Saltato nuovamente il tavolo di trattative per D'Agostino, Alessio Secco vira deciso su Felipe Melo. Un incontro tra il ds bianconero e quello viola Corvino è stato fissato per domani: la Fiorentina chiede 25 milioni, senza Marchionni (che prenderebbe solo in comproprietà). Entro giovedì, giorno del raduno juventino a Pinzolo, uno tra Melo e D'Agostino dovrebbe aggregarsi al gruppo.
L’ultimo regalo a Ciro Ferrara sarà il più sofferto. Strategia, budget e qualche dubbio di natura tecnica lasciano aperto il ballottaggio sul centrocampista da acquistare, ma la svolta è in arrivo. Entro giovedì, giorno del raduno, il mercato in entrata sarà perfezionato. Felipe Melo e D’Agostino: cambia il calendario degli incontri, forse il prodotto.
Il ribaltone nasce dall’esigenza bianconera di capire fino a che punto la Fiorentina sia disposta a smarcarsi dalla clausola rescissoria (25 milioni di euro) per dare via libera all’eventuale sbarco del brasiliano a Torino. Domani il ds Secco e il collega Pantaleo Corvino si troveranno faccia a faccia per discutere di un’operazione in cui potrebbe entrare Marchionni come contropartita tecnica, una trattativa che vede la Juve partire già con l’accordo raggiunto con Felipe Melo («So di essere l’idolo dei tifosi viola ma non posso garantire niente: il mio futuro è nelle mani di Dio», ipse dixit).
I punti interrogativi sull’asse Firenze-Torino non mancano, a cominciare dalla differente valutazione di Marchionni che i viola vorrebbero solo in comproprietà, aggravando così il possibile investimento bianconero (Corvino valuta l’esterno juventino 2,5 milioni per la metà, cifra che costringerebbe la Juve a mettere sul tavolo ben 22,5 milioni per Melo). Al di là del duello dei numeri, l’affare che porterebbe il brasiliano alla corte di Ferrara è diventato il piano-A per una società che fino a pochi giorni fa aveva come priorità la necessità di acquistare un regista in grado di dettare ritmi e tempi là in mezzo.
L’identikit rispondeva al nome di D’Agostino, una strada che potrebbe riaccendersi subito dopo il blitz che vedrà Secco sedersi al tavolo con la Fiorentina, qualora con i viola non si dovesse arrivare alla fumata bianca sul nuovo architetto del centrocampo juventino. «Sono un professionista, oggi mi presenterò in ritiro con l’Udinese. Su questa storia - spiega D’Agostino - ho già detto la mia mille volte, non mi resta che aspettare notizie dalla società». Il club friulano è sull’Aventino da una settimana. «Con la Juve - precisa il patron Giampaolo Pozzo - ci siamo lasciati con eleganza e senza urlare. E’ il punto di partenza sulla valutazione di D’Agostino a separarci: loro evidentemente non lo considerano un talento, noi sì. Cosa deve fare ancora Gaetano per dimostrare di essere fra i più forti? Io non sono un piazzista, non stiamo parlando di un affare da limare per un milione di euro. Se credono in lui si facciano avanti prepotentemente. Non spetta a me dire se fanno bene a cercare Melo, quello che posso dire è che se vogliono un regista, D’Agostino lo è». Niente strappi fra Juve e Udinese, dunque. Ma due parti ancora divise: potrebbero trovare la stretta di mano su una somma intorno ai 16 milioni, se solo decidessero di risedersi intorno a un tavolo. |di Guglielmo Buccheri - Fonte: www.nerosubiancoweb.com| - articolo letto 148 volte