiano senza dimenticare il madridista Huntelaar. L’asso nella manica. La sorpresa. “Il Cacciatore” è uno che in area avversaria si fa sentire e non disdegna la lotta. Anche lui eccelle nel colpo di testa. Croce e delizia degli allenatori, si assenta talvolta dalla partita per spuntare all’improvviso magari con un gol. Discontinuo. Rapace. Implacabile. Di lui Van Basten ha sempre parlato bene.
La pista Cissokho sembrerebbe condirsi di una sorpresona finale. A tinte nerazzurre. Secondo certa stampa, l’Inter sarebbe vicina all’acquisto del terzino sinistro scartato da MilanLab. Fosse vero, sarebbe davvero allucinante. Clamoroso. Galliani che si farebbe fregare da Branca. L’ennesimo schiaffo che confermerebbe l’attuale pochezza della nostra presenza nelle segrete stanze del calciomercato. Crediamo si tratti della solita bufala. Difficile da digerire una robaccia del genere. Rinnovato per un altro anno il contratto a Favalli, inseriti in rosa di prima squadra i giovani Darmian e Albertazzi, non crediamo che il Milan prenderà altri difensori. Trattative per Cissokho e Miranda a parte. A centrocampo la sorpresa potrebbe essere il giovane Cardacio, anche lui ignorato senza reticenze da Mastro Ancelotti. E’ l’anno della svolta. Del ringiovanimento dei ranghi. Di una nuova politica societaria. Nasce oggi il Milan di domani. Noi siamo certi che una punta di peso verrà presa. Ma anche così, con Borriello e/o Zigoni accanto a Pato e Ronaldinho la linea avanzata non ci sembra niente male. Senza dimenticare Inzaghi. Rimanessimo così, saremmo da quarto posto. Con due innesti di sostanza uno in difesa (Miranda) e l’altro in attacco (Adebayor) diventeremmo da terzo posto se non addirittura qualcosa in più. L’impressione è che il bello debba ancora arrivare. Certo, ove fosse vero che Moratti in persona si sia scomodato per soffiare Aly Cissokho al Milan, ci sarebbe davvero poco da ridere. La domanda è dove mai potrebbe giocare il franco-senegalese in una squadra che ha già in organico Chivu, Santon e Maxvell. Detta così, a noi sembra solo una bufala. Grande quanto una casa. |di Claudio D'Aleo - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 170 volte